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Narrare stanca

Vendola, da carta vincente a intralcio per Bersani

A Nichi Vendola deve sembrare un mondo sottosopra, questo in cui si trova a navigare, privato persino della possibilità di dare libero sfogo alle sue “narrazioni” – ieri ha potuto dire, su Twitter, “ci facciamo carico della povertà”, “si trovi un accordo programmatico per uscire dal pantano”, ma è tutt’altra cosa da quando lo stesso Vendola, post comunista pragmatico e governativo in Puglia, anche in dialogo con il capitale, poteva parlare di “vischiosità dell’ideologia liberista” senza sentirsi subito interrompere da qualcuno che dice: tanto ti ritroverai con le mani legate, e con Mario Monti come coinquilino. Leggi Depressi in Lombardia e spaccati in Veneto, la caduta libera dei leghisti di Cristina Giudici - Leggi Quella indisposizione del popolo di sinistra davanti alla Piazza espropriata da Grillo di Stefano Di Michele

20 FEB 2013

Grillo in marcia

La marcetta su Roma di Grillo

Ora che anche Silvio Berlusconi usa, per descrivere Beppe Grillo, la definizione così a lungo usata contro di lui (“pericolo per la democrazia”), Beppe Grillo prepara a grandi balzi (ieri a Torino, oggi a Milano) la sua marcia su Roma, con presa di piazza San Giovanni venerdì 22: la prova muscolare che prelude all’inveramento della promessa-minaccia: “Ci vediamo in Parlamento, sarà un piacere”.

19 FEB 2013

Il castigamatti

Su ciò di cui non si può parlare, si deve tacere”: l’aforisma di Wittgenstein campeggia in alto a destra sulla prima pagina del sito di Michele Boldrin, economista, liberista, professore alla Washington University in St. Louis, padre, con altri colleghi, del blog collettivo NoisefromAmerika, americano d’adozione, italiano di ritorno e a tempo, antitremontiano sfegatato (è coautore del libro “Giulio Tremonti, istruzioni per il disuso”), antigrillino nei contenuti, grillesco nei modi, spagnolo per lavoro a Madrid (all’Università Carlos III e poi alla fondazione Fedea) e spagnolo per diletto a Palma di Maiorca, dove possiede una casa meravigliosa che cozza contro l’animo montanaro del padovano Boldrin, uno che per gli amici “è prima di tutto uno scalatore provetto e uno sciatore imperfetto”.

18 FEB 2013

L’apocalisse di Grillo, tra cameramen cacciati e catarsi evocata

Piovono meteoriti in Russia, ma non è l’apocalisse disegnata inverosimilmente da Gianroberto Casaleggio, il guru di Beppe Grillo che sogna il “nuovo ordine mondiale”, ottenibile diventando tutti avatar di se stessi sul Web, dopo guerre e sciagure varie. Ma è una pre-apocalisse, quella evocata dal Beppe Grillo che scende dal palco in Val di Susa, per poi mettersi in marcia verso Ivrea, non certo affabile come in alcune interviste a bordo camper (con La 7 per la serata “Bersaglio mobile”, con Alessandro Sortino per “Piazzapulita” – in attesa di andare domani a Sky).

16 FEB 2013

Per chi vota Sanremo

La campagna elettorale in pieno inverno, l’ex premier che si ripresenta sugli schermi, i sondaggi in bilico e poi la bomba che cambia tutto: Sanremo non è più Sanremo, ora che il Cav. ha detto la frase che lo trasformerà in convitato di pietra di un festival che doveva mettere la politica nel congelatore a due settimane dal voto (tra il 12 e il 16 febbraio).

09 FEB 2013

Il mistero buffo di Casaleggio nella videoinchiesta sui suoi comandamenti

La videoinchiesta su Gianroberto Casaleggio, guru cibernetico di Beppe Grillo, sta girando da due giorni per il Web, ha scalato le classifiche dei social network ed è stata proposta in tv ma ancora non è apparsa sui piccoli schermi. Si chiama “Le verità choc su Casaleggio, tutto quello che Grillo non dice”, e il suo autore, Antonio Amorosi, blogger e giornalista per Affaritaliani.it, ha esaminato da vicino le carte, cioè i bilanci della ex società di Casaleggio, la Webegg, anche fotografati nel video per evidenziare i “buchi di un milione e 932 mila euro nel 2001 e di quindici milioni 938mila euro nel 2002, su un fatturato di ventisei milioni di euro”.

08 FEB 2013

Sorpresa: è Casaleggio junior la nuova eminenza grigia di Grillo

Hanno sentito il suo nome all’altro capo del telefono. Hanno capito che è lui quello che fa da ponte con il Beppe Grillo stufo di opporre il gran rifiuto alla tv. “Occhio, il figlio di Casaleggio sta diventando importante”, dicono un po’ scherzando e un po’ no quelli che frequentano i corridoi delle televisioni pubbliche e private in questi giorni di trattative per un dibattito tra candidati premier che per ora è saltato (in Rai, ma poi chissà). Non sanno bene che cosa faccia e da dove venga, “il figlio di Casaleggio”, ma individuano in lui l’uomo del mistero che sempre più fa le veci, e l’interfaccia, del defilato genitore Gianroberto.

30 GEN 2013

Grillo contro Ingroia, e Casaleggio-Axelrod a sognare Piazza del Popolo

L’ha chiamato “bidone aspiratutto” ma non bastava: Beppe Grillo sta andando sempre più massicciamente all’attacco di Antonio Ingroia, suo fratello-coltello nella corsa all’accaparramento del voto arrabbiato o incerto, e lo sta facendo, all’occorrenza, anche per interposta persona. Da qualche giorno, infatti, sul blog dell’ex comico compaiono lunghi post anti-Ingroia firmati da altri (dal blogger Piero Ricca, e ieri dal sostenitore Cristiano Marinelli) in cui la “Rivoluzione civile” dell’ex procuratore di Palermo viene messa sotto processo per il “leaderismo” (da che pulpito – ma Grillo, unico leader dell’M5s, ci tiene a non essere definito tale) nonché per la non risolta “ambiguità magistratura-politica”.

29 GEN 2013

Eclisse DiCaprio

Voglio parlare del nulla e comportarmi come un idiota, girare con gli amici, eclissarmi, annoiarmi, migliorare un po’ il mondo e fare il bene del pianeta, ha detto Leonardo DiCaprio senza citare il solito Al Gore, suo compagno di militanza verde, ma senza neppure alludere ai precetti di vita ecologica che fanno assomigliare alcune sue interviste ai proclami di un grillino candidato alle parlamentarie: chilometro zero, spreco d’acqua zero, frugalità a mille, petrolio vade retro, riciclo e macchine elettriche – e non importa a nessuno che sia vero o vero soltanto a metà, ché è l’intenzione quella che conta.

28 GEN 2013

Come e perché Ingroia si è ritrovato travolto da un insolito partito taxi

La vita da candidato premier è dura e l’ex procuratore Antonio Ingroia non si sta divertendo come quando beveva vino rosso in video per salutare gli amici italiani e scriveva diari dal Guatemala sul Fatto quotidiano. Fa la faccia torva, ora, Ingroia, al massimo dice “basta barzellette” se gli chiedono conto dei suoi rapporti futuri con il Pd e urla “provocatore, provocatrice!” a chi gli fa domande in televisione (è capitato ad Alessandro Sallusti ma pure a Conchita Sannino di Repubblica – da Lucia Annunziata, a “Leader”, su Rai 3).

22 GEN 2013
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