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L’Orlando pensoso

Parlano tutti di giustizia, nel giorno del Giudizio per il non-più-Cav. disarcionato che non può più essere chiamato Cav., ma che dal preludio ai probabili servizi sociali suscita le più alte e più basse disquisizioni sulla famosa e sempre attesa “riforma” (della giustizia, appunto). Parlano tutti di giustizia senza davvero parlarne, dunque, e tutti s’affannano ad appiccicare al singolo caso il discorso generale – e l’azione penale e il pm e il non pm – mentre il convitato di pietra di ogni dibattito sul tema, il neo Guardasigilli Andrea Orlando, pensa tutto il contrario: che si debba partire non da grandi roboanti riforme, come ha spiegato giorni fa a Liana Milella su Repubblica (una Milella che, sul suo blog, a nomina di Orlando fresca-fresca, due mesi fa, pur scontenta di non vedere in quel ruolo “un valente costituzionalista”, gli aveva concesso il beneficio del dubbio: vediamo che cosa fa, scriveva, “ma quanto peserà” la “pietra di Ncd e di Alfano e dei centristi” sul suo collo?, si chiedeva).

12 APR 2014

Speciale online flash 17:55

La banda Micromega alla crociata anti-Renzi

Sono sempre loro, con qualche variante: i prof. riuniti in appello di Libertà e Giustizia contro la “svolta autoritaria” di Matteo Renzi che da oggi, pure su MicroMega, s’allarmano al grido di “La Grande Restaurazione di Matteo Renzi” (non è una battuta), visto come discepolo di Ronald Reagan e Margareth Thatcher e come demiurgo di un “disegno scellerato” da realizzare con “metodi duceschi”. Ci sono, naturalmente, Gustavo Zagrebelsky e Stefano Rodotà. Leggi anche Cerasa Come tosare i parrucconi

02 APR 2014

Storia di Nomfup, Alastair Campbell della Rottamazione

L’uomo ha un nome in codice, Nomfup, ma ormai il nome in codice ha inglobato totalmente il nome vero, Filippo Sensi, capoufficio stampa del Pd e plenipotenziario comunicatore presso il premier Matteo Renzi (nonché inventore pirotecnico ma serafico di slide, come raccontano i testimoni che hanno assistito al preludio della conferenza stampa dell’esordio). “Se lo dice Nomfup è Cassazione”, dice Renzi, chiamandolo come tutti lo chiamano su Twitter, tanto s’è fatto nome d’arte il nome il codice. Nomfup, dunque, nome di Sensi e del blog di Sensi e acronimo che sta per “Not my fucking problem”, intercalare reso storico della serie tv inglese “The thick of it”, ambientata in un mondo grottesco di spin doctor politicamente scorretti e non sempre all’altezza della situazione – tranne uno, il cattivissimo e irresistibile Malcolm Tucker.

02 APR 2014

I soliti prof. “antiautoritari” finiti nelle braccia autoritarie di Gribbels

A firma donata non si guarda in bocca, e però ne capitano delle belle, ai professori riuniti in appello a oltranza (e da vent’anni) in nome di una Costituzione-feticcio di ogni anti riformismo. Capita che si arrivi a digerire, nelle lande di Libertà&Giustizia, in nome del “no” alla fantomatica “svolta autoritaria” e “plebiscitaria” dell’Italia “di Renzi e Berlusconi”, anche la non-democrazia del web (autoritaria anzichenò) di Grillo&Casaleggio –  con contorno vario ed esilarante di quelli che Pier Luigi Bersani, nel 2012, chiamava “fassissti del web”, ma che (più che altro) si manifestano online come forsennati cliccatori di intransigenza complottarda, ieri anche un po’ disorientati da se stessi nel voto criptato per le Europarlamentarie, primo turno.

