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Il vergognoso doppio standard di Guterres su Israele e Hezbollah

Il segretario generale delle Nazioni Unite chiude gli occhi di fronte ai terroristi che in Libano si armano per colpire lo stato ebraico calpestando i paletti Onu

22 GIU 2024

l'editoriale del direttore

Le scelte anti putiniane di Meloni in Europa suggeriscono ottimismo europeista. Due notizie

La presidente del Consiglio dirà sì a Ursula von der Leyen e no a Marine Le Pen e Viktor Orbán in Ecr. Nella nuova Europa politica che prenderà forma nelle prossime settimane stare lontani dai putiniani di oggi e di ieri è una prerogativa necessaria per poter provare a ottenere qualcosa per il proprio paese

21 GIU 2024

L'editoriale del direttore

Ragionare sulle riforme Meloni senza il chatgpt della deriva autoritaria

Giustizia, autonomia, premierato. Il riformismo meloniano è imperfetto ma è tutto l’opposto di una deriva autoritaria. Ecco alcuni buoni motivi per cui bisognerebbe rileggersi Piero Calamandrei

20 GIU 2024

L'editoriale del direttore

Tutti i motivi per essere contro la "lepenizzazione" di Giorgia Meloni

La partita per la Commissione, l’imbarazzo per le mosse necessarie e la vulnerabilità dell’Italia. Perché quando si parla di Europa non scegliere da che parte stare significa già aver fatto una scelta (molto pericolosa)

19 GIU 2024

L'editoriale del direttore

Difendere Israele per difendere la libertà. Anche quando si parla di Pride

Essere Lolita a Teheran, oggi, è alquanto difficile. Essere un omosessuale in medio oriente anche. Perché sventolare la bandiera dello stato ebraico al prossimo Pride, a proposito di diritti, aggrediti e aggressori

18 GIU 2024

L'editoriale del direttore

La pazzia europea e, sorpresa, la normalità della nuova Italia

Le elezioni  europee hanno confermato che politica ed economia nel nostro paese sembrano vivere in uno stato di grazia. Per il governo Meloni non ci sono più alibi per sbagliare, per non osare, per non far andare l’Italia alla giusta velocità di crociera  

17 GIU 2024

La situa

La partita europea di Giorgia Meloni

È vero che alcuni paesi hanno registrato un aumento dell’estremismo di destra (Francia, Germania, Austria), ma è anche vero che nel complesso i partiti che hanno governato l’Europa tra il 2019 e il 2024 hanno insieme più o meno gli stessi seggi che avevano nella passata legislatura

15 GIU 2024

l'editoriale del direttore

Perché si può gioire per il G7 anti putiniano, anti trumpiano e anti lepenista (vedi l’immigrazione)

C’è qualche stato che zoppica, qualche paese che soffre, qualche leader in affanno, qualche presidente disorientato, ma alla fine dei conti, ancora una volta il G7 ha permesso di far fare alle società aperte un passo in avanti importante, contro i regimi sanguinari, contro le autarchie violente, contro gli estremisti populisti

15 GIU 2024

"all eyes are on her"

Perché il G7 è anche un test sul camaleontismo di Meloni

Tenere gli occhi sul suo trasformismo è utile non solo per studiare la premier ma anche per capire quali sono le acrobazie che devono compiere i populisti quando dopo aver seminato zizzania si ritrovano a fare i conti con la realtà  

14 GIU 2024

l'editoriale del direttore

Il lepenismo è nemico dell’Italia

L’ascesa del lepenismo non è solo un guaio per la Francia di Macron: può diventarlo anche per l’Italia di Meloni. Ragioni per non assecondare una deriva incompatibile con la tutela degli interessi italiani. Esempi concreti

13 GIU 2024
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