Abbado, la musica, la politica. Guantanamera La grande musica trascina e incanta e seduce anche per la sua caratura simbolica, per una speciale coesione interna che imprime all’intelligenza del mondo. E’ un linguaggio inappellabile, che accade nel tempo, in ogni senso. Anche nel tuo tempo. Claudio Abbado dirige in questi giorni a Santa Cecilia con la sponsorizzazione di Amnesty International, una associazione umanitaria che probabilmente ha dei meriti, ma immersi nei grandi demeriti descritti in questa pagina da Giulio Meotti e da altri nostri collaboratori. Celebrare Amnesty equivale a esercitare la più facile delle retoriche, voltandosi dall’altra parte quando si tratti di pensare alla strage asiatica abortista delle bambine. 28 MAR 2010
La carne e padre Murphy Nel corso degli anni il reverendo padre Lawrence C. Murphy aveva ceduto agli impulsi della carne, aveva cercato e ottenuto una qualche soddisfazione, un qualche piacere, abusando senza violenza, ma esercitando una coazione legata alla autorevolezza del suo ruolo, dei bambini sordomuti che vivevano con lui, a lui affidati, nella comunità di cura e di educazione di St. John, a Saint Francis, nello stato americano del Wisconsin. Per la chiesa padre Murphy era un peccatore; nell’interesse della sua anima e in quello delle vittime della sua concupiscenza doveva essere isolato e silenziato, indotto al pentimento sincero e completo e all’espiazione, in ultima istanza anche sanzionato Leggi Il “tragico caso” di padre Murphy di Paolo Rodari 26 MAR 2010
Aborto? No, grazie Giustamente Emma Bonino, il diavolo laicista in corsa per la presidenza del Lazio, che per errore era finito a pagina 11 nel giornale della Cei, dice che la prolusione del capo dei vescovi italiani, il cardinale Angelo Bagnasco, è stata un “evergreen”, insomma nessuna novità emergerebbe dalle cose dette ieri nella riunione della Conferenza episcopale. La Bonino a Roma, e la Mercedes Bresso candidata a Torino, aspirano infatti, con l’ingordigia tipica dei fenomeni preternaturali, a incassare il voto cattolico solidarista. Leggi Il Papa fa il suo severo mestiere nella chiesa, noi ci occupiamo del mondo cane di Giuliano Ferrara - Leggi l'inchiesta di Marianna Rizzini sui cattolici e la Bonino 23 MAR 2010
Il Papa fa il suo severo mestiere nella chiesa, noi ci occupiamo del mondo cane Benedetto deve fare pulizia nella chiesa e proteggerla dall’interno, io uso come posso la ramazza nel mio sporco mondo ultrasecolarizzato, che scaglia accuse generalizzanti, abominevoli, ragionieristiche, contro una istituzione titolare ultima del diritto di contraddizione in un universo di pensiero laicista omologato e conforme ad onta del pluralismo o relativismo rivendicato. Benedetto deve rimproverare i vescovi che hanno equivocato in nome del buon nome della chiesa. Leggi Sulla bella lettera di Benedetto alla nuova Corinto d’Irlanda di Giuliano Ferrara 22 MAR 2010
Sulla bella lettera di Benedetto alla nuova Corinto d’Irlanda La lettera del Papa sugli abusi dei preti in Irlanda è molto bella, nella sua tristezza e nella sua speranza, ma sopra tutto nella sua lingua severa, ferma, sincera, con un’espressività che viene da due millenni di saggezza pastorale e di drammi dell’incarnazione e della storia. Il Papa attua una conversazione paolina e paterna con la comunità umana irlandese, con questa specie di nuova Corinto inselvatichita nel peccato e nel crimine. Leggi la nota di Silvio Berlusconi - Leggi la lettera del Papa - Leggi Contro chi sputa sui preti di Padre Aldo Trento - Leggi Ragazzi di chiesa di Umberto Silva 21 MAR 2010
La diffamazione Gianni Letta è di vecchio stile andreottiano, se ne impipa, non replica, detesta le smentite, precisazioni, rettifiche. Il lavoro sporco e inutile di chiedere conto della diffamazione nei suoi confronti tocca a noi. Tempo addietro notammo un titolo di Repubblica in pagina interna, ma a tutta pagina: “Appalti, la rete di Letta”. Il testo dell’articolo diceva che il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il presidente operativo, aveva informato Guido Bertolaso, capo del servizio di Protezione civile e suo collega sottosegretario, di una procedura di infrazione a Bruxelles sui lavori del G8. 18 MAR 2010
I moralisti dalla vita bassa che mettono la chiesa sotto assedio La vita bassa di ragazzini e ragazzine e la guardia alta contro la pedofilia, il preservativo a scuola e il rigore nei seminari: il secolo propone alla chiesa i suoi ridicoli, grotteschi paradossi, e noi dovremmo bere quest’abbondanza di menzogna, spettatori inebetiti dell’assedio. La più straordinaria turlupinatura si presenta come un discorso prepotente, allusivo, temerario e inquisitivo intorno al sesso. Leggi Elogio della sessuofobia cattolica di Umberto Silva 14 MAR 2010
Bersani è riuscito a salvare un Pdl che meritava di straperdere Come si fa a figurare peggio del dottor Milioni, presentatore delle liste del Pdl a Roma? Come si fa a restituire all’entourage di Roberto Formigoni la parvenza di uno staff politico al posto del titolo meritato di “squadretta di dilettanti”? Basta comportarsi come Bersani e i suoi, e il gioco è fatto. La situazione è questa. La destra a Milano e a Roma si era autoeliminata dalle elezioni per un misto di scemenza e arroganza. La sinistra poteva incassare, cuocere a fuoco lento l’avversario in disperata condizione di bisogno. 08 MAR 2010
La prima causa di morte in Europa Un centro studi spagnolo, l’Istituto di politica familiare, ha accertato che sul piano statistico l’aborto sta diventando la prima causa di morte in Europa. Due milioni e ottocentosessantatremila e seicentoquarantanove (2.863.649) aborti è la cifra totale dell’eccidio in Europa, dentro e fuori i confini dell’Unione: così reca la denuncia statistica portata a Bruxelles. Roberto Cascioli su Avvenire calcola che si spegne la vita di un bambino in gestazione ogni undici secondi, ogni giorno si infierisce su 7.500 donne, su 7.500 bambini non nati il cui diritto alla vita è umiliato e offeso. 04 MAR 2010
Una lettera del senatore Zanda su corruzione e mercato Caro Elefante, lo stato se ne muore e la discrezionalità genera arbitrio Ero capogruppo nel Consiglio comunale di Torino nel 1980-1982: trent’anni fa rubavano a man bassa, in parte a vantaggio dei partiti, con qualunque procedura e gara e appalto concorso e licitazione privata, e lo stato non era ancora spappolato, e non si vedevano in giro Spa. Temo abbia ragione Galli della Loggia: non abbiamo una morale comune, siamo informali, individualisti e anarchici nel perseguimento di vantaggi particolari alle spalle dello stato. 01 MAR 2010