• Il Foglio di Oggi
  • Il Foglio Weekend
  • Il Foglio Sportivo
  • Il Foglio Review
  • Il Foglio AI
Il Foglio
  • Abbonati
  • Il Foglio AI
  • La guerra in Ucraina
  • Medio oriente
  • Podcast
  • Editoriali
  • Leggi il Foglio
  • Newsletter
  • Lettere al direttore
Il Foglio
  • Politica
  • Esteri
  • Chiesa
  • Bioetica e diritti
  • Giustizia
  • Economia
  • Cultura
  • Sport
  • Salute
  • Scuola
  • Cinema
  • Scienza
Abbonati
Leggi il foglio
  • Il Foglio di Oggi
  • Il Foglio Weekend
  • Il Foglio Sportivo
  • Il Foglio Review
  • Il Foglio AI
  • Gran Milano
  • Roma Capoccia
  • Il Foglio europeo
  • Un Foglio internazionale
  • Terrazzo
  • Una Fogliata di Libri
  • Il Figlio
  • Mobilità
  • Agrifoglio
  • Rubriche
  • Conosci i foglianti
  • Lettere al direttore
  • Le vignette di Makkox
  • Gli articoli del direttore
  • Gli articoli di Giuliano Ferrara
  • Il Foglio Arte
  • Il Foglio della Moda
  • Podcast
  • Editoriali
  • Iscriviti alle newsletter
  • Stage al Foglio
Conosci i foglianti
  • 1
  • ...
  • 273
  • 274
  • 275
  • ...
  • 395

Maramaldo, Rodomonte e la Cavaliera

Viviamo nel paese di Maramaldo. Ma c’è un Rodomonte, e speriamo bene. Fabrizio Maramaldo era il capitano di ventura che in un agosto del XVI secolo “uccise l’uomo morto”, secondo la leggenda nera abrogando per viltà ogni regola cavalleresca nella lotta tra nemici. Rodomonte è un personaggio di Boiardo e dell’Ariosto, un outsider, un moro, un total black il quale perde dopo aver combattuto con orgoglio e superbia, e alla fine se ne fugge nell’inferno bestemmiando. Merlo Berlusconi, Napolitano e Letta. I tre "vorrei ma non posso" d'Italia - Di Michele Fermi immagine sulla balconata azzurra del Cav. prigioniero

06 AGO 2013

Berlusconi politicamente morto? No, è vivo e senza rivali

Berlusconi politicamente morto? Mi viene da ridere. I suoi avversari sono tuttora spiaccicati nell'irrilevanza, e in più sono suoi alleati di governo per necessità, vivono l'esperienza in un clima di divisione, ostilità reciproca, guerra dei capi, con il buon Matteo che si logora in strepiti verbali e altre acrobazie correntizie, lui che aveva detto di aver imparato la lezione di Berlusconi e voleva imitarlo con tanta buona volontà nella leadership personale e carismatica.

05 AGO 2013

“Berlusconi buffone”, ma quanto è gretta e conformista la stampa inglese

Il Financial Times usa un linguaggio da trivio ch’è goffo in bocca a un inglese, e si colloca appena a un passo dalle risatine di Sarkozy. Cacciato il buffone, ora lo sbattano fuori subito dal Senato – così scrive il quotidiano della City. E aggiunge: è finito. Non mi sorprende, in fondo sono un uomo di sinistra e so bene, anzi benissimo, che il gentiluomo di Fleet street da molti anni ha perso il contatto con il dottor Johnson e con lo spregio che il grande settecentesco dedicava ai conformisti, ai gretti, in particolare quando si parla dell’Italia e di Berlusconi: per questa schiatta di giornalisti insider, un outsider che rompe le uova nel paniere di politica e finanza è pressoché un demonio, e come tale lo trattano. Non c’è understatement che tenga di fronte all’odio tintinnante degli uomini di denari. Ferrara Berlusconi politicamente morto? No, è vivo e senza rivali

04 AGO 2013

Cassare la Cassazione

Gli ipocriti per stupidità o per gola dicono che bisogna distinguere, all’indomani della sentenza della Cassazione, tra il destino personale di Berlusconi e la governabilità del paese. Impossibile. E’ stato messo fuori legge un movimento, un partito, un cartello di consenso su cui si regge il governo, va ai domiciliari una leadership che si è rivelata un pilastro della prospettiva politica, senza alternative serie di alcun tipo. E un pezzo di storia italiana, di libertà italiana. Lo Prete Una sentenza da Quarto mondo. Parla Ben Ammar

