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Il bivio di Berlusconi

Berlusconi e i suoi avvocati. Una sera di bevute e chiacchiere incontrai, nella Roma dei primi anni Settanta, un gran signore e pasticcione palermitano, proprietario di un antico palazzo alla Vucciria, la Kalesa, dove ebbi poi l’onore di dormire ospite in una stanza grande come una sala da ballo, con il lettino distante da quello padronale, dove per tradizione e cortesia si accomodava infine nel sonno la compagna di una notte del Marchese. Era un caro amico di Carlo Caracciolo, e fu a lungo suo sodale e ospite romano. Mi divertii quando, domandato che gli ebbi dove fosse sistemato a Roma, rispose: “Da Carlo”, e alla successiva domanda: “Da quanto tempo?” replicava serio e compassato: “Da diciott’anni”. Leggi anche Il pericolo è che vinca l'Italia manettara - Di Michele Un dì diremo che era meglio B.

25 AGO 2013

La soluzione Pannella

E’ tratto liberale autentico non suggerire ad alcuno tra coloro che hanno responsabilità pubbliche e si considerano vittime dell’inimicizia politica dei giudici di farsi la galera. Gaetano Salvemini è celebre anche per aver detto che, se ti accusano di aver stuprato la statua della Madonnina appollaiata sul Duomo di Milano, intanto devi riparare all’estero, poi si vede. Proprio commentando la fuga in Francia di Salvemini, Piero Calamandrei ne aggiunse di suo dicendo che se ti accusano di aver rubato la Torre di Pisa, datti alla latitanza, poi si vede. Incurante di questo tratto, Marco Pannella vorrebbe un Berlusconi che accetti qualunque conseguenza della condanna che lo ha colpito e della sua interpretazione politica faziosa.

22 AGO 2013

Che cosa pensare, che cosa fare

Nella natura dei rapporti politici (e umani) non si dà un’alleanza tra soggetti che si votano alla distruzione l’uno dell’altro. Sarebbe dunque un miracolo, una sospensione delle leggi della natura politica, se il governo Letta di larga coalizione riuscisse a sopravvivere a un voto del Senato per tagliare la testa a Berlusconi con lo strumento patibolare della famigerata sentenza Esposito. I due schieramenti non sono però sullo stesso piano, quello del reciproco annientamento, come scrivono i terzisti del Corriere. Sardoni Così il Pd sulla decadenza del Cav. ritrova una coesione mai vista

20 AGO 2013

Berlusconi è un leader anche senza seggio

I giornali ostili e faziosi recano la seguente notizia. Berlusconi è alla frutta, è depresso, non vede via d'uscita alla situazione in cui l'ha cacciato la ratifica di un dottore Esposito cassazionista di un processo da incubo la cui conclusione surreale è che il maggiore contribuente italiano faceva parte di un sistema di frode fiscale. Gli hanno ritirato il passaporto, non può che starsene acquattato ad Arcore in attesa del peggio, intorno a lui si muove la canea degli arcinemici, la sua prospettiva è nera. Così scrive il Giornalista Collettivo. Chi lo vuole da vent'anni disperato, lo descrive disperato. Io la vedo altrimenti. Credo di avere buone ragioni. Credo di saperne di più. Silva Il romanzo di padri e figlie

19 AGO 2013

Il fallimento di successo di Obama, una parabola da decrittare

Barack Obama è un quasi completo disastro politico, ma brilla come un astro rilucente buona disposizione verso l’umanità, esprime una prodigiosa capacità di comunicare un messaggio di speranza, entra nella storia come un gigante per essere stato non solo il primo presidente nero nella storia di un paese come gli Stati Uniti ma un presidente perfettamente adeguato al ruolo di leader compassionevole e riformatore. La tragedia dell’Egitto in rotta verso la guerra civile fomentata dall’ennesimo fallimento dell’islam politico, e in generale il riflusso del falso movimento aurorale che aveva percorso il Medio Oriente, illuminano di fuochi tempestosi e di pericoli il secondo mandato di un uomo la cui carica è intimamente legata alla gestione dell’ordine mondiale. De Biase Barack chi? - Ferraresi Il presidente senza randello

