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La lista pazza di Marco

Sorrideva come un folletto, Marco Pannella, domenica scorsa, quando, dopo una settimana di sciopero totale della fame e della sete, si è affacciato in video a Radio radicale, durante la conversazione settimanale con Massimo Bordin, per spiegare con un sigaro in mano e la forza scavata da combattente ultraottantenne, le ragioni e l’obiettivo della sua lotta di civiltà attorno al tema “amnistia, diritto, libertà”.

18 DIC 2012

Nel camerino di Grillo, Mangiafuoco shakespeariano

Il Beppe Grillo-Mangiafuoco è apparso in video con i capelli in gran scompiglio, le guance rosse, gli occhi spiritati, il sopracciglio sollevato a metà: minaccia che si materializza sul palco, voce grossa davanti alle marionette in attesa di essere buttate nella brace per capriccio. Sempre teatro è, anche un po’ surreale, con quel Crono burattinaio che annuncia di voler divorare i figli e con quei figli che si chiedono “chi sarà il prossimo?”, sperando come Pinocchio di sfuggirgli.

14 DIC 2012

Nordcorea a Cinque stelle

Grillo passa alle maniere spicce: epurati gli impuri

Non era soltanto un lancio di missili da mostrare in tv ai sudditi tenuti nella bolla di censura e povertà; non era la cosiddetta prova muscolare: Grillo-Il-Sung è passato ai fatti. Aveva detto “fuori dalle palle” e li ha cacciati davvero con la fatwa, i deviazionisti a Cinque stelle Giovanni Favia e Federica Salsi, da poco ufficialmente “ex” grillini cui è negato l’uso del simbolo. Non si può fare a meno di vedere qualcosa di grottesco, nel pugno sbattuto sul tavolo dal Beppe Grillo dispotico.

12 DIC 2012

Grillo è un compagno che sbaglia o un quattrinaro nemico di classe?

Beppe Grillo contro le banche, i banchieri, i plutocrati e i tecnocrati, come la sinistra antagonista e come molti dei selezionati grillini alle “parlamentarie” e alle “graticole” regionali (vedi Davide Barillari, candidato presidente alla regione Lazio con trascorsi nella Fiom-Cgil e in Rifondazione comunista). Oppure Beppe Grillo “miliardario antipolitico” e populista che va “contro ogni principio di coesione nazionale, responsabilità collettiva, solidarietà sociale”, come scrive Francesco Cundari sull’Unità, paragonandolo all’“impresario della tv”.

11 DIC 2012

Il catalogo è questo

Faccia da Grillo

Il Viminale fai-da-te di Beppe Grillo è apparso nottetempo, in un collegamento via Skype da casa sua, al termine delle “parlamentarie”, le primarie-non primarie on line: la penombra tutto intorno, un muro lontano, una luce fioca (o una candela) sullo sfondo, le ombre tremule come nella pancia della balena di Pinocchio. E lui, l’ex comico, con gli occhiali, forse le pantofole e quella frase solenne: “Stiamo scrutinando”. Chi, oltre a lui, non si sa. Ma s’immagina.

09 DIC 2012

Trattativa a Cinque stelle

Grillini di Sicilia alle prese con il dilemma della poltrona

Fare una camminata “in nome del popolo sovrano”; farsi vedere per le vie di Palermo come nel “Quarto stato” di Pellizza da Volpedo, tutti in marcia con dietro i cittadini verso il Palazzo della regione, di mattina, dai Quattro Canti al Corso, con lo striscione, tra gente indaffarata e signore con la spesa: i grillini di Sicilia avevano deciso di presentarsi così, ieri, alla prima seduta dell’Assemblea regionale siciliana, per ricordare al mondo che “per portare avanti il programma del M5s ci sarà bisogno dell’impegno di tutti i siciliani che dovranno seguire e monitorare l’attività dei quindici deputati.

06 DIC 2012

Il Grillo caduto dal piedistallo

La parodia delle “parlamentarie” di Beppe Grillo, selezione non apertissima di cittadini candidati on line, già gira per il Web: “Ciao sono tal dei tali, peso tot, le mie misure non le ricordo, la casta fa schifo, i partiti pure, al liceo una volta forse ho alzato uno striscione, il mio numero al televoto è 01”. Non è (ancora) la cacciata dall’Olimpo, ma ha l’aria della caduta dal piedistallo – mediatico, prima di tutto, ma anche della rete, della trasparenza, dell’anticasta e del sondaggio: Beppe Grillo non abita più nel cielo dei non toccati dal fango del mondo, quelli che dicono agli altri “voi fate schifo” senza mai essere disarcionati. Leggi Il Pd del dopo primarie prosciuga il centro a LCdM e Casini

05 DIC 2012

Le non-primarie carbonare di Grillo e la commedia umana dei candidati

Il non-partito, il non-statuto e le non-primarie: Beppe Grillo gioca di negazione per affermare che la sua isola-che-non-c’è è il migliore dei mondi possibili, e però i fastidi della democrazia dal basso (quella che ha tanto propagandato) gli rovinano la festa. Ha lanciato le “parlamentarie” dopo aver denigrato le “nullarie” altrui, Grillo, ma ieri, giorno di avvio delle selezioni smaterializzate l’ex comico è stato sommerso di messaggi di attivisti indignati che, sul suo blog, lamentavano “stranezze” attorno al voto di candidature on line.

04 DIC 2012

La PlayStation di Grillo e il patto preventivo per dargli potere e quattrini

A questo punto non si può fare a meno di immaginarsi Beppe Grillo in pantofole, al telefono con Gianroberto Casaleggio, intento a giocare il nuovo “quadro” della partita con la sua personale PlayStation a Cinque stelle: è in campagna elettorale nazionale, ha frotte di attivisti che l’hanno preso alla lettera sulla democrazia diretta e totale e ora la pretendono, e allora lui clicca qui e clicca lì, prende questo e cancella quello, dimentica (apposta?) il nome della scomunicata Federica Salsi nell’elenco degli eletti e spara sulle primarie del centrosinistra.

29 NOV 2012

Vendola, il cattivo perdente

Va bene che si era abituato a vincere le primarie contro i dalemiani in Puglia, va bene che di sé diceva “ho sempre perso nei sondaggi ma non nelle urne”, ma quando uno ha perso – e Nichi Vendola, a questo giro, ha perso – farebbe bene a dirlo, tantopiù che persino in Puglia non è arrivato primo (37,3 per cento contro il 39,3 di Pier Luigi Bersani). Invece no. Invece Vendola, tra domenica e lunedì, a ballottaggio Bersani-Renzi ormai sicuro, ha dato prima di tutto agli altri la colpa della sua sconfitta. Leggi Primarie, chi vince e chi perde di Claudio Cerasa - Leggi La rivalità tra fratelli e il senso del centrosinistra per “Festen”, dove ci si odia con tanto affetto di Annalena Benini

27 NOV 2012
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