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Regime change, anno 2012

Il miglior antidoto contro l’Iran è l’Iraq, scriveva domenica il New York Times in uno di quegli articoli che inizi a leggere svogliatamente – a chi interessa più l’Iraq? Invece sobbalzi sulla sedia e scopri che quel paese martoriato, con un premier che fa prove da gran dittatore e le bombe che non si fermano – ancora ieri mattina ne è scoppiata una contro gli sciiti a Baghdad, già colpita giovedì scorso da un attacco coordinato, ma era da metà aprile che la capitale irachena non veniva ferita – costituisce la più grande tutela esistente contro le rappresaglie iraniane.

05 GIU 2012

Quanto è sexy Alexander Hamilton, “bad boy” del federalismo

Se un salvatore ci fosse, per questa Europa ferita, avrebbe il mento fiero di Alexander Hamilton, il più sexy dei Padri fondatori, l’uomo del federalismo, delle guerre politiche, delle sconfitte feroci, quel signore con gli occhi azzurri che circola sui biglietti da dieci dollari americani. Leggi anche Hamilton, chi era costui? di Marco Valerio Lo Prete - Quanto Hamilton c'è nelle tesi di Draghi di Marco Valerio Lo Prete

04 GIU 2012

Se vuoi vincere, devi avere i media dalla tua. La gran difesa di Tony Blair

Non ho fatto nulla per tenere a bada i media, ho soltanto cercato di gestirli e ho lavorato per ottenere il loro sostegno, ma non troverete mai una legge o un’azione durante i miei dieci anni di governo dettate da un editore o pensate per favorire un editore, men che meno da Rupert Murdoch. Tony Blair, ex premier laburista britannico, ieri ha testimoniato davanti alla commissione Levenson che indaga sullo scandalo delle intercettazioni illegali all’interno del gruppo Murdoch.

29 MAG 2012

Mamma è una spia

Il ciclo di vita dello spionaggio famigliare è presto detto: si nasce spiati e si muore spioni. Prima devi guardarti dalle orecchie bioniche e le mani lunghe dei genitori (soprattutto delle mamme, tocca sempre a loro il lavoro sporco) e a un certo punto diventi quello che fruga, che curiosa, che s’avventa su cellulari lasciati incustoditi. La tecnologia è anche una trappola per gli spiati: con cellulari, chat, social network e tutte le diavolerie assimilabili è facile lasciare tracce.

27 MAG 2012

Cameron dà lezioni federaliste all’Ue per non perderci un trilione

“Make-up or break-up” è la sintesi dell’analisi che il premier inglese, David Cameron, ha fatto ieri della crisi dell’Eurozona. Non ci sono più alternative: o il continente si decide ad attuare una politica fiscale comune, un federalismo vero, o la disintegrazione è più che probabile. Il costo di un’uscita caotica della Grecia dall’euro è stata stimata, scriveva ieri il Guardian, in un trilione di dollari.  Leggi Europei in cerca di un piano anticontagio per rassicurare Obama - Leggi Hamilton, chi era costui?

18 MAG 2012

Diario della bolla

Scusate, ma io c’ero. Quando alla fine degli anni Novanta scoppiò l’enorme bolla internettiana in faccia a giovani di belle speranze che volevano cambiare il mondo un business plan alla volta, io c’ero. Ero una di loro. Ero in California, a godermi il mio regalo di laurea (otto mesi a girare il mondo), studiavo inglese, volevo imparare ad addestrare delfini, quelli che vanno a sminare i mari, venivo interrogata dagli americani che mi dicevano: “Tu che sei italiana, lo sai per forza. Che cos’è il Kosovo?”, rispondevo con tutto il clintonismo possibile (che era oltre la soglia di tolleranza persino dei clintoniani), e preparavo business plan.

17 MAG 2012

Poster boy

Ci sono le ragazze fortunate, quelle che hanno sposato i loro poster in camera, Kate Middleton e Kate Holmes, ma sono esseri di un altro pianeta, una fa la principessa, l’altra manda la figlia di cinque anni in giro coi tacchi – non fanno testo. Poi ci sono tutte le altre, quelle che hanno sognato dialoghi innamorati davanti a pezzi di carta; quelle che canticchiavano frignando “un poster che qualcuno ha già scarabocchiato dice vieni in Tunisia” operando sostituzioni sul muro a seconda del cuore spezzato.

09 MAG 2012

Non c’è fidanzatina che tenga, Obama non sa di nulla senza Michelle

Immaginare una vita prima di Michelle è insultante, Barack Obama è quello che è perché accanto a lui c’è lei, che era la sua capa e poi si è fatta conquistare nella saletta di un cinema, come un’adolescente (ma un’adolescente lungimirante), che l’ha seguito passo passo, che ancora oggi lo consiglia, lo strattona, lo raddrizza. Michelle ha l’ultima parola anche sui sussidi agli agricoltori dell’Iowa, Michelle fa il mazzo ai collaboratori poco remissivi, Michelle non è una che raccoglie calzini sporchi lasciati in giro da un marito sciatto.

04 MAG 2012

Vi aspettiamo a “bras” aperte

Così il Times intercetta i “profughi” francesi ricchi che temono Hollande

Venite da noi, cari francesi, qui si sta molto meglio di quanto si starà da voi, ora che “monsieur soixante-quinze pour cent” sta per arrivare all’Eliseo. I ricchi francesi vogliono scappare da Parigi per paura che con François Hollande si finisca con la confisca dei beni (già il 75 per cento di tasse per i livelli più alti di reddito basta, in realtà, per la fuga) e il Times di Londra intercetta i profughi: venite nella City, sapremo trattarvi bene. Leggi I murdoch mandano nel caos il governo inglese

26 APR 2012

Guarda il video della testimonianza sul caso Leveson

I Murdoch mandano nel caos il governo inglese

Fare giornali che suscitino interesse (ah, sì, e poi cercare di dire la verità), avere rapporti con i politici senza mai essere nella posizione di chi chiede, avere rapporti decorosi con la leadership politica senza mai affezionarsi troppo, vendere più degli altri, sempre e comunque. Il mondo secondo Rupert Murdoch è di una chiarezza disarmante, se si pensa che lui è il re dei media del mondo anglosassone, con una special relationship con il Regno Unito, il suo primo amore dopo la gavetta australiana.

26 APR 2012
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