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Sottozero tituli

Due uomini si abbracciano in un parcheggio sotterraneo, al buio, appoggiati al muro. Singhiozzano come disperati, il più basso, forse il più anziano, una mano che accarezza mentre l’altra resta serrata in tasca, sembra consolare lo spilungone; si staccano, poi tornano indietro, si abbracciano ancora. Come in un film di Almodóvar. Sembra un film di Almodóvar. Sono José Mourinho e Marco Materazzi, è la notte del 22 maggio 2010, la notte di Madrid.

04 MAR 2012

Cl e il suo leader politico tra lo stallo e la “prossima mossa”

Che farà dunque Cl in politica, o almeno i suoi liberi e laici politici? Milano e la Lombardia, ma pure l’Italia intesa come campo politico, da tempo vanno strette a Cl. L’offuscarsi dello schema bipolare, della stella polare del berlusconismo come scelta di campo “ragionevole”, sono elementi che dicono che il futuro del governatore e della sua folta pattuglia sarà tutto da inventare. Leggi la prima puntata La tremenda solitudine di Formigoni in cima al Formigone di Maurizio Crippa

09 FEB 2012

Primo di due articoli

La tremenda solitudine di Formigoni in cima al Formigone

Affacciato pensieroso alle finestre del suo Formigone, il nuovo Palazzo Lombardia sede della Regione, l’eredità visibile che il Governatore lascerà, prima o poi, come segno del suo lunghissimo e tutto sommato fortunato regno, più lungo ormai di quello di Franz Josef Strauss, Roberto Formigoni interroga gli astri, i sondaggi, i consiglieri e le dichiarazioni dei nemici e soprattutto degli amici per leggere indicazioni del suo futuro.

08 FEB 2012

Lenticchie padane

Tremonti considera Bossi uno degli uomini più intelligenti che abbia mai conosciuto, e anche facendo la tara alla propensione del divo Giulio per l’iperbole e la conseguente cantonata, si può scommettere un Eurobond che l’intuito politico e la gran furbizia celtica non hanno ancora salutato il vecchio capotribù. Con Roberto Calderoli, l’uomo che da ministro semplificatore si presentava a Pontida con bermudini per nulla sobri sulla lunga coscia padana, la scommessa si fa più ardita, dall’iperbole si rischia di dover passare alla capriola.

06 GEN 2012

Il calcio dell’asino di De Monticelli a don Verzé, meritato ma fa schifo

Il calcio dell’asino. “Una grande giornata per l’Università Vita e Salute… forse l’inizio di una vita nuova”. Sul Fatto di ieri, Roberta De Monticelli ha intonato il suo natalizio Exultate jubilate, ma ne è uscito uno stonato raglio d’asino. Irritante anche per chi, come noi, di calcioni a don Luigi Verzé ne ha dati, quando il mondo dei giornaloni osannava con secondi fini più che apparenti il prete libero-pensatore sui temi bioetici.

25 DIC 2011

Il ritorno della politica, ovvero la bocciofila al tempo del governo tecnico

La democrazia è sospesa, viva la politica. Un governo non eletto, in contumacia di programma, il bipolarismo trasformato in maggioranza tripartita, ma irresponsabile. Eppure, nel nuovo clima di posticcia concordia nazionale, dopo anni gettati a litigare di moralità private e di cricche, ora improvvisamente redente, ritorna la politica. Nella forma del dialogo sui minimi sistemi: ruolo dei partiti, scomposizione e ricomposizione, la sovranità al tempo della guerra finanziaria. Ovviamente in purissimi, godibilissimi pourparler di nessuna validità effettuale.

28 NOV 2011

Incubo, cosa saremo nel 2013

Primavera del 2013. Ha smesso di diluviare. Ma il paesaggio è ancora fangoso, il cielo basso e grigio flanella. La Signorina Spread non è che se ne sia andata, e quando mai, ma se ne sta lì alla finestra, imbellettata e in attesa, come una bagascia nei carrugi. I mercati, anche i mercati non sono diventati colombe della pace, stanno lì sui rami alti, vecchi avvoltoi, pronti alla bisogna.

23 NOV 2011

Spread per talk-show

Per quanto depressiva sia la manovra da Arsène Lupin che ci hanno fatto sotto gli occhi, sospensione con destrezza di democrazia; per quanto irritante sia avere più banchieri che flanelle al governo, e tacchi più bassi della bassa crescita che i tecnici ci apparecchiano. Per quanto essere diventati l’unica democrazia occidentale senza più classe politica provochi un senso di apnea. Di una cosa però, fin d’ora, siamo grati al consiglio di Facoltà dei civil servant e al suo magnifico rettore. Il primo ricasco liberatorio del loro illiberale insediamento è l’eutanasia dei talk-show.

20 NOV 2011

La Cei di Bagnasco si piega al ceto politico centrista e tecnocratico

La Conferenza episcopale si è imbarcata con il professore. Nessuno, in casa cattolica, ha finora provato seriamente a stimare il costo dell’operazione Monti, al rischio di farne la stampella nell’illusione di guidarla. Lo sforzo volontaristico di “far rientrare i cattolici in politica”, del nuovo impegno, rischia paradossalmente di infilare i cattolici nell’antipolitica. 

16 NOV 2011

Lo spread tra la rilevanza dei cattolici in politica e la loro corsa al centro

Ci fu il tempo della Dc, poi ci fu il tempo di una differente ma efficace strategia di rilevanza dei cattolici, quella ruiniana dello schierarsi sia di qua sia di là nel bipolarismo avendo come obiettivo principale la difesa dei fondamentali etici. Il sospetto che questo schema si stesse usurando, in parallelo all’usura del berlusconismo, è andato crescendo nel tempo fino a dare l’idea, in occasione del convegno di Todi, di essere pronto a tracimare in una “nuova stagione” politica: all’insegna, se non di un partito unico da tutti sempre escluso, di un nuovo spirito centrista.

10 NOV 2011
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