Piste d'attesa

Redazione

Le stazioni invernali italiane sono piene di turisti, attirati dalla neve abbondante e dal “ponte lungo” che per le fortunate combinazioni del calendario è possibile fare dalla vigilia di Natale sino a fine anno.

    Le stazioni invernali italiane sono piene di turisti, attirati dalla neve abbondante e dal “ponte lungo” che per le fortunate combinazioni del calendario è possibile fare dalla vigilia di Natale sino a fine anno. Le prenotazioni all'ultimo minuto per Capodanno nelle mete più note sono praticamente impossibili, essendoci in molte località il tutto esaurito. Diversa appare invece la situazione nelle città delle Alpi svizzere. Anche qui specialmente nella catena centrale e meridionale c'è una grande abbondanza di neve, come non capitava da vari anni. Ma gli alberghi fanno fatica a fare il pieno di visitatori.
    La stagione era apparsa soddisfacente per le prenotazioni effettuate questa estate. Ma sotto le feste ci sono state insolite cancellazioni, e nonostante le eccezionali nevicate le cose sono andate meno bene del passato anche per quanto riguarda le prenotazioni di novembre e quelle in prossimità delle feste. Questa diversità di situazione fra le stazioni invernali della Svizzera e del nord d'Italia ha una spiegazione nella diversa composizione della clientela. Per le località italiane è predominante il flusso di connazionali che non fanno visite giornaliere e si sistemano negli alberghi, nelle seconde case, in camere ammobiliate, nelle roulotte. Ci sono anche notevoli flussi di stranieri, in prevalenza dai paesi dell'area dell'euro circostante. Per la Svizzera, che ha appena sette milioni di abitanti, il turismo di connazionali è una quota minore. E molti dei suoi turisti stranieri non vengono dall'area euro. Quest'anno, col cattivo andamento dell'economia britannica e russa e la caduta del cambio della sterlina e del rublo, ci sono state disdette di inglesi e di russi. Si è ridotto anche l'arrivo degli americani. La caduta del prezzo del petrolio ha diminuito la presenza tradizionale di medio orientali. E sono diminuiti anche i clienti irlandesi, olandesi e spagnoli. Sicché, all'opposto di quel che accade nelle nostre località, parecchi alberghi di stazioni turistiche svizzere, per fare il pieno, hanno dovuto avvalersi della strategia degli acquisti “last minute”. Un buon termometro della diversità di congiuntura fra Italia e Germania da una parte e altri paesi europei ed extra europei dall'altra.