03 AGO 2013

La grande attesa

La grande attesa è in corso. La sentenza. Il futuro confermato o cassato. Tempo sospeso. Ma da vent’anni. Berlusconi non è un eroe romantico, Dio ne guardi. Il suo destino non è segnato. La personalità non ha nulla di superomistico. E’ un supereroe, non un superuomo. Il cattivissimo Hagen distrae Sigfrido segnalandogli un volo di corvi, per pugnalarlo alle spalle; il nostro Batman o Superman non si farà distrarre né dalle colombe né dai falchi. Non prevarranno gli scuri dell’orchestra o gli acuti delle voci wagneriane, sarà come sempre il trionfo del lieto fine. Merlo Piccole manovre

30 LUG 2013

I moralisti delle tasse che difendono il fisco oppressivo

Stefano Fassina si è per­messo di dire che non ogni artigiano in lite con il fisco è un avido e un ladro, e lo ha detto da ministro di sini­stra e da capocorrente «comu­nista » nel suo partito, facendo nascere un «caso Fassina». Si conferma così una variazione nella famosa regola stabilita tanti anni fa da Ignazio Silone, scrittore cristiano e capo co­munista dissidente nell’era di Stalin e di To­gliatti (anni Trenta del Nove­cento).

29 LUG 2013

Il pm Spataro si fa intellettuale e politico, e distribuisce ordini agli stati

Quel che ho scritto lunedì scorso , prendendomi una gentile rampogna nel Foglio di giovedì dal magistrato oggi più influente e combattivo di Milano, Armando Spataro, era discutibile ma chiaro: il trattamento riservato da Cia e alleati all’imam di Milano Abu Omar nel 2003 andava molto oltre le consuete regole dello stato di diritto per tempi ordinari, era diritto d’eccezione, comunque la si pensi di questa eternamente reincarnata Ragion di stato.

28 LUG 2013

I dilemmi della chiesa tra povertà, riforma e profezia

Il nuovo Papa non è un Papa del Concilio né del dopo Concilio. E’ stato preso alla fine del mondo, in una terra, in una circostanza, in una situazione, in una koinè spirituale, lo si vede benissimo dal modo rivoluzionario anche formalmente con cui ha fatto i suoi primi passi, che non risponde più alla vecchia logica Concilio post Concilio, le divisioni che il Concilio introduce nella chiesa, il passaggio dalla chiesa dei pontefici Pii e della chiesa del Vaticano I, quindi da una chiesa ossuta dogmaticamente e infallibile a una chiesa del dialogo e della mescolanza con il mondo. Questo è un Papa gesuita, quindi innovatore lui più dei due Concili precedenti. Così il mysterium magnum dei poveri si prese il Vaticano II   di Giacomo Lercaro

25 LUG 2013

Le larghe intese e un tv stretta

Con l’arrivo di Nicola Por­ro in tv, e finalmente uno che non sia un giu­rassico dello schermo ha una prima serata di cui fare buon uso, nasce un problema. Per­ché solo lui? Renato Brunetta ha tanti difetti, in particolare di carattere, ma non è uno che scalda la sedia occupata. Si è messo di buzzo buono a fare le pulci alla Rai, con risultati direi magistrali. Ha messo insieme i dati - non è un economista? - e ha verificato quello che tutti sanno ma pochi hanno voglia di dire, perché un’ospitata è sempre meglio di un calcio in culo. I dati dicono una cosa sem­plice. Come comparse parlanti quelli di una cultura diversa dal­la dominante nel dorato mon­do delle comunicazioni, e chia­miamola destra, sono un’infi­ma ma richiestissima minoran­za.

22 LUG 2013

Da “bye bye Condi” a “bye bye Seldon Lady”, festa grande per la Cia

Ha una bella faccia Robert Seldon Lady, il capostazione della Cia che insieme ai suoi compagni deportò in Egitto per acconci interrogatori, voglio sperare con la collaborazione dei servizi italiani e non a loro insaputa, un imam di Milano sospettato di terrorismo. Guardate quella fotografia che sembra insieme giocosa e rubata, non si sa molto di lui, ma si capisce che ha un’espressione aperta, uno sguardo molto intelligente, che ha scelto o è stato scelto per un mestiere difficile e nobile, quello di difendere la sicurezza del suo paese e del suo popolo, e con essa la sicurezza degli occidentali, anche di quelli che non lo meritano. Leggi l'editoriale Alfano, il Pd e i fatti come stanno - Leggi Alfano attende di sapere dall’inchiesta interna com’è andata con Astana - L'editoriale I cosacchi a Largo Fochetti. Esagerazioni fin troppo trasparenti nella foga di Rep. sul caso kazaco - Leggi  Carriera di Mukhtar - Da DSK a Blair, il ritiro dei potenti europei è sempre a est - Caso Ablyazov, si dimette il capo di gabinetto di Alfano

21 LUG 2013
  • 1
  • ...
  • 273
  • 274
  • 275
  • ...
  • 395
Il Foglio
  • Privacy Policy
  • Contatti
  • Pubblicità
  • FAQ - Domande e risposte
  • RSS
  • Termini di utilizzo
  • Change privacy settings
Torna All’inizio