Per una destra intransigente. O no? Mentre in Italia si discuteva di stabilità con toni normativi, insomma una linea di condotta che il partito ministeriale del Pdl ha fatto sua fino all’ardimentosa messa all’angolo di Berlusconi nella grottesca mezza crisi di governo, negli Stati Uniti un’ottantina di deputati della destra repubblicana bloccavano lo stato con intransigenza inaudita, e minacciano di ripetere su grande scala lo sfracello impedendo una variante di bilancio che consenta al governo, tra dieci giorni, di tornare a spendere soldi pubblici. Ferraresi La politica oltre il consenso. Parla Tanenhaus - Lo Prete L’Europa grancoalizionista prova a seppellire le minoranze intransigenti 08 OTT 2013
Letta, Alfano e la ratifica dell'ingiustizia In ballo non c'era il governo, non c'era la stabilità. Queste sono bellurie propagandistiche. Balle da spread profuse a piene mani dai disinformatori. Il governo e la stabilità sono meno importanti della giustizia. A volerla dire tutta, nell'Europa e nel mondo di oggi il governo repubblicano italiano è quantité negligeable, una minuzia da professionisti. Non è da lì che verranno le basi di una ripresa seria e duratura e profonda abbastanza. 07 OTT 2013
Berlusconi tradito dalla parodia Dc. Ma l'urna avrà l'ultima parola Non c’è bisogno di essere satiri per patire la solitudine. Basta avere intorno a sé i ruderi di un partito che è stato importante; basta una condanna da scontare e temere di riceverne altre. Non frequento le dimore di Silvio Berlusconi e ignoro ciò che vi accade in questi giorni funesti. Posso solo immaginarlo e rabbrividire. Quando un uomo cade in disgrazia per vari motivi, i suoi amici sono meno amici, cambiano espressione, qualcuno diventa antipatico, altri fastidiosi. Quelli poi che si offrono volontari per dargli una mano senza sapere come, sarebbero da prendere a pedate. Sechi Un inizio di ottobrate che passerà alla storia, con manovre da stuntman - Rizzini Quarantenni spa 07 OTT 2013
La morte per acqua e l’ipocrisia: aprire le frontiere La morte per acqua genera dolore, paura, smarrimento, pietà. La morte per acqua di poveri, di derelitti in cerca di pane e libertà e sicurezza, con le loro donne incinte, i loro bambini, porta la sofferenza di chi guarda impotente, di chi sa a cose fatte, ma anche quella di chi presta soccorso, a una misura di insopportabile frustrazione. Di qui nasce il romanzo umanitario. E’ colpa di una legge dello Stato, la Bossi-Fini o la Turco-Napolitano. Non è vero. I soccorsi sono arrivati in ritardo. Non è vero. I pescherecci hanno voltato la prua da un’altra parte. Non è vero. Lampedusa merita il premio Nobel. Brutta ipocrisia autoindulgente. 06 OTT 2013
Chiesa madre, maestra o lagna? Al direttore - Mentre non viene meno l’entusiasmo popolare per Papa Francesco, non mancano alcune voci critiche che si sentono messe in crisi proprio per gli stessi motivi per cui i più lo applaudono. Ora, è opportuno avere una corretta comprensione del modo singolare (ma quale Papa è stato uguale agli altri?) di questo Pontefice “venuto dall’altro mondo” per non creare equivoci ed inutili contrapposizioni. di Giuseppe Versaldi Caro signor cardinale, un po’ lebbroso il Vaticano dev’essere, come dice Francesco, se ospita tanta ipocrisia. Ma mi ha preso per scemo? Matzuzzi Altro che stile e povertà, la chiesa di Francesco è dottrina e discontinuità 03 OTT 2013
Dalla resistenza alla commedia Dalla resistenza alla commedia. Eravamo qui tutti pronti a combattere chissà quali battaglie di dissuasione, per rompere l’accerchiamento carcerario degli arcinemici, con Berlusconi sulla soglia della galera, ed è arrivato il contrordine del Cav., si vota la fiducia. Ha anche aggiunto, perché conosce le regole dell’umorismo, che non è una marcia indietro. Il sospirato e pluriannunciato 25 luglio c’è stato e non c’è stato, e si è frammisto all’8 settembre della destra italiana: tutti a casa (Letta). Merlo Il Caimano e il Delfino bianco 02 OTT 2013
La sinistra impicca pure con le parole Avrete notato che con il caso di Guido Barilla è emerso il lato autoritario, prescrittivo, del politicamente corretto. Tu industriale della pasta non puoi dire alla radio che per te, con rispetto per tutti, quel che conta, quel che importa ai fini dello sviluppo, dell'investimento, dell'immagine, del marketing, è la famiglia tradizionale biparentale, maschio e femmina e bambini al seguito. Il Mulino bianco, lo spaghetto, i biscottini entrano nello spettro delle cose scorrette e discriminatorie se non si combinano con uno spot gay o «favorevole all'integrazione», secondo il linguaggio edulcorato o eufemistico scelto da Dario Fo, già testimonial della pubblicità Barilla. 30 SET 2013
Ma quanto è impolitico e insulso il governo dei piccoli Quando è nato il governo Letta sono stato tifoso. Lui, il presidente, è un simpatico vicino di casa, come può essere simpatico uno di Pisa, con una moglie deliziosa, bambini da fumetto e da sogno. In più era il pupillo di un pezzo da novanta, controverso ma serio e di rango, il compianto Beniamino Andreatta. Quand’era trentenne, per la serie “trentenni che hanno combinato qualcosa”, il giovane Foglio, per la penna di Mattia Feltri, lo intervistò e ne cavò un senso di sé e della missione politica e culturale della nuova generazione decisamente gustoso. Governo, si dimettono i ministri del Pdl - Merlo Votare è meglio che farsi fottere 28 SET 2013
Il rebus Enrico Letta: premier senza politica Che animale politico è Enrico Letta? Si comporta come fosse Mario Monti, che ha governato un’emergenza ed è affondato nella politica, ma la sua legittimazione non è l’università Bocconi,il Bilderberg, un laticlavio a vita, la senioritas di un ex commissario a Bruxelles. Se la magistratura bastona Berlusconi e il Pd vuole metterci il timbro, è un suo problema, ed è un problema politico, non tecnico, non istituzionale. Monti poteva comportarsi da estraneo alle vecchie questioni della democrazia italiana, la guerra dei vent’anni. 23 SET 2013
Tondeggiante e torreggiante Angela, antipapessa forte, da hard discount Quella di Angela Merkel è una straordinaria lezione di stile. Voglio parlare del suo impaccio personale, del suo corpo e del corrispondente linguaggio. L’ho vista nell’ultimo giorno di campagna fotografata in un discount: che il paese dell’Übermensch sia rappresentato da una massaia dolcemente e goffamente ancheggiante tra i banconi, o alla cassa con carrello e gran pacchi imballati, è meraviglioso. Essere corporalmente banale, appunto, essere qualunque, smentire la moda: ma che bonanza, che benedizione per un leader di quella forza, di quella serena e malinconica potenza. Leggi anche Germania, Merkel stravince ma dovrà condividere il governo - La quieta rivoluzionaria - Merkel, la mamma dominatrice - Le mani della cancelliera 22 SET 2013