• Il Foglio di Oggi
  • Il Foglio Weekend
  • Il Foglio Sportivo
  • Il Foglio Review
  • Il Foglio AI
Il Foglio
  • Abbonati
  • Il Foglio AI
  • La guerra in Ucraina
  • Medio oriente
  • Podcast
  • Editoriali
  • Leggi il Foglio
  • Newsletter
  • Lettere al direttore
Il Foglio
  • Politica
  • Esteri
  • Chiesa
  • Bioetica e diritti
  • Giustizia
  • Economia
  • Cultura
  • Sport
  • Salute
  • Scuola
  • Cinema
  • Scienza
Abbonati
Leggi il foglio
  • Il Foglio di Oggi
  • Il Foglio Weekend
  • Il Foglio Sportivo
  • Il Foglio Review
  • Il Foglio AI
  • Gran Milano
  • Roma Capoccia
  • Il Foglio europeo
  • Un Foglio internazionale
  • Terrazzo
  • Una Fogliata di Libri
  • Il Figlio
  • Mobilità
  • Agrifoglio
  • Rubriche
  • Conosci i foglianti
  • Lettere al direttore
  • Le vignette di Makkox
  • Gli articoli del direttore
  • Gli articoli di Giuliano Ferrara
  • Il Foglio Arte
  • Il Foglio della Moda
  • Podcast
  • Editoriali
  • Iscriviti alle newsletter
  • Stage al Foglio
Conosci i foglianti
  • 1
  • ...
  • 207
  • 208
  • 209
  • ...
  • 232

Maroni firma l’accordo con Tunisi sui migranti, il Cav. quello con Bossi

Il sigillo lo ha messo in serata Roberto Maroni firmando l’atteso accordo sull’immigrazione con la Tunisia. “Una giornata faticosa, ma una buona giornata”. Silvio Berlusconi ha incassato alla Camera il conflitto di attribuzione, si prepara tra oggi e domani a ottenere la prescrizione breve.

05 APR 2011

Parla Stefano Menichini

Piccoli fanatismi

“La forza del Pd dev’essere quella di guidare, e non farsi guidare, dalle minoranze estremizzate. Assorbire e stemperare. Il fenomeno della frustrazione a sinistra è pericoloso, perché asseconda la strategia divisiva e polarizzante di Silvio Berlusconi”. Stefano Menichini, direttore di Europa, quotidiano del Pd, viene da un’antica militanza nelle file della sinistra anche più radicale.

05 APR 2011

Prescrizione accidentata

Così Napolitano fredda il calor bianco del Pd sedotto dalle piazzate

“Manifestazioni di quel genere, a ridosso delle sedi degli organi istituzionali, andrebbero evitate”. Giorgio Napolitano si riferisce alle monetine, alle urla, all’assedio del Palazzo, al clima di impazzimento nel quale adesso fa capolino anche Luca Cordero di Montezemolo (“cresce veramente la tentazione di entrare in politica”). Napolitano lo ha detto chiaro e tondo a Massimo Donadi, capogruppo dell’Idv, ma anche a Dario Franceschini e Anna Finocchiaro: al presidente della Repubblica il riflesso piazzaiolo e antipolitico dell’opposizione (linea Rosy Bindi) non piace.

01 APR 2011

Scajola guida il processo all’intemperante La Russa, ma il Cav. fa muro

Il deputato Ignazio La Russa sarà probabilmente sospeso per un paio di giorni dalla Camera e non potrà entrare in Aula, ma il ministro della Difesa Ignazio La Russa sarà presente forse la settimana prossima per riferire sulla Libia. Ignazio dimezzato. Il vero processo al ministro non è quello che gli farà l’ufficio di presidenza della Camera per il turpiloquio scagliato contro Gianfranco Fini (“veramente era per Dario Franceschini”, ha specificato). Il problema del ministro, e coordinatore del Pdl, è il fuoco amico del ringalluzzito Claudio Scajola. Leggi Fanculometro di Annalena

01 APR 2011

Processo breve, Parlamento lungo

Processo breve, Parlamento lungo. I tempi di discussione del provvedimento oggetto mercoledì scorso di dure contestazioni – dentro e fuori la Camera – si sono allungati. “Ci rivediamo a settembre”, dice al Foglio Pier Ferdinando Casini, sorridendo come per una vittoria inaspettata.

