Bersani e il partito dell’inciucio Sul rigido tracciato che Bersani dovrà seguire per trasformare l’incarico ricevuto ieri da Napolitano in una nomina utile a formare un governo, i rigorosi paletti fissati dal Quirinale (in Parlamento ci si va solo con numeri “certi”) hanno avuto sul segretario del Pd lo stesso effetto prodotto durante le gare di Formula uno dall’ingresso in pista delle luci gialle della safety car. La safety car è il veicolo che viene fatto girare sul circuito quando, in seguito a un grave incidente, gli organizzatori decidono di controllare la gara facendo rallentare le macchine e consegnando le chiavi della corsa a un incontestabile arbitro arrivato dall’esterno per regolare il traffico. 23 MAR 2013
“Grasso Koalition” Il nuovo vaffa urlato da Grillo a Bersani e la disponibilità offerta da Pdl e Lega di appoggiare un governo di grande coalizione che – come chiede Napolitano – non abbia pregiudiziali sul centrodestra ha trasformato le consultazioni di Bersani in un referendum interno al Pd su un tema particolare: si può escludere di costruire una proposta finalizzata a raccogliere i voti dell’unica coalizione con cui si potrebbe costruire una maggioranza? In altre parole, aprire al Pdl è un tabù o i novanta minuti da Bersani al Quirinale hanno fatto cambiare qualcosa? Fino a qualche ora fa la linea del centrosinistra era quella uscita dalla direzione: andare alle Camere con una proposta “rivolta a tutto il Parlamento” per stanare i grillini a Palazzo Madama. Merlo Napolitano ascolta tutti ma al testardo Bersani chiede numeri sufficienti 22 MAR 2013
Romanzo Quirinale Carta Grasso o carta Bersani? Così il Pd si prepara all'incontro (o scontro?) con Napolitano Tra poche ore Pier Luigi Bersani, leader della coalizione (e del partito) che ha preso più voti alle ultime elezioni (anche se Beppe Grillo a quanto pare non se ne è ancora accorto), salirà al Quirinale (alle 18) e si troverà di fronte a due strade da imboccare: da una parte il segretario del Pd potrebbe chiedere al presidente della Repubblica un incarico per verificare se nei prossimi giorni esista effettivamente la possibilità di formare un governo (in fondo nella storia recente della nostra repubblica non sono stati pochi i tentativi di formare governi di minoranza). Merlo L’unico punto d’incontro fra le correnti del Pd è il fallimento di Bersani 21 MAR 2013
Tutti al Quirinale Renzi prepara il pugnale per impedire a Bersani di andare subito alle elezioni Sul sentiero accidentato che il Pd comincerà a percorrere partendo dalle consultazioni al Quirinale e arrivando fino al traguardo dell’incarico che Giorgio Napolitano potrebbe affidare a Pier Luigi Bersani entro la fine della settimana, c’è un’ombra sospetta, a forma di pugnale, che il segretario osserva da qualche ora con un pizzico di preoccupazione. Il pugnale in questione è quello che Matteo Renzi, nonostante la promessa di non voler colpire alle spalle il leader del Pd, ha cominciato ad affilare qualche giorno fa, quando, subito dopo il successo ottenuto da Bersani nella partita delle presidenze delle Camere, improvvisamente il sindaco ha capito che il piano B del leader del centrosinistra prevede una variabile a cui il Rottamatore non aveva dato peso ma che nelle ultime ore ha preso corpo nel Pd. 20 MAR 2013
L’offerta di Bersani alla Lega La prospettiva di un governo Bersani-Vendola-Saviano-Rodotà-Cecchi Paone costruito sul modello Boldrini-Grasso per essere sostenuto da Grillo e Casaleggio è legata a un passaggio che potrebbe risultare decisivo in vista delle consultazioni convocate da domani dal presidente della Repubblica. Il passaggio riguarda uno scenario complicato e che sarebbe in contraddizione con l’idea di Bersani di non voler fare inciuci con nessuno e non voler cedere a compromessi con la destra brutta, sporca e cattiva. Eppure da qualche giorno è un fatto che il segretario del Pd abbia affidato ad alcuni esponenti del suo partito il compito di verificare se esiste una disponibilità della Lega a votare una “fiducia tecnica” all’esecutivo Bersani. Leggi Bersani fa scouting col loden di Salvatore Merlo - Leggi Il furbastro e la settaria di Giuliano Ferrara - Leggi Le vere istruzioni di Grillo e Casaleggio per evitare trappole sulla fiducia di Antonio Amorosi 19 MAR 2013
