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Il pm Spataro si fa intellettuale e politico, e distribuisce ordini agli stati

Quel che ho scritto lunedì scorso , prendendomi una gentile rampogna nel Foglio di giovedì dal magistrato oggi più influente e combattivo di Milano, Armando Spataro, era discutibile ma chiaro: il trattamento riservato da Cia e alleati all’imam di Milano Abu Omar nel 2003 andava molto oltre le consuete regole dello stato di diritto per tempi ordinari, era diritto d’eccezione, comunque la si pensi di questa eternamente reincarnata Ragion di stato.

28 LUG 2013

I dilemmi della chiesa tra povertà, riforma e profezia

Il nuovo Papa non è un Papa del Concilio né del dopo Concilio. E’ stato preso alla fine del mondo, in una terra, in una circostanza, in una situazione, in una koinè spirituale, lo si vede benissimo dal modo rivoluzionario anche formalmente con cui ha fatto i suoi primi passi, che non risponde più alla vecchia logica Concilio post Concilio, le divisioni che il Concilio introduce nella chiesa, il passaggio dalla chiesa dei pontefici Pii e della chiesa del Vaticano I, quindi da una chiesa ossuta dogmaticamente e infallibile a una chiesa del dialogo e della mescolanza con il mondo. Questo è un Papa gesuita, quindi innovatore lui più dei due Concili precedenti. Così il mysterium magnum dei poveri si prese il Vaticano II   di Giacomo Lercaro

25 LUG 2013

Le larghe intese e un tv stretta

Con l’arrivo di Nicola Por­ro in tv, e finalmente uno che non sia un giu­rassico dello schermo ha una prima serata di cui fare buon uso, nasce un problema. Per­ché solo lui? Renato Brunetta ha tanti difetti, in particolare di carattere, ma non è uno che scalda la sedia occupata. Si è messo di buzzo buono a fare le pulci alla Rai, con risultati direi magistrali. Ha messo insieme i dati - non è un economista? - e ha verificato quello che tutti sanno ma pochi hanno voglia di dire, perché un’ospitata è sempre meglio di un calcio in culo. I dati dicono una cosa sem­plice. Come comparse parlanti quelli di una cultura diversa dal­la dominante nel dorato mon­do delle comunicazioni, e chia­miamola destra, sono un’infi­ma ma richiestissima minoran­za.

22 LUG 2013

Da “bye bye Condi” a “bye bye Seldon Lady”, festa grande per la Cia

Ha una bella faccia Robert Seldon Lady, il capostazione della Cia che insieme ai suoi compagni deportò in Egitto per acconci interrogatori, voglio sperare con la collaborazione dei servizi italiani e non a loro insaputa, un imam di Milano sospettato di terrorismo. Guardate quella fotografia che sembra insieme giocosa e rubata, non si sa molto di lui, ma si capisce che ha un’espressione aperta, uno sguardo molto intelligente, che ha scelto o è stato scelto per un mestiere difficile e nobile, quello di difendere la sicurezza del suo paese e del suo popolo, e con essa la sicurezza degli occidentali, anche di quelli che non lo meritano. Leggi l'editoriale Alfano, il Pd e i fatti come stanno - Leggi Alfano attende di sapere dall’inchiesta interna com’è andata con Astana - L'editoriale I cosacchi a Largo Fochetti. Esagerazioni fin troppo trasparenti nella foga di Rep. sul caso kazaco - Leggi  Carriera di Mukhtar - Da DSK a Blair, il ritiro dei potenti europei è sempre a est - Caso Ablyazov, si dimette il capo di gabinetto di Alfano

21 LUG 2013

La caccia alle streghe nella chiesa

Il gran giornale radical chic, l’Espresso, si è scatenato, e tutti gli vanno o gli andranno dietro. E’ cominciata la caccia alle streghe nella chiesa cattolica. Il numero del settimanale in edicola reca un pezzo mirabolante per densità delle informazioni firmato dal vaticanista Sandro Magister. Il Papa ha nominato, mal consigliato o ingannato, monsignor Battista Ricca come prelato dell’Istituto per le opere di religione, la banca vaticana, per fare un repulisti. Ma il monsignore, ciò che secondo Magister fu dolosamente escluso dal fascicolo fatto leggere a Francesco, ebbe qualche anno fa un lungo love affair con un capitano dell’esercito svizzero, frequentava locali gay in cui ebbe la disavventura di essere pestato, e a un certo punto fu ritrovato in un ascensore rotto insieme con un giovane amico, più altri dettagli eccetera.

