• Il Foglio di Oggi
  • Il Foglio Weekend
  • Il Foglio Sportivo
  • Il Foglio Review
  • Il Foglio AI
Il Foglio
  • Abbonati
  • Il Foglio AI
  • La guerra in Ucraina
  • Medio oriente
  • Podcast
  • Editoriali
  • Leggi il Foglio
  • Newsletter
  • Lettere al direttore
Il Foglio
  • Politica
  • Esteri
  • Chiesa
  • Bioetica e diritti
  • Giustizia
  • Economia
  • Cultura
  • Sport
  • Salute
  • Scuola
  • Cinema
  • Scienza
Abbonati
Leggi il foglio
  • Il Foglio di Oggi
  • Il Foglio Weekend
  • Il Foglio Sportivo
  • Il Foglio Review
  • Il Foglio AI
  • Gran Milano
  • Roma Capoccia
  • Il Foglio europeo
  • Un Foglio internazionale
  • Terrazzo
  • Una Fogliata di Libri
  • Il Figlio
  • Mobilità
  • Agrifoglio
  • Rubriche
  • Conosci i foglianti
  • Lettere al direttore
  • Le vignette di Makkox
  • Gli articoli del direttore
  • Gli articoli di Giuliano Ferrara
  • Il Foglio Arte
  • Il Foglio della Moda
  • Podcast
  • Editoriali
  • Iscriviti alle newsletter
  • Stage al Foglio
Conosci i foglianti
  • 1
  • ...
  • 355
  • 356
  • 357
  • ...
  • 369

Il bunga banka di Tabacci

Irrealistico. Non vedo come possa rientrare in una coalizione o in un’alleanza che non prevedeva questo”. Così sbottò Basilio Rizzo, capolista di Sinistra per Pisapia, quando gli dissero che sulla grande vittoria del popolo arancione stava per planare Bruno Tabacci, tecnico esterno al Bilancio per la giunta di Milano.

08 APR 2012

The Family, una storia popolana

Via Bellerio non è il PalaCeausescu, non è il bunker di Berlino. Se è per questo, non è neanche l’hotel Raphael. E’ un palazzetto di cemento di periferia in zona Affori, poteva essere una fabbrica o la sede di un discount. E’ giusto che sia finita lì, con “dimissioni irrevocabili” dopo aver fatto volare tutti gli stracci a disposizione, lì dove c’era la branda e il bagnetto e insomma tutta la sua tana, la vicenda politica di Umberto Bossi. Leggi L’unico “amiainsaputa” possibile è di Bossi di Annalena Benini - Leggi L’ultimo atto di Bossi a via Bellerio tra grida, lacrime e traditori

06 APR 2012

Un pasticcione, ma non è Ceausescu

La Lega è un partito tribù, si capiva da un pezzo che sarebbe finita male, con uno scontro per la successione. Ma un conto è contendersi la spada del Capo malato, magari ammattito (ma che sempre difendono e difenderanno). Più amaro se finisse come la famiglia Ceausescu che invece non è. Leggi I nostri pregiudizi sulla crociata contro la Lega - Guarda la puntata di Qui Radio Londra Qualche pregiudizio sulle indagini - Leggi La Lega nel brutto caos

04 APR 2012

Sottozero tituli

Due uomini si abbracciano in un parcheggio sotterraneo, al buio, appoggiati al muro. Singhiozzano come disperati, il più basso, forse il più anziano, una mano che accarezza mentre l’altra resta serrata in tasca, sembra consolare lo spilungone; si staccano, poi tornano indietro, si abbracciano ancora. Come in un film di Almodóvar. Sembra un film di Almodóvar. Sono José Mourinho e Marco Materazzi, è la notte del 22 maggio 2010, la notte di Madrid.

04 MAR 2012

Cl e il suo leader politico tra lo stallo e la “prossima mossa”

Che farà dunque Cl in politica, o almeno i suoi liberi e laici politici? Milano e la Lombardia, ma pure l’Italia intesa come campo politico, da tempo vanno strette a Cl. L’offuscarsi dello schema bipolare, della stella polare del berlusconismo come scelta di campo “ragionevole”, sono elementi che dicono che il futuro del governatore e della sua folta pattuglia sarà tutto da inventare. Leggi la prima puntata La tremenda solitudine di Formigoni in cima al Formigone di Maurizio Crippa

09 FEB 2012

Primo di due articoli

La tremenda solitudine di Formigoni in cima al Formigone

Affacciato pensieroso alle finestre del suo Formigone, il nuovo Palazzo Lombardia sede della Regione, l’eredità visibile che il Governatore lascerà, prima o poi, come segno del suo lunghissimo e tutto sommato fortunato regno, più lungo ormai di quello di Franz Josef Strauss, Roberto Formigoni interroga gli astri, i sondaggi, i consiglieri e le dichiarazioni dei nemici e soprattutto degli amici per leggere indicazioni del suo futuro.

08 FEB 2012

Lenticchie padane

Tremonti considera Bossi uno degli uomini più intelligenti che abbia mai conosciuto, e anche facendo la tara alla propensione del divo Giulio per l’iperbole e la conseguente cantonata, si può scommettere un Eurobond che l’intuito politico e la gran furbizia celtica non hanno ancora salutato il vecchio capotribù. Con Roberto Calderoli, l’uomo che da ministro semplificatore si presentava a Pontida con bermudini per nulla sobri sulla lunga coscia padana, la scommessa si fa più ardita, dall’iperbole si rischia di dover passare alla capriola.

06 GEN 2012

Il calcio dell’asino di De Monticelli a don Verzé, meritato ma fa schifo

Il calcio dell’asino. “Una grande giornata per l’Università Vita e Salute… forse l’inizio di una vita nuova”. Sul Fatto di ieri, Roberta De Monticelli ha intonato il suo natalizio Exultate jubilate, ma ne è uscito uno stonato raglio d’asino. Irritante anche per chi, come noi, di calcioni a don Luigi Verzé ne ha dati, quando il mondo dei giornaloni osannava con secondi fini più che apparenti il prete libero-pensatore sui temi bioetici.

25 DIC 2011

Il ritorno della politica, ovvero la bocciofila al tempo del governo tecnico

La democrazia è sospesa, viva la politica. Un governo non eletto, in contumacia di programma, il bipolarismo trasformato in maggioranza tripartita, ma irresponsabile. Eppure, nel nuovo clima di posticcia concordia nazionale, dopo anni gettati a litigare di moralità private e di cricche, ora improvvisamente redente, ritorna la politica. Nella forma del dialogo sui minimi sistemi: ruolo dei partiti, scomposizione e ricomposizione, la sovranità al tempo della guerra finanziaria. Ovviamente in purissimi, godibilissimi pourparler di nessuna validità effettuale.

28 NOV 2011

Incubo, cosa saremo nel 2013

Primavera del 2013. Ha smesso di diluviare. Ma il paesaggio è ancora fangoso, il cielo basso e grigio flanella. La Signorina Spread non è che se ne sia andata, e quando mai, ma se ne sta lì alla finestra, imbellettata e in attesa, come una bagascia nei carrugi. I mercati, anche i mercati non sono diventati colombe della pace, stanno lì sui rami alti, vecchi avvoltoi, pronti alla bisogna.

23 NOV 2011
  • 1
  • ...
  • 355
  • 356
  • 357
  • ...
  • 369
Il Foglio
  • Privacy Policy
  • Contatti
  • Pubblicità
  • FAQ - Domande e risposte
  • RSS
  • Termini di utilizzo
  • Change privacy settings
Torna All’inizio