Dopo l'elezione a presidente della commissione di vigilanza Rai
I primi tre giorni di Riccardo Villari da presidente eletto
Il senatore Riccardo Villari – da tre giorni presidente della Commissione parlamentare per la Vigilanza Rai, e vittima ormai da ore di una spietata campagna di pressione politico-mediatica – comincerà le sue attese consultazioni.
Il senatore Riccardo Villari – da tre giorni presidente della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la Vigilanza dei servizi radiotelevisivi della Rai, e vittima ormai da ore di una spietata campagna di pressione politico-mediatica – comincerà le sue attese consultazioni. Oggi c'è il segretario Veltroni, domani (di ritorno da una lunga e impegnativa missione a San Pietroburgo) c'è il presidente Schifani, mercoledì c'è il presidente Fini. Il senatore napoletano, che ogni mattina segue con attenzione i consigli astrologici dei suoi tre oroscopi di riferimento (“Quello occidentale, quello orientale e quello celtico: se non ci sono buone notizie in uno si passa al successivo”) e la cui elezione è stata definita dal Giornale “Nuova operazione San Gennaro”, in una conversazione telefonica ha assicurato al segretario del Pd di essere pronto a “lavorare serenamente per una soluzione”. Villari, che nel Pd ha sempre più simpatizzanti convinti (ma sottovoce) che lui – ex candidato alla poltrona di sindaco di Napoli – comunque sia passerà alla storia per aver evitato un'imperdonabile dipietrizzazione della Commissione di Vigilanza, è arrivato a Roma a godersi da Piazza San Pietro il suo primo, e speriamo non ultimo, Angelus da presidente eletto.


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