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Guardando in tv la strega più convincente della portineria

Poi magari è tutto vero o tutto falso, ma a guardare Rosi Mauro in tv, intanto, non pare tutto così facile, con la strega di qua e il puro di là, ti caccio strega e ne esco pulito. Capita infatti che uno spettatore non leghista, non bossiano, non maroniano, non agguerrito contro i presunti ladroni, ma non per forza innocentista, si butti sul divano, a tarda sera, con sonno che incalza, libro in mano e orecchio a “Porta a Porta”.

11 APR 2012

Ritratto di un niet

Che cosa c’è dietro il no di Camusso a Fornero

Non c’è un vero ultimo samurai, in questa storia di lavoro, tutela, contratti, ammortizzatori e articolo 18, anche se la sera in cui la riforma Monti-Fornero è stata illustrata Susanna Camusso, segretario generale Cgil, aveva l’aria del soldato irriducibile barricato dietro al proprio stesso volto – la voce quasi non le usciva, mentre ripeteva “così si toglie la funzione deterrente dell’articolo 18”, e gli occhi azzurri di ghiaccio neppure si sollevavano.

25 MAR 2012

La divina involontaria

Fenomenologia di Fornero, ministro senza “la” e senza ma

Assolutamente non negoziabile: una frase che per Elsa Fornero, ministro del Welfare nel governo Monti, dev’essere come il braccio del dottor Stranamore, il riflesso indomabile da domare. Sembra sempre lì lì per uscirle di bocca, si capisce che vorrebbe dirla a ogni riforma, e in qualche modo la dice, anche se il giorno dopo le tocca metterci una toppa (le risorse “ci sono”) o un’allusione al dialogo (“testo non blindato, l’accordo si può chiudere”). Leggi Così è nata la strategia sindacale per scongelare il mercato del lavoro

15 MAR 2012

Operai vil razza dannata

Il mare di felpe rosse Fiom si muove a chiazze. Scende dall’Esquilino tra vuvuzelas, elmetti di plastica, anziani barbuti, giovani col fazzoletto al collo, tamburi rotanti, catene umane – tutti uomini, pare, poi si vedono le donne, a due a due, sparse – e lascia spazio, in mezzo alla folla, al polipo di gomma (allegoria della finanza globale e dei suoi “pupazzetti”, dice un manifestante in piazza San Giovanni, indicando le figurine penzolanti di Mario Monti e Mario Draghi). Srotola bandiere-scudo pro articolo 18, il mare di felpe rosse cassintegrate e non, e indossa magliette da posto non più fisso.

09 MAR 2012

L’offensiva dei sindaci per l’eredità dell’anti montismo

Uno, da Napoli, che indossa la felpa Fiom, solidale con la Fiom in piazza. L’altro, da Bari, che non perde occasione per parlare di “listoni” civici di ambizione nazionale, dando nel contempo di “Badoglio” a Mario Monti. Infine i due tasselli mancanti, dal nord: dopo le manovre dei sindaci movimentisti Luigi De Magistris e Michele Emiliano per intestarsi l’eredità del malcontento anti Monti e anti Pd, “scassando” in Italia come nelle città, cominciano a intravedersi pure i passi, seppure molto più felpati, di Giuliano Pisapia e di Marco Doria, sindaco di Milano e candidato sindaco di Genova.

09 MAR 2012

Attenti al lupo

Urlo di dolore dei “dissociati” orfani del nemico che non c’è

C’era, il nemico. Era lì. Spiattellato in ogni salotto, in ogni intercettazione. Di lui si parlava in ogni dove, fino agli estremi confini e oltre. Tre mesi fa, solo tre mesi fa, Silvio Berlusconi – già respirando – motivava ogni piazza, ogni indignato, ogni Palasharp (incredibile tensione drammatica, Roberto Saviano in eterno collegamento, costituzionalisti e comici sul piede di guerra). E però adesso come si fa, chiusi nella Fortezza Bastiani a scrutare il deserto senza tartari.

07 MAR 2012

Parmigiano russo

Da qualche parte tra la via Emilia e l’antica via Porretana, un giorno, un tizio ha deciso di darsi due settimane di tempo per capire che cosa fare della sua vita (aveva trentatré anni, una laurea tardiva in Letteratura russa, un passato di ragioniere parmense in terre arabe – Algeria, Iraq – e un presente di semidepressione incipiente).

26 FEB 2012

Don Gallo nel pollaio

Marinaio. No, viandante. Anzi: cantante. Attore. E ristoratore e opinionista e kingmaker e povero cristo tra i poveri cristi. Don Gallo, secondo don Gallo, è soltanto uno che a vent’anni ha preso “il biglietto da visita di Gesù”, ha visto che c’era scritto “sono venuto per servire e non per essere servito” e da quel momento è stato sul marciapiede, tra relitti e derelitti. Questo dice don Gallo, ottantatreenne prete di strada a Genova, a chiunque lo intervisti in  televisione.

19 FEB 2012

Assalto al bamboccione. Così i tecnici hanno ucciso in un colpo il politicamente corretto su giovanilismo & lavoro

Una volta può essere una battuta. Due volte pure. Tre è troppo, e non è casuale. E infatti è un assalto voluto e totale al bamboccione, e ai suoi terrorizzati genitori, quello sferrato dal governo Monti. Un assalto rimpallato, ché i ministri si muovono  uno a uno, ma in una stessa direzione. Ha cominciato il premier tecnico, qualche giorno fa: “Il posto fisso? Che monotonia”.

11 FEB 2012

Sotto l’urto dell’anti casta barcolla il Pd che si voleva all’americana

Il caso Lusi interroga i partiti sulla contiguità tra soldi e politica. Ci sarebbe (anche) da chiedersi se sia opportuno o meno cambiare la forma-partito stessa o lo stesso meccanismo di fund raising, e se sia necessario o meno regolamentare le lobby o avviare una metamorfosi nel senso del “partito-cartello elettorale”. Ma non sono queste le riflessioni prevalenti, nel day after dello scandalo per la casetta in Canadà dell’ex tesoriere della Margherita. E pensare che, qualche anno fa, di questo si parlava, nell’allora nascente Partito democratico.

03 FEB 2012
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