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Giovanni XXIII

Questo Papa non gli piace. Lo fanno santo, domani, ma meno che meno gli piace. Tanto poco gli piacciono, questo Papa e la sua canonizzazione, che in mezzo ai cori di giubilo universale di questi giorni s’è invece preso la briga di spiegare – in punta di dottrina e di teologia e rispettoso, ci tiene a dirlo, dell’istituzione e delle sue decisioni – perché in certi casi “eccezionali” anche la gloria degli altari può essere messa in discussione. Il professor Roberto de Mattei è uno storico e un cattolico tradizionalista, che si ispira alla “scuola romana” teologica di Brunero Gherardini e di Cornelio Fabro.

27 APR 2014

Zeru tituli

The Unhappy one

Quante volte dobbiamo perdonare, sette? “Io vi dico: settanta volte sette”. E così nel weekend di Pasqua, lui bravo cattolico lusitano in terra di perfida apostasia, il Profeta José Mourinho ha deciso di perdonare, sinite parvulos, dopo le settanta volte e le sette. E insomma erano proprio 77. Settantasette che Mou col suo Chelsea non perdeva in casa, perché non perdere in casa è adamantina dogmatica calcistica di Mou. E noi fedeli rimasti qui, attardati in partibus infidelium, ancora ce le ricordiamo, quelle parole di profezia, più tremende di Isaia.

22 APR 2014

Frusta, regole e rigore

Un Brunetta da battaglia contro i pasticci del Def e quelli con l’Europa

“E che titolo vuoi fare? L’unico è: basta con la televendita”. Esausto dopo aver mulinato fendenti per tutto il giorno contro le manovre economiche di Matteo Renzi e di Pier Carlo Padoan (“il decreto monstre che stanno presentando è addirittura incostituzionale, tanto è enorme e disomogeneo”), dopo aver tempestato le agenzie di comunicati allarmati sul Def e i numeri della maggioranza (“è come diceva Gandhi: prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci. Io sono già alla fase tre”) il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, ricapitola temi e motivi di una opposizione così fiera. E così lontana, a uno sguardo d’insieme, dal clima collaborativo sulle riforme di recente ribadito da Silvio Berlusconi e Renzi.

18 APR 2014

Il commento

Scambisti per mafiosi

Dunque già dalle prossime elezioni europee del 25 maggio non servirà più necessariamente la dazione di denaro per configurare il voto di scambio politico-mafioso. Con l’approvazione in Senato in quarta lettura (quarta lettura? Speriamo che lo chiudano davvero) del ddl che modifica il 416ter contro il voto di scambio politico mafioso (191 sì, 32 no e 18 astenuti) basterà molto, ma molto meno. Vediamo. Ad esempio, cosa? Una maschia stretta di mano mafiosa, tipo gentlemen agree per affari futuri? Un furtivo beso alla Andreotti-Riina? Una strizzata d’occhio non intercettabile ma più esplicita di un cambiamonete, come al tavolo di poker? Un vassoio di cannoli? In realtà niente basterà a provare il reato, ma tutto potrà servire a configurarlo.

16 APR 2014

Di qua, di là del Piave. L’irredentista mòna e l’italico sbirro pavloviano

Come quelli che non fecero la gita a Chiasso, brianzolo di pianura mai ho varcato il Mincio, né come Renzo l’Adda verso la Serenissima. Dal prudente confine li guardo, i barbari Veneti, gemelli diversi, con quel loro po’ di selvatico e picaresco nella zucca e nelle scarpe. Diffido. Diffidava pure il Bossi, del Leòn. Che davvero ancora volessero, matti vent’anni dopo, dare l’assalto all’Italia Repubblicana col panzer di cartone, ruspa o tratùr appena modificato, e gli schioppi tirati fora dal fosso?

02 APR 2014

Speciale online flash 16:49

Milan in vendita? The Cav. will fly again

Che poi non è che uno compra Adel Taarabt e Adil Rami (Allahu Akbar) così, perché uno dribbla forte e l’altro mena meglio. Che prima o poi la proprietà del Diavolo potesse migrare verso sud, su comodi voli Emirates verso Dubai, si sa da anni. Da quando lo sceicco Mohamed Bin Rashid Al Maktoum, vice-presidente e primo ministro degli Emirati Arabi Uniti, entrò a fare lo sponsor del Milan, dopo essersi già preso lo stadio e l’anima dell’Arsenal. Mai venderemo, giurava il Cav. “Mio padre ci ha trasmesso un’idea, la famiglia Berlusconi non lo venderà mai”, ripetè Barbarella, anche di fronte agli avant’e indrèe degli emissari.

06 MAR 2014

Il prete di cielle che ama Francesco e tenta di spiegarcelo

"Ho letto ai miei detenuti le parole che il Papa aveva loro inviato attraverso i cappellani delle carceri: ‘Nessuna cella è così isolata da escludere il Signore, nessuna; Lui è lì, piange con loro, lavora con loro, spera con loro; il suo amore paterno e materno arriva dappertutto’… Ho visto prima i loro occhi segnarsi di lacrime e alla fine sono stato coinvolto nel loro applauso caloroso e grato. Quegli uomini in quel momento hanno ritrovato il senso vero della loro dignità, quella che nessuna colpa potrà mai cancellare.

26 FEB 2014

Spinelli & Galli, tà-tà e amici benpensanti, ora squittite: non voglio in macchina questo popò di pensatori

Dal 2012, con la vittoria di Beppe Grillo in Sicilia, fino alla scorsa primavera, l’opinione pubblica di sinistra ha coccolato i Cinque stelle”, ha scritto ieri Gianni Riotta in un articolo su Grillo, assai critico e condivisibile, ma sbagliato e falsificante. Tempo fa, Riotta ebbe a difendere da accuse travagliesche la “copertura giornalistica che il Tg1 Rai, allora da me diretto, offrì agli ascoltatori in occasione del V Day di Beppe Grillo. Il Tg1 presentò la manifestazione cosiddetta V Day in un servizio nell’edizione principale in prime time delle ore 20. Io stesso dedicai poi alla vicenda un mio editoriale”. Ferrara Grillo è un fuorilegge della democrazia, va punito

04 FEB 2014

Autodafè in Brianza

Il mio cognome mi tradisce, come a quell’altro lo tradì la parlata (“anche tu sei con loro, la tua parlata ti tradisce”) e prima che il gallo cantasse aveva già bell’e venduto la baracca, così prima che un altro pirla canti tre volte contro la Brianza intesa come categoria della Mancanza di Spirito (“paesaggio gelido, ostile e minaccioso”) subito tradisco pure io, e rinnego sei volte (meglio il tre per due, come nei raggelanti discount della Valassina) davanti al Sinedrio dei raffinati, della sinistra a chilometro zero, degli schifiltosi del capannone. Mancuso Il delirio anti ricchi di Virzì

10 GEN 2014

Nella guerra infinita sull’aborto scompare il bambino abortito

“My abortion” titolava questa settimana, su una copertina candida come una coscienza, il New York Magazine. “A trentacinque anni dalla legge gli aborti sono più che dimezzati”, titolava ieri la Stampa di Torino un lungo articolo di Mariella Gramaglia, femminista storica, ex direttrice di Noidonne, ex parlamentare. E’ un fatto che periodicamente, neppure tanto sporadicamente, l’aborto torna a porre la sua domanda, il suo scandalo morale occidentale; pure in una fase storica in cui persino un Papa ha detto che “non è necessario parlarne in continuazione”.

14 NOV 2013
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