Fronte anti inciucio “Elezioni e patto tra rottamatori”. In Parlamento si scopre la strana maggioranza tra turchi e renziani Dàgli all’inciucio! Dàgli all’inciucio! Ieri pomeriggio, mentre i nuovi eletti a Montecitorio e a Palazzo Madama sfilavano felici sotto i flash dei fotografi per esprimere le proprie preferenze sulle presidenze delle Camere, i deputati e i senatori del Pd, sbirciando la composizione dei primi capannelli di fronte ai divanetti del Transatlantico, all’improvviso si sono resi conto che una delle grandi novità di questa legislatura riguarda una nuova strana maggioranza con cui dovranno fare i conti tutti quei vecchi colonnelli del centrosinistra (D’Alema, Veltroni, Letta, Bindi, Fioroni, Franceschini) che in queste ore stanno tentando di costruire una grande rete di protezione per “salvare” il paese dal rischio di elezioni anticipate. 16 MAR 2013
In Camera caritatis Il fronte “anti voto” sfida Bersani e cerca strane maggioranze col Pdl Il risultato della partita a scacchi giocata dal Pd sul terreno delle presidenze delle Camere (dove il Pd, per cercare un’intesa, oggi voterà scheda bianca in entrambi i rami del Parlamento) risulterà utile non solo per capire il destino del governo ma anche per avere una fotografia nitida rispetto a un tema chiave di questo inizio legislatura: il peso della vecchia guardia del Pd in rivolta contro l’attuale guida del Pd, ovvero Bersani. Leggi Sardo dice perché Bersani ha i numeri per governare e convincere Napolitano di Alessandra Sardoni 15 MAR 2013
Assalto a Napolitano Una volta terminata l’appassionantissima scazzottata sul dossier relativo alla trasparenza dei costi dell’apparato del Pd, l’attenzione del centrosinistra tornerà a essere rivolta a un momento particolare di questo inizio legislatura collocabile alla fine della prossima settimana (tra il 23 e il 24), quando il leader del partito di maggioranza relativa, Pier Luigi Bersani, dopo aver accettato “con riserva” dal presidente della Repubblica l’incarico di formare un nuovo governo salirà al Quirinale e dirà al capo dello stato quale strada intende percorrere: sciogliere la riserva e chiedere al capo dello stato la nomina presentandosi con il proprio governo in Parlamento, oppure restituire la palla al presidente, rinunciare a farsi votare la (s)fiducia al Senato ed evitare di mettere in moto tutte le procedure per la formazione del nuovo esecutivo. Leggi In Parlamento il Pd è pronto anche a votare l’arresto di Berlusconi di Salvatore Merlo - Leggi l'editoriale La mozione d’ordine di Napolitano 13 MAR 2013
Il piano di Renzi “Ragazzi, mi raccomando, non portatevi troppi viveri a Roma: visto come stanno andando le cose secondo me potrebbe bastarvi anche un sacchettino della merenda…”. Ieri mattina, poco prima che i 408 parlamentari del Pd si ritrovassero a Roma al teatro Capranica per discutere con Bersani il futuro di questa complicata legislatura, uno dei democratici più ascoltati da Matteo Renzi, Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia e capo dell’Anci, ha cercato di sdramattizare con questo sms inviato ad alcuni renziani il clima surreale vissuto in queste ore dai deputati e dai senatori appena eletti in Parlamento. 12 MAR 2013
Bersani e il calvario del calendario In mezzo alla nebbia fitta con cui si ritrovano a fare i conti da due settimane i principali protagonisti di questa accidentata fase della nostra vita politica, a poco a poco iniziano a scorgersi all’orizzonte alcuni timidi bagliori che messi insieme possono aiutarci a illuminare il percorso che ci accompagnerà alla mattina del prossimo 19 marzo, giorno in cui Giorgio Napolitano aprirà le porte del Quirinale per le prime consultazioni con i capigruppo di Camera e Senato. 09 MAR 2013