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Giustizia e schiarite

Carriere separate e Csm sdoppiato, se è così va bene anche a Fini

“Sarebbe opportuno separare le carriere dei magistrati e sdoppiare il Csm. Purché non venga intaccata l’indipendenza dei giudici e dei pm”. Non è un’apertura alla riforma che Silvio Berlusconi porterà domani in Cdm, sulla quale dalle parti di Fli gravano forti sospetti, ma è da molto tempo il puro pensiero di Gianfranco Fini. E’ la spia di una disponibilità a discutere che conferma anche Giulia Bongiorno, l’avvocato e consigliere giuridico del presidente della Camera: “Non vedo l’ora di leggere i testi della riforma della giustizia”, dice.

09 MAR 2011

Immigrazione, linea Maroni

Pattugliare la Tunisia. La Lega lo vuole, il Cav. lo chiederà all’Europa

Una missione militare italiana di pattugliamento delle coste tunisine in funzione antimigratoria sotto l’egida dell’Unione europea. La proposta potrebbe essere avanzata il 11 marzo prossimo da Silvio Berlusconi al Consiglio d’Europa. L’idea è del ministro dell’Interno Roberto Maroni, che ieri pomeriggio ne ha discusso con Umberto Bossi a margine del Consiglio federale della Lega.

08 MAR 2011

Il patto della pochette

Così il gesto del Cav. federalista cambia l’aria dentro e fuori la Lega

“Berlusconi si è messo il fazzoletto verde, ma cosa vogliamo di più?”. Umberto Bossi è soddisfatto per aver centrato la prima fase del federalismo fiscale, sa che c’è da chiudere ancora la parte più importante che riguarda le regioni (a maggio), ma è orientato all’ottimismo nei confronti delle capacità di tenuta del governo – cui non si negherà nulla in tema di giustizia – e di Silvio Berlusconi.

05 MAR 2011

Se il Pdl s’illuminasse di primarie

Primarie nel Pdl. Strano, ma un po’ vero. Nel partito del centralismo carismatico di Silvio Berlusconi l’idea di ricorrere allo strumento americano (qui da noi azzardato con alterne fortune dal Pd) di selezione della classe dirigente piace al coordinatore Sandro Bondi e piace anche al sindaco di Roma Gianni Alemanno. Il ministro della Cultura ha lanciato martedì la sua proposta, rispondendo a un editoriale del Foglio.

03 MAR 2011

Ingiustizia e libertà

Il Cav. ancora in bilico tra dialogo e improcedibilità

Alla Camera, la maggioranza, con una lettera al presidente Gianfranco Fini, ha chiesto di sollevare il conflitto di attribuzione tra organi dello stato intorno al processo sul caso Ruby che vede imputato il premier Silvio Berlusconi. L’iter prevede adesso il voto dell’ufficio di presidenza, e poi il voto dell’Aula. Ma sono sorti dei dubbi procedurali che riguardano la composizione dell’ufficio di presidenza.

01 MAR 2011

Camera oscura

Il Pdl prepara un dossier anti Fini perché il Quirinale si mobiliti

“La situazione è istituzionalmente insostenibile e lei si trova in contraddizione tra la sua figura di presidente della Camera e quella di leader di un partito politico”. Fabrizio Cicchitto aveva appena finito di pronunciare queste parole quando in Aula alla Camera ha fatto il proprio ingresso Silvio Berlusconi. Al che, Gianfranco Fini, guardando il premier, ha risposto: “Concordo con lei, la situazione è istituzionalmente insostenibile”.

25 FEB 2011

C’è migrante e migrante

Così l’emergenza libica rafforza il Cav. e obbliga Fini al contrattacco

La fortuna dell’uno è la sfortuna dell’altro. Silvio Berlusconi si è reinserito in un meccanismo di fisiologia politica e parlamentare, recupera deputati, avanza sul dossier giustizia e per effetto della crisi libica riacquista anche una misura internazionale non collegata alle gaffe o al proprio allegro stile di vita.

25 FEB 2011

Gentiluomini in rivolta

La rivolta dei gentiluomini dentro Futuro e libertà si consuma in silenzio e con sofferenza, e non ha niente a che fare con il mercimonio delle poltrone. Nessun proclama, nessuna pubblica abiura, poche e meste recriminazioni da cuori infranti. “Ho l’impressione di essere stato scaricato come fossi un sacchetto di monnezza abbandonato sul ciglio della strada”, ha detto Pasquale Viespoli, l’ex capogruppo di Fli al Senato, a un collega.

24 FEB 2011

Ritorno alla politica

Crescere, riformare e combattere. Il piano del Cav. è in tre mosse

Recuperato ieri Giulio Tremonti, osservato lo sgretolarsi del gruppo di Fini al Senato, e confermato l’asse con Umberto Bossi, adesso Silvio Berlusconi intende fare una mossa tripla per rompere l’assedio congiunto dei magistrati di Milano, dei giornaloni e delle opposizioni. Tre carte da giocare insieme: crescita, giustizia, federalismo. Lunedì arriverà a Montecitorio il dispositivo che – come anticipato ieri dal Foglio – facendo perno sull’articolo 96 della Costituzione, porterà a votare “l’improcedibilità” nei confronti del Cav. sul caso Ruby.

17 FEB 2011

Improcedibilità

Un’ultima carta parlamentare per bloccare l’assedio giudiziario: chiedere alla Camera, a voto segreto, e in base all’articolo 96 della Costituzione, “l’improcedibilità” contro il presidente del Consiglio. L’alternativa, spiegano i consiglieri del premier, è una condanna in primo grado a Milano entro settanta giorni a decorrere dalla prima udienza sul caso Ruby (fissata ieri per il 6 aprile). La carta recita: “Il presidente del Consiglio dei ministri ed i ministri, anche se cessati dalla carica, sono sottoposti, per i reati commessi nell’esercizio delle loro funzioni, alla giurisdizione ordinaria, previa autorizzazione del Senato della Repubblica o della Camera dei deputati”.

16 FEB 2011
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