20 LUG 2013

Giustizia sommaria e femminile

Le nostre amiche femministe non saranno contente, ma dobbiamo dire le cose come stanno. Le incredibili condanne puritane degli amici di Berlusconi che bisbocciavano con lui ad Arcore sono state emesse da un’altra giuria di sole donne. Va bene che nella scuola e nella magistratura è in atto una diffusa avanzata del genere femminile, ciò di cui entro certi limiti è bene compiacersi, ma la cosa mette in sospetto.

19 LUG 2013

Note su un monoscopio di stato che è simbolo di riforma

La storia delle notizie è strana. Prendono una curvatura, dal chiasso al silenzio, che ne fa entità irreali. Per esempio la televisione di stato greca. Che fine ha fatto? Nonostante gli scioperi generali, la mobilitazione internazionale delle coscienze attraverso la rivolta civile e mediatica, e dopo aver superato pareri dei giureconsulti e bonarietà burocratiche di chi ha sempre bisogno di amministrare a modo suo il denaro pubblico, sappiamo che a oltre un mese dal golpe di Antonis Samaras, che chiuse per decreto quella bolla improduttiva che era Ert, i greci possono vedere lodevolmente, per la cura dello stato, solo il monoscopio.

18 LUG 2013

Scoppia la bolla dei veleni

L’assoluzione dall’accusa di aver favorito la mafia del generale dei carabinieri Mario Mori e del suo coimputato, il colonnello del Ros, Mauro Obinu, è un atto di perfetta giustizia che premia la difesa tenace e istituzionale di grandi servitori dello stato (Mori è responsabile dell’arresto del capo dei capi Totò Riina) e castiga l’avvilente protervia con cui Antonio Ingroia, Nino Di Matteo e altri della procura di Palermo hanno sollevato il velenoso polverone della trattativa stato-mafia, il vento calunnioso dei media ribaldi aiutando. La sentenza non si limita a inorgoglire compostamente alcuni di noi, la minoranza che ha sbattuto per tempo in faccia ai prepotenti e ai furbi la controverità ora convalidata in giudizio, e a indurre alla vergogna l’establishment dell’antimafia chiacchierona e politicamente orientata: c’è di più, molto di più. Cerasa Così a Palermo è nato il processo al processo sulla trattativa - Leggi anche Proscrizione e liberazione. I firmatari della menzogna da cui la sentenza ci libera

18 LUG 2013

Alfano e il tiro al piccione di Matteo

Angelino Alfano ha portato alle Camere un rapporto del capo della polizia, che non è un passante. Dal rapporto si deduce che gli organi di pubblica sicurezza, autorizzati da quattro diversi livelli della magistratura, hanno rimpatriato la moglie e la figlioletta di un oligarca kazaco fattosi politico al quale viene attribuito, non senza contestazioni, lo status di dissidente. Lo hanno fatto in tempi stretti, con modalità anomale e l’assistenza del governo di Astana e della sua ambasciata a Roma. Leggi Alfano batte il partito di Rep. con l’aiuto del capo della polizia -  Nome per nome, così da Prodi in poi siamo diventati partner dei kazachi

17 LUG 2013

Montepaschi e Ilva, la nostra lotta con gli idoli della piazza

Comporre un giornale quotidiano, offrire informazioni e  analisi, è un mestiere sempre più complicato e ingrato. La correttezza politica e ideologica è un mostro dai molti tentacoli, che ha afferrato e imprigionato, fino a soffocarla, l’intelligenza media del pubblico, basta fare la prova Twitter. Mandagli 140 caratteri dotati di una qualche autenticità psicologica, logica, morale, e vedrai quanto fiele sarà vomitato. Certe verità, una volta affermate come idoli della piazza, non sopportano l’emergere delle controverità. La reazione è di silenzio e nascondimento oppure di rigetto e odio: non puoi dire, come questo giornale ha fatto, che è falso lo scandalo del Monte dei Paschi di Siena.

16 LUG 2013
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