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Volano stracci tra al Qaida e Isis

Gli uomini dello Stato islamico (Isis) non tollerano la confusione che i media internazionali fanno tra loro e al Qaida: credeteci, non si tratta di un vezzo. Al Qaida non ha più alcun movimento che la rappresenti in Iraq.

13 GIU 2014

Hai qualcosa tra i denti

Che nel suo libro Hillary Clinton annunciasse la candidatura presidenziale per il 2016 era piuttosto improbabile persino per una donna prevedibile come lei.

10 GIU 2014

Game of Thrones

Se ne vanno tutti, Elisabetta no. Dovrebbe farlo? Ieri i giornali inglesi, alla notizia dell’abdicazione del re spagnolo Juan Carlos, hanno lanciato sondaggi online, hanno fatto l’elenco delle ultime abdicazioni nel mondo – infilandoci, per non omettere nulla, anche Papa Ratzinger – e si sono immaginati che cosa dev’essere passato nella testa del principe Carlo (e in quella ancor più logorata di Camilla), che aspetta il suo momento da decenni.

03 GIU 2014

L’idolo della curva a U

Dice che Thomas Piketty sbaglia i numeri, mena le fidanzate, scrive un libro che si chiama “Capitale” e Marx non l’ha mai letto (“Non ce l’ho mai fatta. Voglio dire, non so se tu ci hai provato. Ci hai provato? ‘Das Kapital’ è davvero difficile, e per me non era nemmeno così  influente”), cita Balzac e si confonde, produce 700 pagine di saggio (edizione inglese, la più venduta, in ristampa perenne, primo nella classifica di Amazon) riassumibile in tre caratteri, “r>g”, i redditi da investimenti crescono più veloci degli stipendi, cioè i ricchi saranno sempre più ricchi, vanno tassati senza pietà, non accetta le critiche (“non c’è nemmeno un errore”) e parla tantissimo.

30 MAG 2014

L’idolo della curva a U

Dice che Thomas Piketty sbaglia i numeri, mena le fidanzate, scrive un libro che si chiama “Capitale” e Marx non l’ha mai letto (“Non ce l’ho mai fatta. Voglio dire, non so se tu ci hai provato. Ci hai provato? ‘Das Kapital’ è davvero difficile, e per me non era nemmeno così  influente”), cita Balzac e si confonde, produce 700 pagine di saggio (edizione inglese, la più venduta, in ristampa perenne, primo nella classifica di Amazon) riassumibile in tre caratteri, “r>g”, i redditi da investimenti crescono più veloci degli stipendi, cioè i ricchi saranno sempre più ricchi, vanno tassati senza pietà, non accetta le critiche (“non c’è nemmeno un errore”) e parla tantissimo.

30 MAG 2014

Come fa Putin a mettere ordine fra i “turisti della guerra” nell’est ucraino?

“Il nostro presidente ci ha dato l’ordine. Ci hanno chiamato e siamo venuti”, ha detto al Financial Times Zelikhman, un combattente di 33 anni che ha avvicinato il reporter del quotidiano britannico vicino a un ospedale di Donetsk, nell’Ucraina dell’est. Il presidente cui fa riferimento il combattente è quello della Cecenia, Ramzan Kadyrov, il quale smentisce di aver dato alcun ordine, ma il ceceno Zelikhman pare convinto, dice che la sua unità si chiama “dikaya diviziya”, la “divisione selvaggia”.

28 MAG 2014

Si vota nel Regno Unito

I Tory hanno un piano per contenere Farage. I laburisti soffrono e basta

Siamo qui per vincere, ha detto ieri Nigel Farage, leader dell’Ukip, il partito indipendentista britannico che oggi si presenta alle elezioni amministrative ed europee (ma i risultati saranno dati quando ha votato tutta l’Europa) con un consenso altissimo. Ieri gli ultimi sondaggi pubblicati davano l’Ukip rispettivamente al 27 per cento (YouGov per il Sun, a pari con il Labour), al 32 per cento (Survation per il Daily Mirror, con i laburisti al secondo posto al 27), al 31 per cento (Opinium, sull’intenzione di voto, con il Labour al 29).

22 MAG 2014

Il bello, il buono e Farage

C’è un motivo per cui Nigel Farage sta avendo tanto successo in vista del voto alle europee del 22 maggio (coincidono con il voto alle amministrative, ma i risultati saranno dati dopo che tutti i paesi dell’Ue avranno votato il 25 maggio), e non dipende soltanto dal fatto che il leader dell’Ukip, il partito indipendentista britannico, raccoglie il voto di protesta e quello – trasversale – degli euroscettici. Il motivo è che Farage è vero, mentre gli altri leader politici inglesi sono falsi.

18 MAG 2014

Fermi, e la Siria muore

“Frustrazione” è la parola che più si sente citare dalle delegazioni diplomatiche che oggi s’incontrano a Londra per discutere della crisi siriana. Martedì l’inviato dell’Onu in Siria, l’algerino Lakhdar Brahimi, ha dato le dimissioni e ancora una volta si è scusato con il popolo siriano. Si sapeva che Brahimi se ne sarebbe andato: ha supervisionato i due vertici di Ginevra che avrebbero dovuto delineare un piano di transizione in Siria e fermare le violenze, e sa che lo sforzo è stato inutile. Leggi anche Raineri Il Foglio trova in Siria le prove degli attacchi al cloro del regime di Assad

14 MAG 2014

E’ di nuovo Cool Britannia

Andare a vedere una casa in vendita, a Londra e nel sud-est del Regno Unito, è come imbucarsi a una festa. Tutti ti guardano male appena varchi l’ingresso, studiano come sei vestito, che borsa hai, se ci sono segni apparenti del tuo status sociale. Cercano di capire quali sono le tue reali intenzioni, e se possono, ti smascherano, non sei stato invitato, vai via. Gli esperti dicono che la bolla immobiliare, a Londra in particolare, scoppierà a breve: l’anno scorso i prezzi sono cresciuti del 9,1 per cento in tutto il paese, ma a Londra il tasso è raddoppiato, e soltanto nel 2014 si registra un aumento del 5,3 per cento.

11 MAG 2014
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