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I due Berlusconi

Silvio Berlusconi vive l’epico dramma del dubbio, che tanta fortuna ha avuto in politica come in letteratura. Eternamente in bilico, il Cavaliere vuole battersi, ma ancora non sa bene se deve farlo da imputato o da statista. Essere o non essere? E dunque tornato a Roma, a Palazzo Grazioli, riceve a lungo gli avvocati (e onorevoli) Niccolò Ghedini e Piero Longo, con loro si consulta e si preoccupa, ripassa le deposizioni, le date processuali, il primo e il secondo grado, la Cassazione. E poi c’è la procura di Roma, che ieri lo ha convocato sulla presunta estorsione compiuta ai suoi danni da Valter Lavitola. Sprofonda nei codici, Berlusconi, in una complessità speciale che diventa anche tormento. Cerasa Perché il nuovo Pd passa tutto dalle mosse di Renzi sulla segreteria del partito

15 MAG 2013

Ce la faremo?

Cacciare i burocrati di stato

“Prima di tutto va sbaraccato, sfoltito, il sistema della grande burocrazia di stato. E sono d’accordo con quello che scrive Francesco Giavazzi. Il compito primario di Enrico Letta è liberarsi di gente come Mario Canzio e Vincenzo Fortunato, i super burocrati che rappresentano la continuità nell’inefficienza, un cancro che scorre nel sangue del processo decisionale”. Cesare Geronzi partecipa al gioco di società escogitato dal Foglio, e malgrado il lambrusco non sia forse vino per banchieri – almeno così dicono – anche il presidente della fondazione Generali partecipa al concorso che ne assegnerà due casse ai migliori suggerimenti indirizzati a Letta e al suo governo di larghe intese.

14 MAG 2013

Destini comuni

Altro che baruffa, Letta e Alfano si proteggono a vicenda dai partiti

Tenere distinti i destini del governo da quelli dei partiti bisticcianti, Pd e Pdl. L’assedio giudiziario al Cavaliere da una parte, il decreto sull’Imu dall’altra. Enrico Letta e Angelino Alfano, presidente e vicepresidente del Consiglio, polo nord e polo sud del governo delle larghe intese, si muovono insieme più di quanto non sembri. I due quarantenni sono d’accordo sui fondamentali e, nel chiuso della abbazia dalla quale sono emersi ieri pomeriggio, malgrado l’inciampo dalle sfumature naïf della prima conferenza stampa affidata ai portavoce, hanno siglato un accordo tra gentiluomini. Leggi anche Consigli al governo grancoalizionista dal banchiere emerito Geronzi

14 MAG 2013

Chicco, l’elefante e la mafia

Questa è la storia di come Enrico Mentana (@ementana) ha lasciato Twitter, il salotto dei salotti, bolla trasparente abitata da aristocratici e plebei, da cui troppo si è sentito oltraggiato. Ma questa è anche la storia di un barrito televisivo di @ferrarailgrasso a La7, in casa Mentana, “la mafia è l’essenza della Sicilia”, ha detto il direttore del Foglio, e del suo riverbero becero twittarolo. Risultato: botte da orbi (virtuali) sul direttore (reale), sconcerto e fiele tracimanti fra chiocciole e hashtag. “L’onda di gente che non sa, non ha visto, non ha sentito, non capisce”, mi spiega Mentana al telefono, lo ha spinto a prendere cappello e paltò. Twitter addio. Leggi anche @ementana lascia Twitter. Tutta colpa di @ferrarailgrass o - Gli insulti più belli a @ferrarailgrasso

10 MAG 2013

Il Cav. bicipite e i rinfocolatori

Silvio Berlusconi è stato condannato dalla Corte d’appello di Milano, ha ricevuto la notizia in tempo reale, chiuso nel suo studio di Palazzo Grazioli, e comprensibilmente non l’ha presa bene, malgrado non si aspettasse niente di diverso. Eppure il Cavaliere ha anche imparato a dissimulare, sa che il clima politico è cambiato con Enrico Letta e la grande coalizione. Attorno a lui è tutto un gran strepitare, nel Castello che si raffigura assediato, ma il senso delle cose si nasconde nei dettagli, nelle sfumature, nel silenzio studiato del Cavaliere che ieri ha chiesto informazioni su chi fosse Giorgio Santacroce, il magistrato appena eletto dal Csm, presente Giorgio Napolitano, alla presidenza della corte di Cassazione. L'editoriale Gogna d’appello