01 APR 2014

Speciale online flash 12:07

Ecco come Grillo blinda le nuove parlamentarie

Si attendeva il “chi, come e quando” delle candidature europee, in casa Cinque Stelle. Si attendeva, tra i grillini, il “comunicato politico numero cinquantaquattro”, dal titolo del post che, sul blog di Beppe Grillo, regola l’accesso alle liste. Non sarà il massacro mediatico delle parlamentarie di fine 2012, con risate generali sui video dei candidati più strambi, promettevano gli attivisti e i già eletti del M5s, raccontando di un Grillo in cerca di “candidati all’altezza”. "Avrò io l’ultima parola", aveva detto qualche mese fa, forse temendo di ritrovarsi anche in Europa candidati in stile “microchip”, dal soprannome di Paolo Bernini, deputato a Cinque Stelle celebre per la sua confessione di fede puramente complottista dopo le politiche 2013: il ragazzo era convinto che negli Usa i microchip venissero già impiantati nel cervello dei cittadini. Leggi anche Merlo Perché le europee sono elezioni monstre che non servono a niente

26 MAR 2014

Difesa del governo

Storia del ministro che scorta Renzi nella caccia agli aerei americani

Renziana per convinzione razionale più che per “amor fou”, si è pian piano adeguata al modello “ministro della Difesa europeo”. In una ventina d’anni ha salito tutta la scala: consigliere comunale nella sua città, assessore, segretaria provinciale, parlamentare, presidente di commissione, sottosegretario, ministro

26 MAR 2014

Incredibili premi europei incensano il Valle occupato e pro Tsipras

“L’Altra Europa” (per Alexis Tsipras) si è autobattezzata al Teatro Valle occupato, poco più di un mese fa, alla presenza dello stesso compagno greco – e da allora si è misurata non solo e non tanto con il pane e le rose, per dirla con il vecchio film di Ken Loach. Di puro volo pindarico sul merkelismo da sconfiggere e il capitale eurofinanziario da stanare non si vive, e dunque è entrata in scena anche la terrigna politica extra-simposio: liti tra garanti, liti tra candidati, maratone televisive del giornalista Curzio Maltese e dello scrittore Aldo Nove tra “Piazzapulita” e “Ballarò”, e raccolta firme come se piovesse.

20 MAR 2014

Speciale online flash 13:45

Principesse premiano il Valle (con i complimenti della Tate Modern). Ma cosa hanno visto i giurati?

Il Teatro Valle occupato va a Bruxelles, il 18 marzo, a ritirare il premio internazionale della European Cultural Foundation assieme all’attivista croato Teodor Celakoski direttamente dalle mani di due principesse (dei Paesi Bassi: Margriet e Laurentien, presidentessa Ecf), con cinquantamila euro di dote concreta e con la benedizione del direttore della Tate Modern Chris Decorn, membro della giuria. Motivazione: il Valle occupato, per i giurati, è “esempio di collaborazione tra cultura e società nella battaglia per i beni comuni”. E a questo punto la domanda sorge spontanea: ma i giurati si sono resi conto che “l’esempio di collaborazione” nella “battaglia per i beni comuni” avviene, da quasi tre anni, in un teatro pubblico, cioè di tutti i cittadini romani, occupato?

12 MAR 2014

Grosso guaio compagno Tsipras, i garanti Flores e Camilleri sull'Aventino

Non si fa neanche in tempo a risorgere dalle ceneri del grillismo o dell’ingroismo, scegliendosi un compagno greco come testimonial (Alexis Tsipras), in barba a qualsiasi precedente teoria sull’avversione della sinistra per l’uno che dà luce al tutto – “leaderismo, leaderismo!”, si diceva ai tempi dei gran calderoni arcobaleno in cui perdersi (e perdere), ma ora fortunatamente, tra compagni, si è deciso di non elucubrare e di mettersi in lista per le europee sotto l’unico nome di Tsipras, appunto.

12 MAR 2014

La regina Maria Elena

Un anno fa, quando tutto era ancora sospeso nell’aria stupefatta del dopo-elezioni e la non-formabilità di un qualsiasi governo angustiava una larga fetta dei nuovi parlamentari, i deputati renziani di stretta osservanza si aggiravano per strada con l’aria del cinese che dalla riva del fiume vede passare anzitempo il cadavere del nemico (e con lo sguardo di chi dice: tanto non è colpa nostra. Non avete votato Matteo Renzi alle primarie? Ecco il risultato). Da nuovi arrivati senza il carico di una non-vittoria elettorale sulle spalle, esploravano il Parlamento, esploravano Roma.

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