• Il Foglio di Oggi
  • Il Foglio Weekend
  • Il Foglio Sportivo
  • Il Foglio Review
  • Il Foglio AI
Il Foglio
  • Abbonati
  • Il Foglio AI
  • La guerra in Ucraina
  • Papa Leone
  • Podcast
  • Editoriali
  • Leggi il Foglio
  • Newsletter
  • Lettere al direttore
Il Foglio
  • Politica
  • Esteri
  • Chiesa
  • Bioetica e diritti
  • Giustizia
  • Economia
  • Cultura
  • Sport
  • Salute
  • Scuola
  • Cinema
  • Scienza
Abbonati
Leggi il foglio
  • Il Foglio di Oggi
  • Il Foglio Weekend
  • Il Foglio Sportivo
  • Il Foglio Review
  • Il Foglio AI
  • Gran Milano
  • Roma Capoccia
  • Il Foglio europeo
  • Review
  • Un Foglio internazionale
  • Terrazzo
  • Una Fogliata di Libri
  • Il Figlio
  • Mobilità
  • Agrifoglio
  • Rubriche
  • Conosci i foglianti
  • Lettere al direttore
  • Le vignette di Makkox
  • Gli articoli del direttore
  • Gli articoli di Giuliano Ferrara
  • Il Foglio Arte
  • Il Foglio della Moda
  • Podcast
  • Editoriali
  • Iscriviti alle newsletter
  • Stage al Foglio
Conosci i foglianti
  • 1
  • ...
  • 284
  • 285
  • 286
  • ...
  • 407

Marina, Marina, Marina

Ve la dà lui la soap, cari snobbini. E’ un’epoca intera che ci rompete i coglioni con Camelot, la saga dei Kennedy, di padre in fratello, di fratello in fratello, di zio in nipote, saga familiare fatale della democrazia americana, fino alla recente nomina di una kennedyna ambasciatrice a Tokyo. E’ tanti anni ormai che passate le vostre vacanze liberal a Martha’s Vineyard invece che all’isola d’Elba. Vi piace la “familiarità” politica della east coast, i Clinton ospiti di Ted, Obama a cinque stelle nell’isoletta chic, Agnelli l’Avvocato parte della compagnia, e la signora Onassis e Oscar de la Renta.

10 AGO 2013

Renzi, Bersani e le catene di Repubblica

Una tranquilla superiorità

Sono preso da un tranquillo sentimento di superiorità. Lo dico con pudore, quasi me ne vergogno. L’estate dell’attivismo manettaro, sulla scia della celebre sentenza Esposito e della sua gagliardissima motivazione a mezzo stampa, prometteva male. Porco agosto. Invece no. Il giudice si è subito mostrato un Dandin, come nella commedia di Racine: quello che processa libidinosamente il cane per aver rubato il formaggio, e chiama a testimoni i suoi cuccioli. Berlusconi è ad Arcore, a quanto pare. Spero che si riposi e si diverta, compatibilmente. E che vigili. Merlo Quelli che vogliono il sinedrio

09 AGO 2013

Quel che Mauro dimentica

Ezio Mauro sa l’inglese, ma parla e scrive ostinatamente in torinese. Scrive per dare dignità alla campagna mediatica e politica contro Berlusconi, ed è nel suo pieno diritto farlo. Ma non accetta di ragionare sul piano politico. Offre ai lettori di Repubblica l’ideologia azionista. Vuole convincerli di quanto ha convinto lui, a furia di frequentare Zagrebelsky: non è una questione politica la sentenza che ha per conseguenza l’esproprio di sovranità democratica notorio e la cacciata dalle istituzioni di un leader da nove milioni di voti. Mascia Cav. o no, il problema è nell'abolizione dell'art. 68. Parla il prof. Olivetti - Cerasa Contro le toghe chiacchierone. Chiacchierata con il generale Mori - Merlo Il fronte crisaiolo del Pd spara sul Cav. ma il vero obiettivo è Renzi

08 AGO 2013

Jeff Bezos e Diego Della Valle

Comprare il Washington Post. Non comprare il Corriere della Sera. Ciascuno fa quel che vuole dei suoi soldi, ma sta a chi scrive sui giornali distinguere, discernere, cercare di capire. Non siamo l’America: lavoriamo meno, siamo infinitamente meno produttivi, abbiamo un sistema di regole vecchio, un welfare incautamente generoso, una mobilità inferiore, uno stato molto più impiccione, un sistema di istruzione e di cultura protetto ma tutt’altro che all’altezza delle necessità di uno sviluppo sensato (delle sfide della globalizzazione, scriverebbe il giornalista collettivo), un modo di essere e di funzionare del capitalismo che è intrinsecamente pattizio, poco libero, poco coraggioso. Ferraresi Vendita di un'epopea - Raineri Aggiungi un Post a tavola - Innovazione, semplificazione, visione e frugalità creativa: i princìpi filosofici di Bezos detti con parole sue - Linkiesta, il Post e Wired la pensano diversamente sulla mossa di Bezos. Un capriccio. No, una rivoluzione - Masneri Da Bezos a Buffett, i grandi capitalisti americani non replicano l’arrendevolezza di quelli italiani sul Corriere - Buttafuoco Non può che essere colpa di Crocetta se il Post improvvisamente è stato svenduto

