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Così il Quirinale commissaria il Pd

Bersani ha provato fino all’ultimo secondo a giocarsi le sue chance per trasformare l’incarico in una nomina utile a formare un nuovo governo ma alla fine della surreale giornata di ieri a Napolitano sono bastate poche telefonate per scoprire che dietro l’ultima puntata e dietro l’ultima scommessa del segretario non si nascondeva una carta vincente bensì un clamoroso bluff. Il bluff tentato dal segretario come ultima mossa per rimanere aggrappato al suo possibile governo è stato quello di spiegare al capo dello stato che senza di lui, senza Bersani, il Pd non avrebbe dato l’appoggio a nessun altro premier. Merlo Napolitano si dà l'incarico

29 MAR 2013

Pokeristi al Quirinale

Bersani e la mossa della disperazione per convincere Napolitano

Pier Luigi Bersani salirà oggi verso le 18 al Quirinale senza i numeri “certi” chiesti la scorsa settimana da Giorgio Napolitano come condizione necessaria per trasformare l’incarico offerto in una nomina utile a formare un nuovo governo. Le lunghe consultazioni portate avanti dal segretario del Pd non hanno dato i risultati sperati e dopo le chiacchierate con le parti sociali, con la Cgil, con Bagnasco, con Don Ciotti, con Saviano, con il Wwf, con il Touring Club e, infine, con tutti i partiti che fanno parte di questa legislatura (si chiude oggi verso le 16 con il Pd, che sarà veramente ricevuto dal segretario del Pd) Bersani, allo stato dei fatti, non ha in mano nessun accordo che possa tranquillizzare il Quirinale sulla questione numeri "certi". Giuli Quelli che “Napolitano non si azzardi”

28 MAR 2013

Convergenze parallele

Perché Bersani osserva con sospetto la strana coppia Renzi-Napolitano

Ieri sera la direzione del Pd ha nuovamente incoraggiato Bersani ad andare dritto per la sua strada e a tentare in tutti i modi di trovare i numeri per convincere Napolitano a trasformare l’incarico in una nomina utile a formare un governo. Sui numeri ancora non è chiaro quale siano le intenzioni del leader del centrosinistra e nonostante tra Pd e Pdl siano in corso trattative – come testimoniato da Enrico Letta che ieri ha ammesso che l’elezione del presidente della Repubblica “deve, ripeto deve, avvenire con un coinvolgimento molto largo” – almeno formalmente Bersani negherà di voler costruire un accordo con il Caimano e continuerà a portare avanti la linea di sempre: o si fa un governo con me oppure si torna al voto. Merlo Il Pdl prepara il dopo Bersani con un nome che piace a Napolitano - L'editoriale Monti-Galli della Loggia 2-0

26 MAR 2013

Bersani e il partito dell’inciucio

Sul rigido tracciato che Bersani dovrà seguire per trasformare l’incarico ricevuto ieri da Napolitano in una nomina utile a formare un governo, i rigorosi paletti fissati dal Quirinale (in Parlamento ci si va solo con numeri “certi”) hanno avuto sul segretario del Pd lo stesso effetto prodotto durante le gare di Formula uno dall’ingresso in pista delle luci gialle della safety car. La safety car è il veicolo che viene fatto girare sul circuito quando, in seguito a un grave incidente, gli organizzatori decidono di controllare la gara facendo rallentare le macchine e consegnando le chiavi della corsa a un incontestabile arbitro arrivato dall’esterno per regolare il traffico.

23 MAR 2013

“Grasso Koalition”

Il nuovo vaffa urlato da Grillo a Bersani e la disponibilità offerta da Pdl e Lega di appoggiare un governo di grande coalizione che – come chiede Napolitano – non abbia pregiudiziali sul centrodestra ha trasformato le consultazioni di Bersani in un referendum interno al Pd su un tema particolare: si può escludere di costruire una proposta finalizzata a raccogliere i voti dell’unica coalizione con cui si potrebbe costruire una maggioranza? In altre parole, aprire al Pdl è un tabù o i novanta minuti da Bersani al Quirinale hanno fatto cambiare qualcosa? Fino a qualche ora fa la linea del centrosinistra era quella uscita dalla direzione: andare alle Camere con una proposta “rivolta a tutto il Parlamento” per stanare i grillini a Palazzo Madama. Merlo Napolitano ascolta tutti ma al testardo Bersani chiede numeri sufficienti

22 MAR 2013

Romanzo Quirinale

Carta Grasso o carta Bersani? Così il Pd si prepara all'incontro (o scontro?) con Napolitano

