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Il Pdl traballa, ma in gran segreto Alfano ha fatto pace con Fini

Montecitorio, nove del mattino di giovedì 23 febbraio, l’ora di chi non vuole essere visto. Angelino Alfano lascia la scorta, scende dalla macchina e a passo svelto conquista l’ingresso laterale del Palazzo, aggira il Transatlantico deserto, inforca un corridoio silenzioso, poi le scale fino al secondo piano. Gianfranco Fini è lì, nel suo studio, e lo aspetta. 

25 FEB 2012

La Liga di Galan

Peggio del predellino sono solo le tessere di La Russa

“Il predellino fu un passo funesto. Ci vorrebbe una Liga veneta dentro il Pdl, l’avrei dovuta fare subito, quando Berlusconi iniziava a cedere alle minacce di Bossi, quando gli ha regalato le regioni del nord. Avrei avuto un seguito enorme, allora. Ma anche adesso…”. E Giancarlo Galan ci pensa sul serio al partito territoriale che si separa dal Pdl, coccola l’idea di replicare quello che ha fatto Gianfranco Micciché in Sicilia, lui che, come Galan, è stato un fondatore di Forza Italia. Leggi "Nel 2013 il Pdl non ci sarà più", parola di Micciché

24 FEB 2012

Micciché da Montecristo

“Questa classe politica è meritatamente estinta”

“Il Pdl nella prossima legislatura non ci sarà e a Berlusconi della politica non gliene importa più. Ha nominato un ‘erede’, no? Io l’avevo detto che finiva così. La Russa, Gasparri… che ci hanno portato? Il Pdl già non esiste più”. Ed è per questo che ieri Gianfranco Micciché è salito nello studio di Gianfranco Fini a Montecitorio, ha stretto forte la mano del presidente della Camera e quella di Pier Ferdinando Casini, ha abbracciato con lo sguardo il suo amico Italo Bocchino (“caro compagno fascista”), si è seduto su un divanetto e con loro ha chiuso la sua onorata carriera di berlusconiano dissidente. Ascolta in esclusiva il nuovo inno del Pdl siciliano cantato da Pietrangelo Buttafuoco

23 FEB 2012

“Minchiate primarie”

In Sicilia le prove generali della Terza repubblica (u)dc

“Le primarie sono una gran minchiata”. Chissà se Gianfranco Micciché lo ha detto con la stessa franchezza anche a Silvio Berlusconi, che lo ha chiamato su richiesta di Angelino Alfano e Renato Schifani (“parlaci tu, presidente. Quello ci fa perdere le amministrative a Palermo”). Di sicuro ieri l’uomo con il quale tutti vogliono allearsi in Sicilia lo ha ripetuto, e per l’ennesima volta, al segretario del Pdl; e Alfano, guardandolo negli occhi, ha dovuto ammettere pure lui che sì, forse, in fondo in fondo, in effetti, le primarie del centrodestra si possono non fare.

22 FEB 2012

Toh, c’è l’accordo (forse)

Dal surplace sulla legge elettorale spunta intanto una riforma di sistema

Riuniti per accordarsi sulla legge elettorale, Angelino Alfano, Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini hanno invece concertato un rinvio della riforma elettorale a tempi più chiari, cioè a ridosso delle politiche, ma hanno, chi più inconsapevolmente chi meno, gettato le basi per una riforma condivisa degli assetti istituzionali. Un’esito previsto, raggiunto dopo numerosi colloqui segreti nelle ultime settimane.

18 FEB 2012

Antiberlusconismo prescritto

Perché il Cav. si ritrova con un Pd voglioso di chiudere le ostilità

E se il tribunale di Milano lo condannasse nel processo Mills? “Non cambierebbe nulla. Questa è la fase del dialogo, della decantazione. E sarebbe un paradosso se noi del Pd restassimo prigionieri dell’antiberlusconismo”. Parola di Stefano Ceccanti, senatore veltroniano del Partito democratico, costituzionalista impegnato nel progetto di revisione della legge elettorale, uomo politico sensibile alle inclinazioni del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

17 FEB 2012

Una poltrona per troppi

A Palermo si prepara una gran malafigura per partiti e patroni

Renato Schifani, confessandosi a un amico, si fa largo nel folto delle parole per mettere le mani sul nocciolo della verità: “A Palermo rischiamo una gran malafigura”. Ed è una minaccia incombente, inarrestabile, dotata di soverchiante superiorità e rivolta contro tutte le figurine del presepio elettorale (a maggio si vota per il nuovo sindaco). La malafigura, appunto. Guarda Come finirà a schifìo con le comunali di Palermo la Sicilia di Buttafuoco e Vincino

16 FEB 2012

Formigoni lancia Passera (a sua insaputa) perché Casini intenda

Corrado Passera è stato candidato (a sua insaputa) da Roberto Formigoni alla leadership del Pdl. Fosse capitato in un altro momento, l’intervista a Repubblica del governatore lombardo sarebbe stata archiviata nel partito di Silvio Berlusconi nel capitolo boutade (o tormenti formigoniani), ma stavolta non è andata così perché nel Pdl tutti sanno dei rapporti sempre più stretti tra il governatore e Pier Ferdinando Casini, ovvero l’uomo che punta a scomporre (per annettere) il partito del Cavaliere.

13 FEB 2012

Socialista irrealizzato

La non credibile trasformazione di Tremonti da tributarista di Sondrio a guru antisistema

Da tributarista ha aiutato a eludere “il fisco”, poi da ministro è diventato lui stesso “il fisco”; ora, a sessantacinque anni, vorrebbe fare saltare in aria l’intero sistema della finanza internazionale, fisco compreso. Un botto rivoluzionario, come nella scena conclusiva di Zabriskie Point. Boom! “Anche le banche rapinano”. E ancora: “Ho studiato i libri di Tony Negri”. E poi: “Bisogna fermare la finanza degenerata”.

12 FEB 2012

Il Cav. e l’interlocutore al top

Silvio Berlusconi lo ha ripetuto ieri guardando negli occhi Gaetano Quagliariello, che a Palazzo Grazioli gli esponeva le ultime novità nei negoziati sulla riforma elettorale: “A me piacerebbe sul serio aprire una fase costituente con il Pd. L’esperienza Monti funziona”. E Quagliariello: “La legge elettorale la si può modificare anche in modo tale da arrivare al 2013 nelle condizioni ideali per una grande coalizione alla tedesca”. Leggi Bisogna rifare il Pd? Il documento svelato dal Foglio spacca il partito

10 FEB 2012
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