07 AGO 2013

Maramaldo, Rodomonte e la Cavaliera

Viviamo nel paese di Maramaldo. Ma c’è un Rodomonte, e speriamo bene. Fabrizio Maramaldo era il capitano di ventura che in un agosto del XVI secolo “uccise l’uomo morto”, secondo la leggenda nera abrogando per viltà ogni regola cavalleresca nella lotta tra nemici. Rodomonte è un personaggio di Boiardo e dell’Ariosto, un outsider, un moro, un total black il quale perde dopo aver combattuto con orgoglio e superbia, e alla fine se ne fugge nell’inferno bestemmiando. Merlo Berlusconi, Napolitano e Letta. I tre "vorrei ma non posso" d'Italia - Di Michele Fermi immagine sulla balconata azzurra del Cav. prigioniero

06 AGO 2013

Berlusconi politicamente morto? No, è vivo e senza rivali

Berlusconi politicamente morto? Mi viene da ridere. I suoi avversari sono tuttora spiaccicati nell'irrilevanza, e in più sono suoi alleati di governo per necessità, vivono l'esperienza in un clima di divisione, ostilità reciproca, guerra dei capi, con il buon Matteo che si logora in strepiti verbali e altre acrobazie correntizie, lui che aveva detto di aver imparato la lezione di Berlusconi e voleva imitarlo con tanta buona volontà nella leadership personale e carismatica.

05 AGO 2013

“Berlusconi buffone”, ma quanto è gretta e conformista la stampa inglese

Il Financial Times usa un linguaggio da trivio ch’è goffo in bocca a un inglese, e si colloca appena a un passo dalle risatine di Sarkozy. Cacciato il buffone, ora lo sbattano fuori subito dal Senato – così scrive il quotidiano della City. E aggiunge: è finito. Non mi sorprende, in fondo sono un uomo di sinistra e so bene, anzi benissimo, che il gentiluomo di Fleet street da molti anni ha perso il contatto con il dottor Johnson e con lo spregio che il grande settecentesco dedicava ai conformisti, ai gretti, in particolare quando si parla dell’Italia e di Berlusconi: per questa schiatta di giornalisti insider, un outsider che rompe le uova nel paniere di politica e finanza è pressoché un demonio, e come tale lo trattano. Non c’è understatement che tenga di fronte all’odio tintinnante degli uomini di denari. Ferrara Berlusconi politicamente morto? No, è vivo e senza rivali

04 AGO 2013

Cassare la Cassazione

Gli ipocriti per stupidità o per gola dicono che bisogna distinguere, all’indomani della sentenza della Cassazione, tra il destino personale di Berlusconi e la governabilità del paese. Impossibile. E’ stato messo fuori legge un movimento, un partito, un cartello di consenso su cui si regge il governo, va ai domiciliari una leadership che si è rivelata un pilastro della prospettiva politica, senza alternative serie di alcun tipo. E un pezzo di storia italiana, di libertà italiana. Lo Prete Una sentenza da Quarto mondo. Parla Ben Ammar

03 AGO 2013

La grande attesa

La grande attesa è in corso. La sentenza. Il futuro confermato o cassato. Tempo sospeso. Ma da vent’anni. Berlusconi non è un eroe romantico, Dio ne guardi. Il suo destino non è segnato. La personalità non ha nulla di superomistico. E’ un supereroe, non un superuomo. Il cattivissimo Hagen distrae Sigfrido segnalandogli un volo di corvi, per pugnalarlo alle spalle; il nostro Batman o Superman non si farà distrarre né dalle colombe né dai falchi. Non prevarranno gli scuri dell’orchestra o gli acuti delle voci wagneriane, sarà come sempre il trionfo del lieto fine. Merlo Piccole manovre

30 LUG 2013

I moralisti delle tasse che difendono il fisco oppressivo

Stefano Fassina si è per­messo di dire che non ogni artigiano in lite con il fisco è un avido e un ladro, e lo ha detto da ministro di sini­stra e da capocorrente «comu­nista » nel suo partito, facendo nascere un «caso Fassina». Si conferma così una variazione nella famosa regola stabilita tanti anni fa da Ignazio Silone, scrittore cristiano e capo co­munista dissidente nell’era di Stalin e di To­gliatti (anni Trenta del Nove­cento).

29 LUG 2013
  • 1
  • ...
  • 284
  • 285
  • 286
  • ...
  • 407
Il Foglio
  • Privacy Policy
  • Contatti
  • Pubblicità
  • FAQ - Domande e risposte
  • RSS
  • Termini di utilizzo
  • Change privacy settings
Torna All’inizio