Il sistema costituzionale prevede un capo di governo l’anno, questo è il problema Fatta la riforma elettorale maggioritaria, in pieno golpe giudiziario, nel 1993, si ebbe la sorpresa di Berlusconi. Una leadership pop, carismatica, postpartitica, con il senso dell’individuo al posto del senso dello stato. Berlusconi vinse in condizioni folli, nel marzo del 1994, e durò meno di dieci mesi. Poi per due anni con Dini fu restaurato il governo oligarchico dei partiti e delle consorterie nello stile della Prima Repubblica, naturalmente senza più il discrimine regolativo cruciale che era stato per decenni la Guerra fredda. 02 NOV 2010
Gentile Fini Una parte maggioritaria della destra pensa che Fini sia un traditore, categoria moralistica e fanatica da noi sempre considerata l’anticamera della faziosità più deformante e becera. Scriviamo a nome della minoranza che, senza bisogno di entusiasmarsi per le peripezie di pensiero e azione dell’ex capo di Alleanza Nazionale, ha trovato al contrario interessante la sua iniziale ricerca di un ruolo personale e politico di nuova e diversa leadership della destra. Leggi Fini o Mastella? di Salvatore Merlo 28 OTT 2010
Giustizia coranica e giustizia cristiana nel film sui monaci La comunità trappista è rappresentata attraverso le sue facce, straordinario casting, e le sue opere quotidiane, straordinario miracolo di pura umanità. Non contesto (sarei un demente) la convivenza benedicente degli otto religiosi con la popolazione musulmana. Leggi Uomini di Dio, sì, ma quale? di Giuliano Ferrara – Leggi la recensione del film di Mariarosa Mancuso 26 OTT 2010
I moderni tribuni dell’opinione, azzeccagarbugli che fanno ridere Mi viene da ridere quando penso alla ingombrante paccottiglia costituzionale e alla petulante strumentazione culturale messe in campo da sedici anni per impedire a Berlusconi di governare su mandato sovrano degli elettori. Lasciamo stare i suoi avversari politici più radicalizzati o nemici ideologici: le ragioni della loro rabbia, del loro disprezzo, della loro incompatibilità con il Cav. sono note e in un qualche senso comprensibili. 24 OTT 2010
Uomini di Dio, sì, ma quale? Ha detto ieri al sinodo sul medio oriente Raboula Antoine Beylouni, vescovo libanese siro-cattolico: “Il Corano permette al musulmano di nascondere la verità al cristiano e di parlare e agire in contrasto con ciò che pensa e crede. Il Corano dà al musulmano il diritto di giudicare i cristiani e di ucciderli con la jihad (guerra santa). Ordina di imporre la religione con la forza, con la spada. Per questo i musulmani non riconoscono la libertà religiosa, né per loro né per gli altri. 23 OTT 2010
Vendere, vendere, vendere: ecco spiegato perché non si può assolutamente fare Quando in regime di massima incompetenza, come il mio, si propone qualcosa, ecco le massime competenze che si coalizzano in un argomentato, pedante e corale: non si può fare, lo deve fare un altro, altro è il problema. 19 OTT 2010
Vendere, vendere, vendere: un’idea di Tremonti per Tremonti Vendere, vendere, vendere. Ma vendere allegramente, orgogliosamente, per finanziare cultura, sapere, ricerca, crescita. Per ridurre il debito pubblico, che è largamente inferiore al valore del patrimonio immobiliare dello stato italiano. Vendere per allargare il settore privato e ridimensionare l’abnorme spazio del pubblico. Uno spazio che sa del secolo scorso e di quello che lo precede, un anacronismo, uno spreco inutile nella forma dell’immobilizzo. 17 OTT 2010
Tremonti, il dovere della fantasia Chi ha parlato con Giulio Tremonti ha appreso con sollievo che la frase rozza sulla non commestibilità della cultura il ministro non l’ha mai pronunciata. Il titolare dell’Economia non crede che la Scala chiuderà il sipario per il definanziamento pubblico né che morrà l’Università se non si trovasse la copertura finanziaria per un paio di emendamenti decisivi al varo della riforma Gelmini. Anche passaggi parlamentari cruciali sono iscritti nel registro delle retoriche e degli allarmismi di maniera. 14 OTT 2010
Atterrato a Roma l'aereo con le salme dei soldati uccisi Via da Kabul, se bisogna starci con il riluttante Obama Obama è stato eufemisticamente definito dai suoi apologeti un “soldato riluttante”. Ma chi ha voglia di combattere e morire per un soldato riluttante, who happens to be il comandante in capo dell’esercito più potente del mondo? La realtà è che Obama bombarda come Bush, incrementa il numero delle truppe sui campi di battaglia come Bush, organizza ritiri graduali e possibilmente sicuri come Bush, ma al contrario di Bush non ha una strategia politica e militare per fronteggiare la sfida dell’islam politico all’occidente. 10 OTT 2010
Stampa libera e senso del limite A Feltri, Sallusti e Porro, i colleghi del Giornale sottoposto a perquisizione nell’ambito di un’indagine per violenza privata ai danni di Emma Marcegaglia, più che una solidarietà pelosa non possiamo offrire. Siamo naturalmente impauriti dall’irruzione del dottor Henry John Woodcock sulla scena della libertà di stampa, visto il risultato spettrale di molte sue clamorose inchieste. Vogliamo, come tutte le persone sane di mente, che gli inquirenti si sbrighino, che siano cauti, che sappiano valutare. Leggi Arriva lo spettro del pm narciso, pasticcio su Marcegaglia al Giornale 08 OTT 2010