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Storia, segreti e trame del patto di sindacato tra i grandi del Pd

“Guarda che loro sono già tutti d’accordo, eh”. E’ venerdì pomeriggio, sono le 14 e 30, siamo a Roma, a pochi passi da piazza Trilussa, quartiere Trastevere, e di fronte a noi c’è un famoso e rampante dirigente del Partito democratico, non bersaniano ma con ottime entrature nella segreteria del leader democratico. Il dirigente del Pd, poco prima del caffè, tira fuori una penna nera dal taschino della giacca e dopo essersi fatto spazio tra piatti, posate, chiazze d’olio e briciole di pane a un certo punto fissa il cronista e comincia a scrivere sulla tovaglietta di cartone sei nomi con altrettante parentesi.

14 AGO 2012

No agenda Monti, ecco il Pd

“Guarda: sinceramente, ormai, credo proprio di no”. La nostra chiacchierata con Stefano Fassina inizia con un sorriso sul più gustoso dei retroscena di questa movimentata fase della nostra vita politica. Fassina, che pochi mesi fa aveva ammesso di non considerare un tabù la possibilità di andare alle urne il prossimo autunno, riconosce che la finestra per il voto a ottobre, “che davvero era una possibilità”, si è definitivamente chiusa (“non c’è più lo spazio e non ci sono più le condizioni e prima bisognava fare la legge elettorale”) e che anche per questa ragione da oggi in poi il Pd, di fronte a un percorso maggiormente definito da qui al 2013, ha la possibilità di fare alcuni passi in avanti nel circoscrivere con chiarezza il suo profilo di governo.

09 AGO 2012

Il cappellano del 41 bis racconta

Il prete che sussurrava ai boss

L’uomo che sussurrava ai mafiosi ha settant’anni, gli occhi piccoli, i capelli brizzolati, la pelle liscia, la faccia rotonda, lo sguardo fisso, un sorriso inciso sul volto da due sottili rughe che gli incorniciano le labbra e un ricordo nitido di quello che successe la mattina del 30 maggio 1993 di fronte al presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro: “Pensi a un nome lei, caro monsignore”. L’uomo che sussurrava ai mafiosi ha un passato nelle parrocchie di Siena, una lunga esperienza nelle carceri toscane, un tosto addestramento alle scuole diplomatiche e una storia da raccontare su quello che Papa Montini gli mostrò a Castel Gandolfo tre giorni prima che Aldo Moro venisse ucciso dalle Brigate Rosse: “Guardi cosa c’è lì sul tavolo, caro monsignore”.

14 LUG 2012

Arrivano gli occupy Pd

Con Monti e contro Monti. Con Krugman e contro Krugman. Con l’aspirina e contro l’aspirina. Con l’Europa e contro l’Europa. Con la Bce e contro la Bce. Con i tecnici e contro i tecnici. E così via. A otto mesi esatti dalla nascita del governo Monti, all’interno dei due principali schieramenti che lo scorso novembre hanno accettato la sfida dell’esecutivo dei professori da un po’ di tempo a questa parte si sta manifestando un fenomeno – in parte schizofrenico e in parte forse naturale – che appare sempre con maggiore frequenza fra le trame quotidiane delle dinamiche parlamentari.

10 LUG 2012

Il Pd e la guerra delle ombre

Sì, è vero: non si sa ancora quando si voterà, non si sa ancora come si voterà, non si sa ancora per cosa si voterà, non si sa ancora con chi si voterà, non si sa ancora dove si voterà e non si sa ancora soprattutto per chi diavolo si voterà; ma nell’attesa di conoscere nei prossimi mesi, a proposito del dossier “primarie del centrosinistra”, qualche dettaglio in più rispetto alle parole “sono belle”, “si faranno”, “saranno aperte” e “sarà una grande festa”, si può dire che nel Partito democratico ci sono almeno due formidabili contadini, o forse due grandi giardinieri, che da qualche tempo a questa parte hanno cominciato, come dire, a farsi più o meno un mazzo così. Leggi E’ possibile un giudizio equanime su Bersani? di Giuliano Ferrara

20 GIU 2012

La sfida di Renzi a Bersani

“Sì, è vero: adesso ci siamo. Le primarie, almeno così sembra, alla fine si faranno; e noi, quando Pier Luigi Bersani ufficializzerà la sua scelta, saremo pronti a giocarci la nostra partita. Lo faremo per sfidare il segretario, certo, ma soprattutto lo faremo per affermare le nostre idee, per dare una scossa al partito e per provare una buona volta a rivoluzionare, e a innovare, questo Pd. E però, carini, non fatevi illusioni: ché se qui noi siamo in campo non lo facciamo per partecipare, ma solo perché sappiamo che noi, oggi, in questa gara, possiamo vincere davvero”.

08 GIU 2012

Liste civiche, voto e gazebo

Perché ora il Pd di lotta e di governo non considera tabù le elezioni a ottobre

Almeno su questo punto la linea del Pd fino a ieri sembrava essere chiara: “Il voto anticipato? Guardate – aveva detto neppure un mese fa Pier Luigi Bersani  – io sono una persona seria, non intendo vincere sulle macerie e per questo non accetto di destabilizzare un paese che si trova in piena crisi”. Ieri mattina però ecco che arriva la novità: Stefano Fassina, responsabile Economia del Pd e uomo forte del cerchio magico bersaniano, confessa di non considerare un tabù l’idea di andare a votare il prossimo autunno.

05 GIU 2012

Diario di uno scandalo

Dal nostro inviato tra i rancori e i dolori di Rignano

La storia di Rignano Flaminio, almeno per questo giornale, comincia la mattina del 25 aprile di cinque anni fa. Sono le nove e trenta, l’anno è il 2007, e le agenzie battono una notizia bomba: “Sei persone sono state arrestate per presunti abusi in una scuola materna di Rignano Flaminio. L’ordinanza è stata notificata a tre maestre, il marito di una di loro, una bidella e un extracomunitario. La denuncia era partita da alcuni genitori.

03 GIU 2012

Una volta smaltita la sbornia delle amministrative

Le elezioni, la vittoria a tavolino e due cosine sfuggite al Pd di Bersani

Una volta smaltita la sbornia delle amministrative siamo certi che il timoniere del Pd si renderà conto non solo che il successo del centrosinistra va inserito in un contesto politico anomalo – potremmo quasi definirla una vittoria a tavolino, considerando l’avversario che praticamente si è ritirato dal terreno di gioco prima ancora di scendere in campo – ma anche che da questa sessione elettorale sono arrivate delle indicazioni che sarebbe da sciocchi non considerare.

23 MAG 2012

Nell'interesse del paesello. Che fare per il 2013? / 8

Dieci proposte (con Costituente)

A pochi mesi ormai dall’inizio della prossima campagna elettorale, ci sono alcune cose precise che i partiti potrebbero fare non solo per non rimanere infilzati tra i forconi dell’anti politica ma anche per tornare ad avere un ruolo centrale in questo rocambolesco inizio di Terza Repubblica. Sono almeno dieci i punti. Proviamo a sintetizzarli.

12 MAG 2012
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