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FareFronda

Intellettuali finiani invitano il capo a non morire democristiano

“Se il terzo polo è soltanto una diga parlamentare, tattica, non serve a nulla. Ma se adesso lo si riempie di contenuti, lo si trasforma nel centrodestra concorrente, ma non nemico, di Silvio Berlusconi, allora, dopo la sconfitta, per Gianfranco Fini sarà una ripartenza. Ma è necessario uscire dal Palazzo e dal suo formulario stantio”. Dice così al Foglio il professor Alessandro Campi, il direttore scientifico della fondazione finiana FareFuturo che in questi giorni, assieme alla collega Sofia Ventura, incarna una sorta di fronda intellettuale, di minoranza (ma chissà), all’interno dell’area che fa riferimento al presidente della Camera e leader di Fli.

18 DIC 2010

Il Papa ringrazia, la Cei sprona. Ma Casini ancora non cede

Le parole di apprezzamento per l’operato del governo a difesa del crocefisso pronunciate ieri da Benedetto XVI hanno felicemente sorpreso il Palazzo e il centrodestra. Con il sigillo finale del Papa si chiude l’ultimo anello di una clamorosa catena di pronunciamenti delle gerarchie ecclesiali più o meno esplicitamente a sostegno dell’esecutivo guidato da Silvio Berlusconi. “Dal voto di fiducia ad oggi siamo resuscitati”, dice al Foglio Gaetano Quagliariello, il vicecapogruppo del Pdl al Senato.

17 DIC 2010

Centro mobile

Casini fa il terzopolista ma anche i vescovi lo vogliono lontano da Fini

Il Quirinale è dell’idea che sarebbe meglio evitare le urne anticipate e le gerarchie vaticane, cui ieri s’è aggiunto il cardinal Bagnasco (Cei), suggeriscono all’Udc, e ai cattolici oggi a sinistra, di afferrare – come e quanto saldamente si vedrà – la mano tesa di Silvio Berlusconi. “Per noi Casini è un interlocutore naturale, ma un salto diretto verso il Cavaliere sarebbe troppo lungo”, dice al Foglio Giorgio Merlo, cattolico dei popolari pd.

16 DIC 2010

I botti della fiducia

Vittoria mutilata, tre voti alla Camera, ma vittoria. E adesso? Si pone il problema delle dimissioni di Gianfranco Fini, che Berlusconi non chiede personalmente in omaggio alla maschera dialogante e distesa che intende indossare in questa fase delicata, benché si prepari a far avanzare la richiesta battagliera ai propri uomini. Leggi L’incanaglimento della politica di Giuliano Ferrara - Leggi Gli studenti buoni tra il Piccolo Principe e il Grande Pregiudicato tv di Stefano Di Michele - Leggi Una giornata di straordinaria guerriglia urbana per giovani al di sopra della loro ferocia

15 DIC 2010

La diretta del voto raccontata da Salvatore Merlo

Il voto di fiducia alla Camera raccontato da Salvatore Merlo.

14 DIC 2010

La delusione dei TTB nella inutile caccia al sostituto del Cav.

Non c’è un leader alternativo disponibile, la caccia al sostituto del premier sembra destinata a provocare una cocente delusione al fronte TTB (Tutto Tranne Berlusconi). Il britannico Financial Times, già estimatore della soluzione Giulio Tremonti, ieri, ha rilanciato l’ipotesi Gianni Letta. Ecco l’idea: loro sì che possono sostituire Berlusconi. O Letta o Tremonti. Si tratta degli stessi nomi che anche il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha avuto modo di sussurrare più volte.

13 DIC 2010

Musica per camaleonti

Casini si è ripreso il centro della pista e fa ballare Fini al suo ritmo

Se Gianfranco Fini suona la tromba di guerra del terzo polo, il direttore d’orchestra sembra essere Pier Ferdinando Casini. Da qualche settimana, dal giorno in cui il leader centrista ha accelerato sulla sfiducia al Cavaliere trascinandosi dietro un Fini ancora non del tutto convinto, il rapporto tra i due si è rovesciato, disegnando un nuovo equilibrio all’interno del quale l’ex leader di An appare al traino del capo dell’Udc. Una condizione di minorità che viene confermata anche dagli ambienti finiani moderati, che dei centristi non si fidano affatto.

10 DIC 2010

Il gran rompicapo della mediazione (im)possibile tra il Cav. e Fini

Adesso le mediazioni sono almeno tre, diverse, ma incrociate. Gianni Letta con Gianfranco Fini, Italo Bocchino con Silvio Berlusconi e la colomba finiana Silvano Moffa che tende la mano al Pdl oltre ogni aspettativa: “Berlusconi non si dimetta, è necessario un accordo politico prima del 14 dicembre. Ci vuole un patto di legislatura. Non ci facciamo dettare la linea dall’Udc”. Che succede? I numeri alla Camera ballano, le ultime quotazioni danno in ripresa il premier.

09 DIC 2010

14 dicembre, non 25 aprile

Lo stato di minorità del fronte TTB che non sa a che dopo votarsi

La data del 14 dicembre si è caricata di molte aspettative per l’atteso doppio voto di fiducia al governo, ma questa data tutto sembra tranne che la vigilia della deberlusconizzazione. Il 14 dicembre prossimo non è il 25 aprile: non sono sbarcati gli americani, non c’è stato il passaggio in blocco dei fascisti all’antifascismo, né all’orizzonte si affaccia un nuovo e gagliardo sistema di potere pronto a sostituire quello vecchio e un po’ decadente. Leggi TTB, golpismo morbido di Giuliano Ferrara

08 DIC 2010

Prova di sfiducia

Quanto può costare a Fini la sua manovra centrista contro il Cav.

“Non mi piace l’espressione terzo polo. Ma credo che il centrodestra meriti qualcosa di meglio dell’asse Pdl-Lega. Con molta presunzione voglio contribuire alla nascita del vero centrodestra”. Così ieri Gianfranco Fini a Mestre. Dopo l’annuncio della mozione di sfiducia congiunta con Udc e Api, il presidente della Camera, che a gennaio terrà il primo congresso di Fli, sa di avere imboccato una strada pericolosa.

03 DIC 2010
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