09 MAG 2013

Strette intese e larghe incognite

Alle loro spalle si scorge la figura attenta e severa di Giorgio Napolitano. Il presidente della Repubblica osserva, non ha intenzione di intervenire, sa che i ministri e il presidente del Consiglio devono ancora prendere le misure, l’uno dell’altro e ciascuno del suo impegno. “Entro questa settimana ho intenzione di mettere in campo la riforma dei regolamenti parlamentari. Alla fine del mese avremo il piano, cadenzato, degli interventi anche per rinnovare il sistema istituzionale”, dice con piglio sicuro il ministro delle Riforme Gaetano Quagliariello, mentre la Convenzione per le riforme è già tramontata prima di nascere e il suo ministero, dal nome così altisonante, diventa motore delle iniziative del governo.

08 MAG 2013

Berlusconi ridens

Alcuni senatori del Pdl, sabato scorso, hanno avuto la fortuna di capire molto delle inclinazioni del Cavaliere fantasioso e bipolare che un po’ attacca sull’Imu e un po’ non riesce a trattenere l’entusiasmo – parole sue – “per lo sbriciolamento del Pd”. A Palazzo Madama si era appena votata la fiducia al governo di Enrico Letta, quando Renato Schifani, il capogruppo del Pdl, è intervenuto con inusitata durezza contro Dario Franceschini, il neo ministro colpevole di avere messo in dubbio l’abolizione dell’Imu, la tassa sulla prima casa tanto odiata nel Pdl. Nelle parole di Schifani si affacciava, minacciosa, l’immagine della fine cruenta e intempestiva dell’appena nato governo di Enrico Letta, e l’Imu sembrava quasi lo sparo di Sarajevo, il casus belli, il pretesto per cominciare una guerra necessaria e già decisa.

03 MAG 2013

L’avvocato e il gentiluomo

Tirare la corda o fare il governo? Il Cav. fra due linee e due consiglieri

E il più ascoltato divenne l’avvocato (e onorevole) Niccolò Ghedini. Tornato in Italia, a Roma, nel suo Castello, circondato dalla corte tutta, Silvio Berlusconi ha bloccato per un po’ la trattativa sulla composizione del nuovo governo, ha alzato la posta, malgrado il tono e la sicumera fossero in realtà soltanto l’effetto del timore dei giudici di Milano, della loro marcia inarrestabile e della tenaglia berlusconicida che alcuni temono si possa serrare.

27 APR 2013

Che cosa farà Berlusconi

Statista o venditore? Silvio Berlusconi si trova in una di quelle situazioni che in genere mal sopporta, uno di quei momenti che forse lo infastidiscono, Giulio Tremonti lo definirebbe con enfasi letteraria “un tornante della storia”, anche se in questo caso è di una storia personale, e di una biografia politica, per quanto ingombranti, che si parla. Statista o venditore? E’ partito per gli Stati Uniti d’America senza ancora avere scelto, il Cavaliere. Torna domani senza aver deciso se il governo che sta per nascere intorno a Enrico Letta è uno di quegli investimenti duraturi, come per lui sono stati il Milan o le televisioni, o se invece questo governuzzo, con la svolta voluta da Giorgio Napolitano, sono soltanto il preludio rilassato di una nuova rottura.

26 APR 2013

L’altra luna del Cav.

L’idea non convinceva soprattutto Giorgio Napolitano, ma è stato anche Silvio Berlusconi a bloccare Matteo Renzi sulla soglia di Palazzo Chigi. Il giovane sindaco di Firenze è un concorrente, mentre Giuliano Amato, l’altro candidato per la presidenza del Consiglio assieme a Enrico Letta, è un ex craxiano che il Cavaliere aveva pure sponsorizzato per la presidenza della Repubblica. Insomma è vero che Berlusconi affetta sicumera, alimenta il mito della sua invincibilità, sventola sondaggi che danno il Pdl sempre in testa, e ora mostra pure orgoglioso un’ultima rilevazione di Euromedia Research secondo la quale lui batterebbe anche Renzi alle elezioni, tutto vero, ma questo appartiene soprattutto alla rappresentazione, al proscenio, all’aspetto pubblico e illuminato della vicenda.

24 APR 2013
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