01 APR 2011

Il piano Maroni per Lampedusa è pronto per il Cdm di domani, ma al Cav. serviva un po’ prima

Gli immigrati? “Fora d’i ball…”. Dietro alle solite espressioni di Umberto Bossi forse stavolta si nasconde una piccola grana per Silvio Berlusconi. Specie dopo  i fatti di Ventimiglia: la Francia respinge verso l’Italia i tunisini che varcano la frontiera tra Liguria e Costa azzurra. La Lega ha preteso, e ottenuto, che nella risoluzione parlamentare che circoscrive le ragioni dell’intervento nella missione internazionale in Libia il tema della partecipazione italiana fosse collegato alla gestione collegiale europea dei flussi migratori. “Un po’ in Italia, un po’ anche agli altri”.

29 MAR 2011

Guarda il video di Giuliano Ferrara

Il Cav. vuole una conclusione rapida e la via diplomatica. Perciò frena Parigi e incalza la Nato

Il governo riluttante è entrato in guerra, costretto dall’eccitazione franco-britannica. Ma adesso, condividendo le perplessità che emergono nelle ultime ore persino dal Pentagono, l’esecutivo guidato da Silvio Berlusconi cerca una soluzione diplomatica al conflitto libico. Guarda la puntata di Qui Radio Londra - Una guerra cominciata male e tardi - Leggi La guerra (disunita) di Libia - Leggi Quello che non torna della guerra in Libia dal blog Cambi di stagione - Leggi Ma come si fa? dal blog Cerazade

22 MAR 2011

Lo spettacolo del Cavaliere

Una storia piena di guai. Ma lui segue l’istinto, da Ruby a Tremonti

Nell’entourage di Palazzo Grazioli c’è chi parla di “maledizione” berlusconiana e chi di “tragedia” del Cavaliere. “Un altro sarebbe rimasto impigliato nei fili che si attorcigliano, ma lui ha una capacità straordinaria di navigare anche tra i guai nazionali e internazionali”, dice Gaetano Quagliariello, dirigente di primissima fila del Pdl, uno che il premier lo conosce bene. Chissà.

17 MAR 2011

Nell’alleanza tra Fioroni e Veltroni c’è un Renzi di troppo

“Sì, Renzi è bravo, ma non esageriamo”. Walter Veltroni ieri pomeriggio ha pranzato a Montecitorio assieme a Beppe Fioroni che si è da poco cimentato in un articolo nel quale, senza mai citarlo, si faceva precisamente riferimento al giovane sindaco di Firenze Matteo Renzi come futuro leader del Pd. Titolo: “Oltre Berlusconi e gli antiberlusconi”. Catenaccio: “Occorre lanciare una nuova generazione perché il rinnovamento non è la cosmesi della politica di ieri”. Traduzione: alle prossime elezioni bisogna presentarsi con un candidato che non sia Bersani, il migliore è Renzi.

16 MAR 2011

Pdl come il Pd, a Napoli si consuma l’esplosione della politica

A Napoli i partiti sono deflagrati, nel centrodestra come nel centrosinistra, e tra gli osservatori, in città, si parla di sindrome napoletana, un misto di feudalesimo politico, pasticci di potere, eccessi centralistici e accuse di connivenza con il malaffare che a Napoli ormai gli attori sulla scena si scagliano addosso con una facilità che fa impressione. A un mese dal termine ultimo per la presentazione delle candidature, i concorrenti alla poltrona di sindaco sono sette; ma nessuno di questi rappresenta davvero, omogeneamente, il centrodestra o il centrosinistra. Leggi Nervi democratici

15 MAR 2011
  • 1
  • ...
  • 207
  • 208
  • 209
  • ...
  • 232
Il Foglio
  • Privacy Policy
  • Contatti
  • Pubblicità
  • FAQ - Domande e risposte
  • RSS
  • Termini di utilizzo
  • Change privacy settings
Torna All’inizio