18 AGO 2013

Jacques Vergès

Di Jacques Vergès, l’avocat de la Terreur secondo il titolo del film a lui dedicato da Barbet Schroeder, qui abbiamo raccontato e detto molto, nel passato anche recente. Liberilibri ha pubblicato i suoi ultimi opuscoli sulla giustizia. E’ morto a Parigi giovedì sera a 88 anni, poco prima di una cena con amici, nella casa – ha riferito l’editore Pierre-Guillaume de Roux – dove aveva abitato Voltaire. La cifra della sua esistenza avventurosa e solforosa come figura pubblica, e della sua notorietà internazionale, è semplice: resistenza con De Gaulle, appartenenza al Partito comunista, speciale carriera nell’avvocatura in difesa intercambiabile di eroi delle resistenze anticoloniali, di superterroristi e criminali di guerra. Leggi l'intervista di Marina Valensise all'avvocato francese

17 AGO 2013

Vera storia di due presidenti

Contrario al carcere per l’ex premier Berlusconi, garante della legittimità delle critiche alla sentenza Esposito e della funzione centrale e di alternanza del movimento guidato dal Cav., non ostile entro condizioni certe a grazia o commutazione della pena, il presidente della Repubblica ha detto ieri che le sentenze non si possono che applicare e che una campagna pro crisi e sfascio sarebbe fatale. Berlusconi sapeva che il dettato della posizione ufficiale del Quirinale non avrebbe potuto di molto discostarsi da questo schema. Tutti aspettano il braccio di ferro Berlusconi-Napolitano, e in molti tra gli amici e i supernemici del Cav. lavorano per questo scenario. Cerasa Napolitano, la nota e la lotta delle due sinistre di fronte al partito Quirinale - A settembre i dem vogliono abolire il “fine pena mai”

14 AGO 2013

Una grande storia

E’ mezzo agosto, la botta è stata dura, la situazione è parecchio confusa, ma la domanda intorno a cui ruota esistenzialmente la destra o il centrodestra o il Pdl o Forza Italia a me sembra obbligatoriamente sempre la stessa: chi è Berlusconi, quale immagine e identità offre di sé agli italiani? E’ stato in successione: l’imprenditore popolare che si mette in politica con un programma rivoluzionario nel linguaggio e nella sostanza, l’uomo di governo scelto dagli elettori e cacciato con una manovra di palazzo, il premier di una legislatura che perde ai punti, nel 2006, e riassume la premiership con una specie di plebiscito nazionale, infine l’oggetto di una feroce campagna di scandali paragiudiziari, la vittima della grande crisi che dà il benestare all’esperimento Monti. Leggi anche Il tormento dello Stato maggiore

13 AGO 2013

Due o tre cose che so di Marina B.

Ecco perché Marina Berlusconi è tenuta a mostrarsi e a essere riottosa di fronte alla prospettiva del suo ingresso in politica nel caso di elezioni anticipate con il padre ristretto nella libertà personale e incapacitato giudiziariamente. Prima di tutto, uno dei grandi effetti speciali del 1994, perché Marina in campo è fenomeno paragonabile a quello, fu la sorpresa. Berlusconi fece in modo di ritardare l'annuncio, di renderlo incerto fino all'ultimo, e poi cominciò la lunga cavalcata di due decenni.

12 AGO 2013

La banca doma la speculazione finanziaria, chi domerà la nostra pigrizia?

Le strade affollate d’agosto 2013 non mentono. Anche i ristoranti pieni non mentivano, nonostante la semplificazione. Lo spread a 200 punti non mente. I dati sul contenimento relativo della disoccupazione sono anch’essi un pezzo di verità. La crisi speculativa è in ritirata, e può forse ripresentarsi a sorpresa. E’ esposto a ogni tipo di avventura il mondo unificato dei mercati, dei sistemi, delle culture, delle politiche finanziarie, degli apparati produttivi, della circolazione universale di uomini e merci: se un miliardo di persone sono uscite dalla povertà in vent’anni, questo è una splendida occasione di sviluppo, di giustizia e di speranza, ma anche un costo che qualcuno paga, in particolare con l’incremento della concorrenza che colpisce le pigrizie d’occidente.  Leggi anche Due o tre cose che so di Marina B.

11 AGO 2013
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