Relativismus Ratzinger voleva che la ragione diventasse più grande e meglio capace di percepire il suo limite, che è il mistero. L’Io e le sue voglie sono l’irrazionale moderno onnipotente, il Relativismus con i suoi profili filosofici ed etici. Papa Francesco scrive a Scalfari, che gli aveva chiesto lumi sulla salvezza per un non credente, rassicurandolo: la verità cristiana è una relazione, e alla fine quel che decide è l’amore di Dio per noi e attraverso di noi, insomma la coscienza. 11 SET 2013
Ah, i comunisti d'una volta Perché il Partito democratico non si comporta con sapienza e lascia invece nell’aria l’impressione di una volontà vendicativa da plotone di esecuzione? Il rispetto della legge non c’entra. Berlusconi e i suoi non vogliono cassare la sentenza Esposito, che delegittimano come ingiusta (ma è l’opinione loro e di molti milioni di italiani, non l’oggetto di un voto parlamentare). Non vogliono essere obbligati a rispettare un dispositivo e motivazioni che ritengono ingiusti, ma sono osservanti delle conseguenze. Cerasa Il vero Pd da rottamare - Merlo Il Cav. nell’angolo, tra cupio dissolvi e lotteria dei referendum - L'editoriale Perché Napolitano non accetterà un’altra maggioranza rappattumata 11 SET 2013
L’ingenuo Allende. Quanti errori dietro la favola bella della rivoluzione socialista Viene da me Stefano Di Michele, ormai un vecchio amico oltre che uno scrittore della Civiltà Fogliante, e mi dice che per l’anniversario del colpo di stato in Cile vuole scrivere una doppia pagina con i suoi ricordi di tredicenne comunista di famiglia e di partito. Io quasi svengo dal piacere, ma siccome i suoi sono i ricordi della retorica aperta e necessaria di un partito che allora stava dall’altra parte rispetto ai Kissinger, alle Cia e al governo americano, sono ricordi magici e musicali e sentimentali. I miei sono ricordi di un ventunenne di ambiente togliattiano, smagato, con illusioni realiste se così si può dire, sempre da quella parte, che però assimilò, a dimostrazione della estrema forza e flessibilità storica della doppia verità comunista, tutta un’altra versione delle cose. 09 SET 2013
Il partito dei faziosi che odia la tv libera Il partito Mediaset non esiste. Eppure esiste. Tutto cominciò dalla rottura del monopolio della Rai sulla coscienza nazionale e sul mercato pubblicitario. Il partito Rai esisteva, e in parte esiste ancora. È un partito di centro che guarda a sinistra. Nel tempo è stato colonizzato dal format del contropotere informativo, una balla che ci ha rifilato altre balle, la lagna, l'irresponsabilità, il politicamente corretto in onda tutto il giorno su tutti i canali di Radiorai, lo scandalismo, il conformismo, la furbizia manettara, Massimo Ciancimino. 09 SET 2013
In Siria ci si doveva immischiare per tempo. Ora occorre la forza Non c’è una divisione propriamente politica o ideologica sulla questione siriana. In America e in Europa conservatori e progressisti sono su fronti diversi, si intrecciano gli schieramenti in tendenze isolazioniste e interventiste, Obama rinvia tutto e si copre ma vuole lo strike, così Hollande, ma una folta truppa dei repubblicani del Congresso di Washington si allea con i liberal dissenzienti per il no, e così in Europa il presidente socialista francese è solo, e il colpo decisivo glielo ha dato il conservatore Cameron, a parte la posizione tutto sommato trascurabile e da sottocultura papalina della radicale Bonino e del ministro della Difesa che digiuna e fa dichiarazioni di un’ovvietà conformista riprovevole. L’appello all’Onu è come sempre la vetrina delle ipocrisie. George La via cristiana alla guerra giusta 08 SET 2013
Berlusconi nel paese del cinismo Siamo al dunque che non arriva mai. E’ stato detto tutto. Berlusconi non è solo colpito da una condanna definitiva per frode fiscale. E’ incastrato in un processo surreale per prostituzione minorile e concussione. E’ raccontato nelle motivazioni della sentenza Dell’Utri, per il fumoso concorso esterno in mafia, come il contraente di un patto con Cosa nostra storica, negli anni Settanta e a seguire. Nuovi procedimenti per favoreggiamento e per non so che cos’altro riguardante finanziamenti a poco di buono utili a far cadere Prodi, e oggi pentiti per gola e per paura (vedi il “Lincoln” di Spielberg, altro che le lacrime di coccodrillo per Scola). 07 SET 2013
Il digiuno dei pavidi Il digiuno è passione, almeno nella mia esperienza. Ha un oggetto razionale, quando non sia atto mistico o rituale. Si digiuna per muovere guerra all’aborto, all’apartheid, alla schiavitù coloniale indiana, al massacro delle carceri e della Costituzione. Si può digiunare contro il ritorno dei talebani in Afghanistan, e della sharia, contro l’annichilimento della musica, della libertà femminile, dell’educazione delle ragazze. Ma digiunare per paura della guerra giusta, quando la guerra civile è in corso, quando le armi chimiche ne esaltano il sapore umanamente tossico, questo mi sembra il colmo dell’assurdo. Raineri Perché Assad è costretto a ricorrere alle armi chimiche a Damasco 04 SET 2013
Digiunare per la morte chimica, Wojtyla invocò la guerra Arrupe fu a suo modo un grande, ma il suo seme per la storia della chiesa si chiama “tormento”, come stabilito da un Papa in ogni modo grande, Giovanni Paolo II. Non so dire del paragone, il punto per Bergoglio è nella sintesi ardita di papato e appartenenza alla Compagnia. Discernere, digiunare: una bella pratica, una bella ragion pratica, da non motivare con il rigetto della guerra, perché la guerra esiste prima che la facciano gli Stati Uniti o chi per loro in occidente. Digiunare per l’attacco chimico, questo sarebbe straordinario. Giovanni Paolo invocò la guerra per Sarajevo. 03 SET 2013
La faccia tosta di Letta che rinnega il suo governo Ci vuole una bella faccia tosta per dire a un largo pubblico, essendo stato nominato presidente del Consiglio dei ministri e avendo messo insieme una maggioranza per governare l'Italia, che «non è questo il governo che volevo» e «la prossima volta mi batterò per un governo diverso». Quella faccia Enrico Letta ce l'ha. Per dirla con tutti i sepolcri imbiancati che rivendicano da Berlusconi comportamenti da paese normale, in un paese normale non succede che il capo dell'esecutivo sputi in faccia alla maggioranza che lo sostiene per strappare un applauso demagogico alla Festa del suo partito. 02 SET 2013
La notte occidentale Fa notte in occidente, tramonti e crepuscoli sono cose del passato. Nel secolo scorso abbiamo imparato a nostre spese costi e benefici della guerra e della politica. L’ultima, fredda, l’hanno vinta un Papa coraggioso, una Lady who was not for turning e un attore di Hollywood improvvisato profeta del risveglio americano nel mondo. Un barlume di luce resisteva. Oggi campeggiano nel buio la resa di un pontefice romano sconfitto, lo schiaffo inaudito dei Comuni a un conservatore che impersona lo swinging premier, un presidente nero con il suo carico inutile di speranza e di estenuante attendismo retorico. Gli imperi decadono. Il disordine cresce. 31 AGO 2013