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Le prime elezioni senza Berlusconi

07 MAR 2012

“Tutti per l’Italia”, ma con Alfano

Giovedì sera. Mentre i leader del Ppe lasciavano la sala, ognuno diretto verso l’aeroporto di Bruxelles, Silvio Berlusconi incrocia Pier Ferdinando Casini. Gli sorride, gli stringe la mano, quasi gli fa una carezza: “Questa cosa della grande coalizione è importante”; e Casini: “Altroché se è importante, sei stato bravo”; e il Cavaliere: “Vieni in aereo con me, torniamo insieme a Roma e ne parliamo”; e il capo dell’Udc: “Adesso non posso, ho da fare. Ma tanto parlo con Alfano tutti i giorni”.

03 MAR 2012

Cartello elettorale aperto

La risposta del Cav. alla crisi dei partiti si chiama “Tutti per l’Italia”

Sciogliere il Pdl, tendere la mano a Pier Ferdinando Casini e a Gianfranco Fini, salvare il bipolarismo: tutti in un nuovo cartello elettorale dal nome patriottico, evocativo, ecumenico. Questo: “Tutti per l’Italia”. L’idea circola dentro e fuori della nomenclatura di partito, impegnata in questi giorni con i congressi e il tesseramento del Pdl. Berlusconi ci pensava e ieri l’ha confidata in giro: il Cavaliere è pronto a buttarla lì, tra le gambe dei moderati italiani del Terzo polo, di Francesco Rutelli, di Casini, di Fini.

01 MAR 2012

Tra tessere e liste civiche, il Cav. cerca di salvare il Pdl dell’Alfàn prodige

Le alleanze sono il tormento del Pdl, e alla fine, battendo il dito sull’ultimo sondaggio che gli ha consegnato Alessandra Ghisleri (20 per cento, in discesa), il Cavaliere non ha avuto bisogno di insistere: bisogna costruire delle liste civiche dovunque per affiancare nelle elezioni amministrative “il partito di Alfano” (è così che qualcuno comincia a chiamare il Pdl, mentre il segretario è “l’Alfàn prodige”).

01 MAR 2012

Il Pdl traballa, ma in gran segreto Alfano ha fatto pace con Fini

Montecitorio, nove del mattino di giovedì 23 febbraio, l’ora di chi non vuole essere visto. Angelino Alfano lascia la scorta, scende dalla macchina e a passo svelto conquista l’ingresso laterale del Palazzo, aggira il Transatlantico deserto, inforca un corridoio silenzioso, poi le scale fino al secondo piano. Gianfranco Fini è lì, nel suo studio, e lo aspetta. 

25 FEB 2012

La Liga di Galan

Peggio del predellino sono solo le tessere di La Russa

“Il predellino fu un passo funesto. Ci vorrebbe una Liga veneta dentro il Pdl, l’avrei dovuta fare subito, quando Berlusconi iniziava a cedere alle minacce di Bossi, quando gli ha regalato le regioni del nord. Avrei avuto un seguito enorme, allora. Ma anche adesso…”. E Giancarlo Galan ci pensa sul serio al partito territoriale che si separa dal Pdl, coccola l’idea di replicare quello che ha fatto Gianfranco Micciché in Sicilia, lui che, come Galan, è stato un fondatore di Forza Italia. Leggi "Nel 2013 il Pdl non ci sarà più", parola di Micciché

24 FEB 2012

Micciché da Montecristo

“Questa classe politica è meritatamente estinta”

“Il Pdl nella prossima legislatura non ci sarà e a Berlusconi della politica non gliene importa più. Ha nominato un ‘erede’, no? Io l’avevo detto che finiva così. La Russa, Gasparri… che ci hanno portato? Il Pdl già non esiste più”. Ed è per questo che ieri Gianfranco Micciché è salito nello studio di Gianfranco Fini a Montecitorio, ha stretto forte la mano del presidente della Camera e quella di Pier Ferdinando Casini, ha abbracciato con lo sguardo il suo amico Italo Bocchino (“caro compagno fascista”), si è seduto su un divanetto e con loro ha chiuso la sua onorata carriera di berlusconiano dissidente. Ascolta in esclusiva il nuovo inno del Pdl siciliano cantato da Pietrangelo Buttafuoco

23 FEB 2012

“Minchiate primarie”

In Sicilia le prove generali della Terza repubblica (u)dc

“Le primarie sono una gran minchiata”. Chissà se Gianfranco Micciché lo ha detto con la stessa franchezza anche a Silvio Berlusconi, che lo ha chiamato su richiesta di Angelino Alfano e Renato Schifani (“parlaci tu, presidente. Quello ci fa perdere le amministrative a Palermo”). Di sicuro ieri l’uomo con il quale tutti vogliono allearsi in Sicilia lo ha ripetuto, e per l’ennesima volta, al segretario del Pdl; e Alfano, guardandolo negli occhi, ha dovuto ammettere pure lui che sì, forse, in fondo in fondo, in effetti, le primarie del centrodestra si possono non fare.

22 FEB 2012

Toh, c’è l’accordo (forse)

Dal surplace sulla legge elettorale spunta intanto una riforma di sistema

Riuniti per accordarsi sulla legge elettorale, Angelino Alfano, Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini hanno invece concertato un rinvio della riforma elettorale a tempi più chiari, cioè a ridosso delle politiche, ma hanno, chi più inconsapevolmente chi meno, gettato le basi per una riforma condivisa degli assetti istituzionali. Un’esito previsto, raggiunto dopo numerosi colloqui segreti nelle ultime settimane.

18 FEB 2012

Antiberlusconismo prescritto

Perché il Cav. si ritrova con un Pd voglioso di chiudere le ostilità

E se il tribunale di Milano lo condannasse nel processo Mills? “Non cambierebbe nulla. Questa è la fase del dialogo, della decantazione. E sarebbe un paradosso se noi del Pd restassimo prigionieri dell’antiberlusconismo”. Parola di Stefano Ceccanti, senatore veltroniano del Partito democratico, costituzionalista impegnato nel progetto di revisione della legge elettorale, uomo politico sensibile alle inclinazioni del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

17 FEB 2012
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