La nuda verità

Redazione

La guerra guerreggiata tra la procura di Salerno e quella di Catanzaro preoccupa il Quirinale e il Csm, che ieri ha aperto la procedura di trasferimento di ufficio per incompatibilità ambientale e funzionale del procuratore di Salerno, Luigi Apicella, e del procuratore generale di Catanzaro, Enzo Iannelli.

    La guerra guerreggiata tra la procura di Salerno e quella di Catanzaro preoccupa il Quirinale e il Csm, che ieri ha aperto la procedura di trasferimento di ufficio per incompatibilità ambientale e funzionale del procuratore di Salerno, Luigi Apicella, e del procuratore generale di Catanzaro, Enzo Iannelli. L'incendio è dunque scoppiato e immediatamente si sono messi all'opera i pompieri. Ce ne sono però di due tipi: quelli che vogliono spegnere l'incendio arrivando alla radice delle cause di una situazione insostenibile, e quelli che cercano di spiegare che, in fondo, l'incendio non esiste. Vittorio Grevi, giurista ed editorialista del Corriere della Sera, sembra appartenere a quest'ultima categoria di vigili del fuoco. Dopo aver spiegato che l'intervento di Giorgio Napolitano è stato legittimo, sostiene che in fondo lo è stato anche l'assedio della procura di Catanzaro ordinata da quella di Salerno (“cosa di per sé senz'altro legittima, ed anzi esplicitamente prevista dal Codice”). Tutt'al più si tratta di una “forte anomalia” e di “situazioni che devono essere evitate”. Insomma, ci vorrebbe soltanto una lettura più attenta del Galateo di monsignor Della Casa e la giustizia italiana sarebbe a posto. Anche l'ipotesi di interventi di riforma, naturalmente, per Grevi è inutile ed esagerata, tutt'al più basterebbe “una leggina” che sottomettesse gli scontri tra procure all'autorità della procura presso la Corte di Cassazione. Peccato che anch'essa sia stata coinvolta dalla guerra tra procure, un'altra “anomalia” si vede.