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Dal Foglio di sabato

Io non sono un carciofo

Salvatore Crisafulli si è risvegliato tre anni fa su un lettino dell ospedale di Arezzo, respirando con un tubo infilato nel collo, una piaga profonda sei centimetri sul sacrale, le braccia ricostruite in sala operatoria, un coma di quarto grado, un'insufficienza respiratoria, una frattura alla colonna vertebrale, un'emorragia cerebrale e i medici che dicevano di non toccarlo, perché suo figlio è in coma, signora: questo è uno stato vegetativo permanente; lui non può capire, non può sentire non può parlare; se alza la testa, se abbassa le palpebre e se muove gli occhi le assicuro che, purtroppo, sono gesti non volontari. Non lo fa apposta; signora, suo figlio non è cosciente. 

28 MAR 2008

L'intervista extra large al vice di W. Tutto quello che non leggerete sul Foglio di carta

Franceschini parla del Pd oltre il voto e ricorda a Di Pietro che c'è un patto

"Premesso che io non sono uno di quelli che dice sempre 'bisogna dire che si vince', penso davvero che oggi ci siano tutte le condizioni per vincere e penso che ci siano ormai il giusto numero di indecisi, in campagna elettorale, per poter tentare un sorpasso finale: l'Italia, in effetti, non è più il paese del voto immobile, e lo si è visto anche nell'ultima campagna elettorale. Detto questo, con l'operazione di nascita del Partito democratico non si poteva immaginare che questa coincidesse con una campagna elettorale. Quella del Partito democratico è un'operazione più profonda per la politica italiana, va ben al di là delle elezioni e chiude definitivamente la transizione italiana durata quattordici anni e passata attraverso le coalizioni, naturalmente frammentate e litigiose, che però hanno fatto nascere quella democrazia dell'alternanza dove possono coesistere e contrapporsi riformisti e conservatori, progressisti e moderati, centrodestra e centrosinistra.

27 MAR 2008

Intervista collettiva via chat, da Roma a Milano, sulla partita di questa sera a San Siro

Inter-Liverpool due a zero. O forse no

Cento anni e quarantotto ore dopo il primo giorno di Inter, in quella competizione che Giampiero Galeazzi preferirebbe chiamare schenpsion lig, l’Inter di Roberto Mancini questa sera dovrà recuperare a San Siro i due gol subiti all’andata contro il Liverpool. La redazione del Foglio chiede, via Skype, un piccolo commento preventivo al futuro onorevole interista Maurizio Crippa (“come funziona sto aggeggio?”) e al misterioso guru sportivo di riferimento di questo giornale, Beppe Di Corrado. “Quelli fuori casa sono scarsi ma forse non così scarsi da prenderne uno ogni trenta minuti. Quindi: Due a zero per l’Inter”, dice Di Corrado.

11 MAR 2008
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