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I nervi di un presidente

Il Messi del futuro (per poveracci)

Prima della partita di ieri sera mi sono intrufolato per lamentarmi con il mio presidente: non ci sto a perdere solo con le emiliane, voglio perdere anche con le altre, non è giusto fare un torto al Genoa che ha pedigree di tutto rispetto. E poi tra una stagione totalmente brutta e una brutta a metà non c’è differenza, sempre brutte sono, siamo salvi, in Europa non ci arriveremo mai, se ci lasciamo andare almeno ci faremo un sacco di amici. “Ma da me che vuole? Le cose non vanno sempre come vorremmo”.

08 APR 2014

Soldi, soldi, soldi

Un filo più sereni per vittorie contro più mortaccini di noi, parliamo di soldi. Non dei nostri, di quelli degli altri. Il presidente De Laurentiis, che quest’anno ha speso molto e bene, ha fatto propria la prima legge di Mario Sconcerti: chi ha più soldi vince ( cfr “Il calcio dei ricchi”). Il fatturato del Napoli, ha detto, è di molto inferiore a quello della Juventus, questo e non altro spiega i punti di differenza in classifica. Al che Conte si è sentito in dovere di replicare che in tre anni la Juventus ha speso un terzo del Napoli e che se dessero a lui 100 milioni vincerebbe la Champions.

01 APR 2014

Occhi a palla

Per fortuna che all’ultimo minuto ho messo a registrare Real-Barcellona. Così dopo aver visto per novanta minuti scapoli senza baldanza e ammogliati senza grida d’incitamento delle mogli, ventidue braghe tremebonde per la paura di perdere, difensori con dieci metri di campo libero davanti che non sapendo cosa fare della palla tardano a passarla, poi vanno in affanno e allora la passano indietro e sono sempre più affannati e più pericolosamente risucchiati dal vortice dell’insicurezza finché non la spediscono al portiere che calcia in modo adeguato al contesto.

25 MAR 2014

Speciale online flash 15:30

Perché la vittoria di Le Pen in Francia non cambia niente

Leggi Come sono andate le Amministrative in Francia

24 MAR 2014

Perché la vittoria di Le Pen in Francia non cambia niente

24 MAR 2014

Acqua di Parma

Una partita che comincia con Balotelli e Cassano che in mezzo al campo parlano fitto per cinque minuti coprendosi la bocca con la mano come due schizzati di strada, non poteva che finire come è finita. Siamo stati terrazzati da tale Ezequiel Matías Schelotto che quando stava all’Inter segnò un solo gol ovviamente a noi e domenica da parmigiano andava su e giù che sembrava Jordi Alba. E matati da Cassano, che ha svelato un suo piccolo cuore nero e azzurro. Ma non è stata una diabolica seppur tardiva vendetta del Morattone.

18 MAR 2014

Fine del piagnisteo

La crisi è finita

La crisi è finita. Poche settimane e qualcosa è davvero cambiato. La macchina si è rimessa in moto, gli effetti psichici del tentato suicidio del 2013 sono riassorbiti. Una maggioranza c’è ed è solida, in grado di riservare un ruolo e persino una certa lucentezza ai suoi leader al governo. L’opposizione repubblicana occupa il campo che le compete con dignità e coerenza, il suo leader continua a fare serenamente e lealmente da sponda, da interlocutore responsabile. L’altra opposizione, che ha portato otto milioni di persone dal nulla al vuoto, ora torna sui suoi passi, dal vuoto al nulla. Questo non esclude nuove imboscate, agguati, sacche di resistenza, in fondo abbiamo anche noi tante giungle dove si rifugiano quelli che non accettano la sconfitta. Leggi anche l' editoriale Chi salva Renzi dal ritorno dei nemici - Lo Prete Le “non riforme” pazzesche di Renzi

13 MAR 2014

I Morocco boys

Adil e Adel, nel senso rispettivamente di Rami e Taarabt, sono i Romolo e Remolo di un Milan che non cincischia e si stanno imponendo come investimenti azzeccati per il futuro.

25 FEB 2014

Riottosi e biliosi che non perdonano a Matteo di averci provato. E riuscito

Magari ha molto da imparare, magari mostra già segni di zoppìa, magari finirà per ballare una sola estate. Ma almeno un merito all’ex sindaco di Firenze dovrà essere riconosciuto. Aver stanato quel cattivo carattere nazionale che ci fa guardare storti coloro che manifestano spudoratamente una grande ambizione. Siamo tanti cretini biliosi: come direbbero i calabresi, cioti maligni. O cioti fricati, categoria che quel saggio popolo considera ancora più pericolosa perché avevano intelligenza ma poi l’hanno persa per strada. Cerasa Renzi e il primo giorno tra sbadigli, botte a Grillo, promesse, carezze al Cav. - Lo Prete Dalla speranza di Renzi alla perseveranza di governo, un appunto

25 FEB 2014

Signora e signore

Fabio Capello, che da tempo evolve lontano da beghe italiche, dice in soldoni che il nostro calcio non sta molto bene, che la serie A è poco competitiva, la Juventus la domina senza grandi sforzi, cosa che non l’aiuta a tornare protagonista in Europa.

18 FEB 2014
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