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Il ritorno del giaguaro e dei suoi amici

Non vede l’ora di poterlo proporre a Pier Luigi Bersani, e d’altra parte è un suo vecchio pallino quello dell’accordo con il grande capo del partito avversario: Silvio Berlusconi pensa intensamente alla grande coalizione (“ma una legislatura costituente che duri cinque anni”, dice Fabrizio Cicchitto). E il Cavaliere ci pensa da ben prima di aver visto il risultato delle urne, malgrado nel suo partito non tutti siano d’accordo. Ieri sera, a Via dell’Umiltà, sede del Pdl, in assenza del Cavaliere (ma su mandato di Berlusconi) se ne è parlato. Al termine di una giornata complicata, Angelino Alfano è andato in conferenza stampa per rispondere a un Bersani un po’ troppo vago, impreciso, pericolosamente sbadato. Leggi Così si spiega la sorprendente capacità di tenuta del centrodestra al nord

27 FEB 2013

Sorpresa Cav. nel cilindro

Ingorgo o governissimo

Non c’è una maggioranza chiara, ma questo nuovo fragile Parlamento, anche qualora non riesca a dare un governo stabile al paese, dovrà comunque eleggere il presidente della Repubblica. Il 15 maggio termina il settennato di Giorgio Napolitano, ma un mese prima, il 15 aprile, cominceranno le sedute per l’elezione del nuovo capo dello stato, e così sul proscenio della confusa politica italiana, malgrado ancora tutti lo neghino, per evitare un disastroso ingorgo istituzionale si profila l’ipotesi più che concreta di un accordo complessivo, su tutti i fronti (legge elettorale, presidenza della Repubblica e nuovo governo) tra il Pdl e il Pd. Leggi Vista da fuori, l'Italia respinge l'austerity di Bruxelles

26 FEB 2013

Nel cassetto del Pd c’è già una legge per il berlusconicidio perfetto

“Sarà uno dei primi provvedimenti del nuovo esecutivo. Un testo semplice, tranciante, netto”, dice Donatella Ferranti, magistrato, parlamentare riconfermato del Pd. Il berlusconicidio, il delitto perfetto: da almeno sei mesi è il timore più forte che agita la famiglia, l’azienda, il circolo delle amicizie più antiche e ovviamente lui stesso, il capo in persona, il Cavaliere minacciato da una legge che considera ritorsiva sul conflitto di interessi. Adesso ne parla esplicitamente Mario Monti, e Repubblica, il giornalone del centrosinistra, bene informata com’è, scrive che dalle parti del Partito democratico, nelle stanze della segreteria di Pier Luigi Bersani, la legge è già pronta, scritta e chiusa in un cassetto di Largo del Nazareno. Leggi l'editoriale Nichi Vendola, come Giannino, ha detto una bugia. Ma lui non si dimette

22 FEB 2013

Barack tra Mario e Nichi

Bersani dirige il traffico, ma l’agenda Obama aiuta Monti

Nel giorno in cui l’Economist mette la foto di Mario Monti sotto la domanda “Chi può salvare l’Italia?”, Barack Obama ha ricevuto Giorgio Napolitano a Washington. Anche Obama ha consegnato al presidente della Repubblica italiano un endorsement per il professore. “Non c’è un rischio Grecia per l’Italia”, ha detto il presidente americano a Napolitano. E il capo dello stato, che Obama ha definito “leader lungimirante” forse perché fu proprio lui a favorire l’ascesa del professor Monti a Palazzo Chigi, ha risposto: “L’Italia era al collasso, poi è cominciato il risanamento".

16 FEB 2013

Che si fa se crolla il Cav.

Così Monti prepara una grande opa postelettorale sui resti “ribelli” del Pdl

“Il Cavaliere ha naso, e se li è scelti bene i candidati al Senato, sono i duri e puri”, dice Roberto Rao, deputato dell’Udc, braccio destro di Pier Ferdinando Casini. Ma le antenne restano dritte, tutte puntate sul Pdl, “perchè quelli le elezioni le perdono”, dice Mario Sechi, capolista di Monti in Senato: “Perderanno il potere, che è un fortissimo collante. E un minuto dopo, in Aula può succedere qualsiasi cosa”. Passaggi da una parte all’altra, dal centrodestra al centro-montiano che, verosimilmente, starà al governo nella prossima legislatura con il Pd di Pier Luigi Bersani.

