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Il catalogo è questo

Faccia da Grillo

Il Viminale fai-da-te di Beppe Grillo è apparso nottetempo, in un collegamento via Skype da casa sua, al termine delle “parlamentarie”, le primarie-non primarie on line: la penombra tutto intorno, un muro lontano, una luce fioca (o una candela) sullo sfondo, le ombre tremule come nella pancia della balena di Pinocchio. E lui, l’ex comico, con gli occhiali, forse le pantofole e quella frase solenne: “Stiamo scrutinando”. Chi, oltre a lui, non si sa. Ma s’immagina.

09 DIC 2012

Trattativa a Cinque stelle

Grillini di Sicilia alle prese con il dilemma della poltrona

Fare una camminata “in nome del popolo sovrano”; farsi vedere per le vie di Palermo come nel “Quarto stato” di Pellizza da Volpedo, tutti in marcia con dietro i cittadini verso il Palazzo della regione, di mattina, dai Quattro Canti al Corso, con lo striscione, tra gente indaffarata e signore con la spesa: i grillini di Sicilia avevano deciso di presentarsi così, ieri, alla prima seduta dell’Assemblea regionale siciliana, per ricordare al mondo che “per portare avanti il programma del M5s ci sarà bisogno dell’impegno di tutti i siciliani che dovranno seguire e monitorare l’attività dei quindici deputati.

06 DIC 2012

Il Grillo caduto dal piedistallo

La parodia delle “parlamentarie” di Beppe Grillo, selezione non apertissima di cittadini candidati on line, già gira per il Web: “Ciao sono tal dei tali, peso tot, le mie misure non le ricordo, la casta fa schifo, i partiti pure, al liceo una volta forse ho alzato uno striscione, il mio numero al televoto è 01”. Non è (ancora) la cacciata dall’Olimpo, ma ha l’aria della caduta dal piedistallo – mediatico, prima di tutto, ma anche della rete, della trasparenza, dell’anticasta e del sondaggio: Beppe Grillo non abita più nel cielo dei non toccati dal fango del mondo, quelli che dicono agli altri “voi fate schifo” senza mai essere disarcionati. Leggi Il Pd del dopo primarie prosciuga il centro a LCdM e Casini

05 DIC 2012

Le non-primarie carbonare di Grillo e la commedia umana dei candidati

Il non-partito, il non-statuto e le non-primarie: Beppe Grillo gioca di negazione per affermare che la sua isola-che-non-c’è è il migliore dei mondi possibili, e però i fastidi della democrazia dal basso (quella che ha tanto propagandato) gli rovinano la festa. Ha lanciato le “parlamentarie” dopo aver denigrato le “nullarie” altrui, Grillo, ma ieri, giorno di avvio delle selezioni smaterializzate l’ex comico è stato sommerso di messaggi di attivisti indignati che, sul suo blog, lamentavano “stranezze” attorno al voto di candidature on line.

04 DIC 2012

La PlayStation di Grillo e il patto preventivo per dargli potere e quattrini

A questo punto non si può fare a meno di immaginarsi Beppe Grillo in pantofole, al telefono con Gianroberto Casaleggio, intento a giocare il nuovo “quadro” della partita con la sua personale PlayStation a Cinque stelle: è in campagna elettorale nazionale, ha frotte di attivisti che l’hanno preso alla lettera sulla democrazia diretta e totale e ora la pretendono, e allora lui clicca qui e clicca lì, prende questo e cancella quello, dimentica (apposta?) il nome della scomunicata Federica Salsi nell’elenco degli eletti e spara sulle primarie del centrosinistra.

29 NOV 2012

Vendola, il cattivo perdente

Va bene che si era abituato a vincere le primarie contro i dalemiani in Puglia, va bene che di sé diceva “ho sempre perso nei sondaggi ma non nelle urne”, ma quando uno ha perso – e Nichi Vendola, a questo giro, ha perso – farebbe bene a dirlo, tantopiù che persino in Puglia non è arrivato primo (37,3 per cento contro il 39,3 di Pier Luigi Bersani). Invece no. Invece Vendola, tra domenica e lunedì, a ballottaggio Bersani-Renzi ormai sicuro, ha dato prima di tutto agli altri la colpa della sua sconfitta. Leggi Primarie, chi vince e chi perde di Claudio Cerasa - Leggi La rivalità tra fratelli e il senso del centrosinistra per “Festen”, dove ci si odia con tanto affetto di Annalena Benini

27 NOV 2012

“Graticolando”, la selezione-reality di Grillo che ora dice “not in my name”

Si chiama “Graticolando” il reality (vero) di Beppe Grillo. Si svolge a Cernusco sul Naviglio, Milano, Auditorium Maggioni, nell’arco di sei serate interminabili (la seconda stasera alle 21). Trattasi di chiamare uno alla volta su un palco i candidati del Movimento cinque stelle, anzi i candidabili tra cui verranno scelti, con voto sul Web, i veri aspiranti eletti, e di esaminarli come fosse il “Grande Fratello” (manca solo la cabina con tenda nel centro commerciale): cinque minuti a testa, in batteria, senza che nessuno possa sentire l’altro (“sennò si influenzano”, dice il consigliere comunale milanese Mattia Calise), tutti convocati in ordine alfabetico.

23 NOV 2012

Filosofi, ambientalisti, eurofobici e generali. Chi sono gli intellò di Grillo

Non hanno il fisico da Rive Gauche, non si vedono tutte le sere al solito caffè. Sono i pensatori di riferimento di Beppe Grillo – professori, consulenti, generali in pensione. Le loro idee vengono issate (attraverso i siti gestiti da Gianroberto Casaleggio) a bandiera del grillismo, e poi ripetute infinite volte nei forum, spezzettate, riferite a metà come nel telefono senza fili.

21 NOV 2012

Le signore in rosso

Non compaiono, non parlano, spuntano dalle quinte a intermittenza, non restano mai a lungo in piena luce. La signora Renzi (Agnese Landini) e la signora Bersani (Daniela Ferrari), non hanno nulla della first lady da prima linea alla Michelle Obama, anche se Matteo Renzi sogna per sua moglie “un ruolo pubblico”, ha detto un giorno, e anche se Pier Luigi Bersani di tanto in tanto ricorda agli amici che è sua moglie la vera “militante”. Ma, come sempre capita a chi dice di voler restare nell’ombra, le due signore sono in pianta stabile nel mirino di fotografi e pettegoli, che vadano a fare jogging o in profumeria.

19 NOV 2012

Storie di setta

Il guru sequestra la libertà di applaudire i dissidenti

Gli eretici a Cinque stelle Federica Salsi e Giovanni Favia sono stati applauditi, votati e confermati a Bologna e a Ferrara. Ma guai a dire che è stato un “successo”. Ieri infatti Beppe Grillo si affacciava di buon mattino dal suo blog con un post di pura realtà rovesciata: “I giornalisti insistono con la fiducia a questo o a quell’altro esponente del M5s data con l’applausometro o con il voto per alzata di mano di poche decine di persone la cui l’iscrizione al M5s non viene certificata formalmente.

16 NOV 2012
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