Tra poche ore Pier Luigi Bersani, leader della coalizione (e del partito) che ha preso più voti alle ultime elezioni (anche se Beppe Grillo a quanto pare non se ne è ancora accorto), salirà al Quirinale (alle 18) e si troverà di fronte a due strade da imboccare: da una parte il segretario del Pd potrebbe chiedere al presidente della Repubblica un incarico per verificare se nei prossimi giorni esista effettivamente la possibilità di formare un governo (in fondo nella storia recente della nostra repubblica non sono stati pochi i tentativi di formare governi di minoranza). Merlo L’unico punto d’incontro fra le correnti del Pd è il fallimento di Bersani

21 MAR 2013

Tutti al Quirinale

Renzi prepara il pugnale per impedire a Bersani di andare subito alle elezioni

Sul sentiero accidentato che il Pd comincerà a percorrere partendo dalle consultazioni al Quirinale e arrivando fino al traguardo dell’incarico che Giorgio Napolitano potrebbe affidare a Pier Luigi Bersani entro la fine della settimana, c’è un’ombra sospetta, a forma di pugnale, che il segretario osserva da qualche ora con un pizzico di preoccupazione. Il pugnale in questione è quello che Matteo Renzi, nonostante la promessa di non voler colpire alle spalle il leader del Pd, ha cominciato ad affilare qualche giorno fa, quando, subito dopo il successo ottenuto da Bersani nella partita delle presidenze delle Camere, improvvisamente il sindaco ha capito che il piano B del leader del centrosinistra prevede una variabile a cui il Rottamatore non aveva dato peso ma che nelle ultime ore ha preso corpo nel Pd.

20 MAR 2013

L’offerta di Bersani alla Lega

La prospettiva di un governo Bersani-Vendola-Saviano-Rodotà-Cecchi Paone costruito sul modello Boldrini-Grasso per essere sostenuto da Grillo e Casaleggio è legata a un passaggio che potrebbe risultare decisivo in vista delle consultazioni convocate da domani dal presidente della Repubblica. Il passaggio riguarda uno scenario complicato e che sarebbe in contraddizione con l’idea di Bersani di non voler fare inciuci con nessuno e non voler cedere a compromessi con la destra brutta, sporca e cattiva. Eppure da qualche giorno è un fatto che il segretario del Pd abbia affidato ad alcuni esponenti del suo partito il compito di verificare se esiste una disponibilità della Lega a votare una “fiducia tecnica” all’esecutivo Bersani. Leggi Bersani fa scouting col loden di Salvatore Merlo - Leggi Il furbastro e la settaria di Giuliano Ferrara - Leggi Le vere istruzioni di Grillo e Casaleggio per evitare trappole sulla fiducia di Antonio Amorosi

19 MAR 2013

Fronte anti inciucio

“Elezioni e patto tra rottamatori”. In Parlamento si scopre la strana maggioranza tra turchi e renziani

Dàgli all’inciucio! Dàgli all’inciucio! Ieri pomeriggio, mentre i nuovi eletti a Montecitorio e a Palazzo Madama sfilavano felici sotto i flash dei fotografi per esprimere le proprie preferenze sulle presidenze delle Camere, i deputati e i senatori del Pd, sbirciando la composizione dei primi capannelli di fronte ai divanetti del Transatlantico, all’improvviso si sono resi conto che una delle grandi novità di questa legislatura riguarda una nuova strana maggioranza con cui dovranno fare i conti tutti quei vecchi colonnelli del centrosinistra (D’Alema, Veltroni, Letta, Bindi, Fioroni, Franceschini) che in queste ore stanno tentando di costruire una grande rete di protezione per “salvare” il paese dal rischio di elezioni anticipate.

16 MAR 2013

In Camera caritatis

Il fronte “anti voto” sfida Bersani e cerca strane maggioranze col Pdl

Il risultato della partita a scacchi giocata dal Pd sul terreno delle presidenze delle Camere (dove il Pd, per cercare un’intesa, oggi voterà scheda bianca in entrambi i rami del Parlamento) risulterà utile non solo per capire il destino del governo ma anche per avere una fotografia nitida rispetto a un tema chiave di questo inizio legislatura: il peso della vecchia guardia del Pd in rivolta contro l’attuale guida del Pd, ovvero Bersani. Leggi Sardo dice perché Bersani ha i numeri per governare e convincere Napolitano di Alessandra Sardoni

15 MAR 2013
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