Dario Minieri ha 23 anni ma ne dimostra 16

Il pokerista letale

Redazione

Faccia da Bambi, fisico compatto e barba sparuta, il romano Dario Minieri ha 23 anni ma ne dimostra 16. Non esattamente, a prima vista, l'identikit di un pokerista letale. Ma Mr. Dario, come lo chiamano a Las Vegas, Nevada, sua seconda casa dal 18 aprile, ha appena vinto il suo primo “braccialetto” (un po' come la “cintura” nel pugilato) nel No-Limit Hold'em Six-handed event. Tradotto in cifre, si è portato a casa 528.418 dollari.

    Faccia da Bambi, fisico compatto e barba sparuta, il romano Dario Minieri ha 23 anni ma ne dimostra 16. Non esattamente, a prima vista, l'identikit di un pokerista letale. Ma Mr. Dario, come lo chiamano a Las Vegas, Nevada, sua seconda casa dal 18 aprile, ha appena vinto il suo primo “braccialetto” (un po' come la “cintura” nel pugilato) nel No-Limit Hold'em Six-handed event. Tradotto in cifre, si è portato a casa 528.418 dollari, facendo fuori un parterre iniziale di 1.012 giocatori. Il tutto durante l'annuale World Series of Poker, in corso di svolgimento a cavallo tra gli hotel Bellagio e Rio. Sono passati cinque anni dagli esordi casalinghi di Dario, che ha imparato a giocare a poker con gli amici e la formula Telesina, o Teresina come la chiamano a Roma.

    “La differenza tra il poker italiano e quello americano – spiega Minieri dalla sua stanza al 16° piano del Rio – è che nel poker italiano contano psicologia, coraggio e sangue freddo, in quello americano conta soprattutto l'abilità nel calcolare il fattore matematico del gioco”. Così anche il neocampione, il cui idolo è Phil Ivey, “il Tiger Woods del poker”, continua a ricalibrare il suo gioco: “Gli amici mi hanno insegnato a controllare le emozioni al tavolo. Mi hanno detto: ‘Dario bluffi troppo, giochi troppo sulle tue carte e in maniera troppo prevedibile sulle carte degli avversari. Ho cominciato a valutare il mio punto di vista, mettendomi però nelle scarpe dell'avversario”. Ma le emozioni di Minieri, che in 30 mesi di attività ufficiale ha guadagnato 1,2 milioni di dollari, rimangono ballerine nell'ambito personale. Ammira da lontano le giocatrici note del circuito: come le attrici Jennifer Tilly e Shannon Elizabeth (“American Pie”).

    A tenerlo in rotta ci pensano anche l'amico-mentore e giocatore Umberto Cianfanelli. E l'angelo-custode Marina Baraco, bionda floridiana di origini italiane, designer di gioielli e pokerista d'assalto, nonché giocatrice più cliccata del sito di cardplayer Italia. Onore che le è valso la copertina di giugno dell'omonimo foglio dove posa, solo di due assi vestita. A quanto pare Baraco, intenditrice di pietre esoteriche, porta anche fortuna ed è di conseguenza popolare in circuito. Anche il Foglio ha impartito benedizione a Minieri, via una medaglia d'angelo conquistatore di male proveniente dalla chiesa di San Silvestro e Martino ai Monti nella sua natia Roma. La medaglia è poi rimasta in un taxi vegano, ma si sa che chiunque si trovi in un taxi a Las Vegas ha generalmente bisogno di benedizione, preventiva o retroattiva che sia.

    Playstation e Tv al plasma. Tra le attività extragioco di Minieri: gare di go-kart, minigolf, partite di Playstation 3 Fifa 2008, shopping di croci con diamanti (e bracciale da regalare a mamma fatto con maglie residue del “braccialetto” World Series). E cene da Buzios al Rio e Picasso, il ristorante del Bellagio che ospita alle mura opere autentiche del cantore di Malaga. Ci sono state pause calcio per l'adorata Roma (dalla cui sciarpa si è separato solo quando ha dovuto vestire, per scommessa, quella di Harry Potter) e per i mesti Europei. Che ha seguito, assieme ad alcuni degli altri italiani di spicco del circuito, che Minieri ama citare: “Max Pescatori, Dario Allioto, Luca Pagano, Cristiano Blanco, Simone Rossi”.

    Dopo aver partecipato al gran finale del Main Event, 10 mila dollari d'iscrizione e un montepremi di 70 milioni di dollari, Minieri ripartirà da Barcellona per rispondere alle esigenze del poderoso team Pokestars.net. Poi magari ci sarà uno stop nella tana Roma dove vive con i genitori, la madre insegnante di lingue e il padre ex dirigente del ministero dell'Interni, in una camera che ha un tocco di familiare hotel: “Ho una tv al plasma da 30 pollici e un minibar per i miei tè alla pesca”. In attesa di tornare, un giorno, agli studi interrotti di psicologia. Il poker vale quasi un master del settore.