Dal Foglio di ieri

Il pacchetto Maroni

Redazione

Napoli. Oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri è arrivato il pacchetto sicurezza promesso. Ieri il ministro dell'Interno Roberto Maroni si è incontrato con il suo omologo nel governo ombra Marco Minniti, il quale ha esternato la sua contrarietà all'istituzione del reato di immigrazione clandestina (“un boomerang”), e ha sottolineato l'importanza di ripartire dal pacchetto sicurezza messo a punto dal ministro Amato nella scorsa legislatura. “Abbiamo accolto interamente le proposte uscite dagli accordi tra i sindaci, l'Anci e il ministro Amato – dice il sottosegretario Alfredo Mantovano – siamo solo passati dalle parole ai fatti, dando uno sbocco legislativo e copertura finanziaria a quelle proposte, ma le parole sono quelle. Mi sembra un bel segnale di deideologizzazione”.

    Napoli. Oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri è arrivato il pacchetto sicurezza promesso. Ieri il ministro dell'Interno Roberto Maroni si è incontrato con il suo omologo nel governo ombra Marco Minniti, il quale ha esternato la sua contrarietà all'istituzione del reato di immigrazione clandestina (“un boomerang”), e ha sottolineato l'importanza di ripartire dal pacchetto sicurezza messo a punto dal ministro Amato nella scorsa legislatura. “Abbiamo accolto interamente le proposte uscite dagli accordi tra i sindaci, l'Anci e il ministro Amato – dice il sottosegretario Alfredo Mantovano – siamo solo passati dalle parole ai fatti, dando uno sbocco legislativo e copertura finanziaria a quelle proposte, ma le parole sono quelle. Mi sembra un bel segnale di deideologizzazione”.
    Tre provvedimenti: decreto legge, disegno di legge e decreti legislativi. Nel disegno di legge c'è la norma più discussa e controversa: il reato di immigrazione clandestina, sul quale l'accordo politico non è ancora perfezionato e andrà limato domani per poi passare al vaglio del Parlamento, esame che il ministro Maroni vorrebbe superare prima dell'estate. I decreti legislativi regoleranno la questione dei ricongiungimenti familiari (quella sollevata dal Papa) riportando la situazione alla Bossi-Fini e quindi restringendo il concetto di nucleo familiare a coniuge e figli. Norme più restrittive anche per le richieste di diritto di asilo – istituto usato strumentalmente, oggi su 100 domande ne vengono accolte 8 – che prevedono la permanenza del richiedente in un luogo determinato fino all'accoglimento della richiesta pena la perdita del diritto, questo per evitare che in attesa della risposta ci si possa dileguare. Quanto ai cittadini comunitari il governo ripropone gli emendamenti del centrodestra al decreto Amato del novembre scorso, prevedendo l'obbligo di dichiarazione di presenza entro un termine fissato e la dimostrazione dei mezzi di sostentamento, chi non lo fa potrà essere immediatamente allontanato e riaccompagnato al paese di origine. Il decreto legge prevede misure più rigorose di espulsione dopo sentenze di condanna, aggravanti di pena per omicidi colposi per guida in stato di ubriachezza o sotto effetto di stupefacenti, procedimenti penali per direttissima per alcune tipologie di reato in caso di arresto in flagranza o confessione, aumento della permanenza nei Cpt da 2 a 18 mesi per l'identificazione con controllo giurisdizionale ogni 2 mesi, e sopratutto più poteri ai sindaci e alle polizie locali con la possibilità per i sindaci, in accordo col prefetto, di emettere ordinanze urgenti.