15 FEB 2013

Interessi in conflitto

L’ultimo azzardo del Cav. si chiama accordo con Bersani

“Non credo che il Pdl possa andare in aiuto del Pd in Senato. Lo farà Grillo”. Ieri mattina, intervistato dall’Ansa, Silvio Berlusconi si è fatto scappare un’ammissione di debolezza. Voleva escludere ogni ipotesi di accordo con il Pd, ma il Cavaliere ha invece fatto capire di ritenere lui per primo improbabile che il Pdl possa costituire un consistente gruppo di minoranza in Senato nella prossima legislatura. La sconfitta, amara, è dietro l’angolo? Pare di sì.

14 FEB 2013

Aria grancoalizionista

Il disegno di Monti per un dopo-voto più “empy” spiegato da Riccardi

“Monti è in politica per unire”. L’allusione è cauta, democristiana com’è democristiano l’uomo che la pronuncia, ma Andrea Riccardi, pur felpato e mediorientale, in realtà ci pensa eccome. E infatti quando gli si suggeriscono le parole “grande” e “coalizione” lui sorride e dice che “è una possibilità che non escludo affatto”. La verità è che la grande coalizione è proprio l’obiettivo auspicato dai montiani che si figurano un rapporto col Pd (depurato da Nichi Vendola) e con il Pdl (depurato dalla Lega e dagli ultrà berlusconiani). Non a caso l’immagine di un taglio delle estreme fa brillare gli occhi del ministro Riccardi: “Mi piace molto”, confessa.

09 FEB 2013

Controstoria del Berlusconi elettorale

Silvio Berlusconi è ridisceso in campo per promuovere una grande coalizione dopo il voto? Sembra assurdo, ma tutto concorre a rendere non troppo inverosimile questa ancora strana ipotesi. “Lo scenario è aperto”, dice Gaetano Quagliariello quando parla del quadro elettorale, delle meccaniche di Palazzo e delle alleanze; e Fabrizio Cicchitto, il capogruppo del Pdl alla Camera: “Impossibile prevedere”. Tutto è dunque possibile, specie se si ha a che fare con il Cavaliere, uomo adulto, realista, cinico e disinvolto. Leggi Il Cav. melodrammatico, paternalista, buono e giocoso con tutti di Giuliano Ferrara

07 FEB 2013

Intervista col banchiere

Il “groviglio armonioso” che ha soffocato Mps decrittato da Geronzi

“Non è un affaruccio provinciale, ma è uno scandalo di sistema. E non è nemmeno una storia che riguarda solo il Pd, perché i poteri tendono a consorziarsi tra loro. Si fondono, sono camaleonti”, e Mps è – o forse era – una banca trasversale. Seduto su un’ampia poltrona rossa, nel suo studio alla Fondazione Generali, di cui è il presidente, al piano attico di un magnifico palazzo di Via XX Settembre, proprio di fronte al ministero dell’Economia, Cesare Geronzi parla del Monte dei Paschi: “Il groviglio armonioso”, come lo chiama Stefano Bisi, il potente capo della massoneria toscana. Ieri Giorgio Napolitano è intervenuto ancora su Mps chiedendo di evitare “cortocircuiti tra stampa e giustizia”.

02 FEB 2013

Risse e fughe dal Pdl. Perché il Cav. sta perdendo anche la Sicilia

“Più che in bilico, la Sicilia è persa”. Nel Pdl non si aspettano niente di buono dalle elezioni nell’isola e così, nella terra che fu di Totò Cuffaro, il centrosinistra si prepara ad acciuffare una vittoria storica, preziosa per espugnare il Senato, la camera incerta, quella dei numeri ballerini, dove si faranno le maggioranze della prossima legislatura. La caduta è nei sondaggi, nella disintegrazione del potere che quasi ininterrottamente si era travasato, di vittoria in vittoria, da Cuffaro a Lombardo – pittoresco ribaltonista che ha cambiato tre maggioranze e quattro governi – fino alle ultime elezioni regionali, quelle dell’astensione record. Leggi Il candidato Mario

30 GEN 2013
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