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Separarsi un po’. Dove punta l’asse Merkel-Renzi nella crisi ucraina

Due popoli e un nuovo confine. Federica Mogherini, ministro degli Esteri del governo Renzi, oggi pomeriggio arriverà alla Camera e spiegherà sia il succo dell’incontro avuto ieri con i ministri degli Esteri europei sia il senso della prudente posizione portata avanti in queste ore dall’esecutivo guidato dal segretario del Pd. Al termine di una giornata complicata in cui l’esercito russo è arrivato oltre i confini della Crimea conquistando lo scalo portuale di Kerch e in cui i mercati internazionali hanno risentito del clima da cortina di ferro (Milano ha chiuso a -3,34 per cento, Mosca a -10,8 per cento), Mogherini ha ripetuto che l’Italia sta “provando a tenere aperta la strada del dialogo”.

04 MAR 2014

In taxi con il sindaco

Grillo & Matteo. Emiliano spiega perché Renzi sarà il “Na-po-le-o-ne” del Pd

“Io ti dico solo una cosa: Na-po-le-o-ne!”. Roma, 27 febbraio, via Ettore Romagnoli, “Agorà”. Michele Emiliano sguscia via dagli studi della Dear, sale veloce su un taxi, apre al volo una portiera della macchina, fa un rapido cenno al cronista, lo invita a montare a bordo con lui, il cronista si accomoda accanto al sindaco e il sindaco inizia a parlare. Un fiume: Renzi, Grillo, il Pd, i ministri, Napolitano, il governo, le elezioni, le espulsioni, il tre per cento, il primato della politica. Rizzini Il buio oltre la setta - Raineri Renzi va a Tunisi perché è un viaggio rodato dalla Bersani Tour

28 FEB 2014

I baffi del Rottamatore

“Devi mettere insieme tutto. Il ribaltone. Gli azionisti. I ministri. Le parole. I consiglieri. I servizi. L’economia. I sindacati. Le riforme. Le provocazioni. I messaggi. Le cooperative. La Confindustria. La missione. Le sfide. Blair. La scuola. La terza via. Il rapporto con i comunisti. Il rapporto con il partito. Il rapporto con il successore. Come dire: io qualcosina la noto, diciamo…”. Come tutti i migliori libri dei sogni, la particolarità del governo Leopolda è di essere un miracoloso volume in cui le pagine rilegate sono state scritte con un carattere così poco decifrabile e così poco comprensibile che chi in quelle pagine cerca di vedere qualcosa di particolare riesce senza problemi a intravedere esattamente quello che sogna di vedere. Merlo Se Renzi flirta più con il Cav. che con il Pd una ragione c’è (elettorale)

27 FEB 2014

Chi cambierà verso?

Tra Fiom e Confindustria. Renzi, il Lavoro e la storia dell’altra Große Koalition

Lei e lui: e se il senso del governo Leopolda passasse proprio da qui? Ieri pomeriggio, al termine della convincente replica con cui Renzi ha riscattato alla Camera la deludente performance del Senato, il presidente del Consiglio, di fronte a un sorridentissimo Pier Luigi Bersani e a un accigliatissimo Enrico Letta, poco prima di vedere la sua grande coalizione incassare la fiducia anche di Montecitorio, ha tracciato nuovamente le tappe verso le quali si muoverà il governo e ha ricordato che al centro di tutto ci sarà una questione che Renzi generalmente sintetizza con una parola semplice: lavoro.

26 FEB 2014

L’altro lato del sindaco d’Italia

Renzi e il primo giorno tra sbadigli, botte a Grillo, promesse, carezze al Cav.

Forma e sostanza. La forma ci dice che il primo discorso del sindaco d’Italia nel consiglio comunale di Palazzo Madama è stato un discorso leggero, non istituzionale, non avvolgente, con poco ritmo, rivolto più al pubblico a casa che al pubblico in Aula, e in cui il presidente del Consiglio ha volutamente cercato di mantenere il suo profilo di lotta e di governo utilizzando una strategia precisa: rimarcando, con lo stile del discorso-comizio, la sua lontananza dai luoghi della vecchia politica. Lo Prete Dalla speranza di Renzi alla perseveranza di governo, un appunto

25 FEB 2014

Il patto di Matteo

Renzi, lo staff e il governo dei sindaci per rottamare il governo del presidente

Pochi ministri, molte donne, molti giovani, pochi tecnici, molti nuovi volti, discreta discontinuità con il governo precedente, un ministro dell’Economia che non è un politico ma non è neanche un tecnocrate puro e un passaggio dal governo del presidente al governo del sindaco – perché di questo si tratta – che si manifesta pochi minuti dopo le diciannove e quindici, quando il segretario del Pd, dopo due ore e mezza di vivace colloquio con Giorgio Napolitano, dopo aver ottenuto la rottamazione di alcuni ministri che il Quirinale chiedeva di riconfermare (Mauro, Bonino, Bray), arriva senza voce in sala stampa accanto al suo sottosegretario alla presidenza del Consiglio (Delrio) e presenta tutto di un fiato la squadra del governo Leopolda.

22 FEB 2014

Il governo di Dorian Gray

La storia di Dorian Gray la conosciamo tutti: un ragazzo di rara bellezza che grazie a un particolare patto con il diavolo ottiene il privilegio di rimanere per sempre giovane e di far invecchiare non il suo corpo ma un magnifico dipinto che riproduce magistralmente il suo volto. Senza voler forzare con i paralleli letterari, una delle missioni impossibili di cui dovrà farsi carico il quasi presidente del Consiglio non è così diversa dalla richiesta impossibile fatta dal protagonista del romanzo di Oscar Wilde: preservare la propria purezza, la propria giovinezza, la propria freschezza, dall’inesorabile scorrere del tempo. Nel caso di Matteo Renzi, il patto con il diavolo coincide con la necessità di poter passeggiare tra i corridoi di Palazzo Chigi senza avere il terrore di ritrovarsi all’improvviso con il volto di Enrico Letta riflesso negli specchi. Brambilla Ricchi e agiati per me pari sono, quasi closing per la patrimoniale

21 FEB 2014

Dietro la profonda sintonia

Renzi, il Cav. e tutte le conseguenze dell’amore sulla nascita del governo

Si piacciono, e questo si sa. Si cercano, e questo si sa. Si sentono, e questo si sa. Quello che si sa meno e che si intuisce ma ancora non si capisce dell’abbraccio tra il Cavaliere bianco e il Cavaliere nero, del rapporto speciale, della sintonia profonda tra Renzi e Berlusconi riguarda una domanda che potremmo sintetizzare così: quali saranno le conseguenze dell’amore tra Renzi e Berlusconi sul governo Leopolda?

19 FEB 2014

Le due facce della legislatura

Il Tesoro che studia Renzi per evitare che il governo si trasformi in un Letta bis

Matteo Renzi dice che questa è la volta buona, che entro la settimana presenterà la sua squadra, che il suo governo ha un orizzonte legato all’intera legislatura, che il suo esecutivo andrà avanti al ritmo di una riforma al mese, che occorrono ancora un paio di giorni per mettere a fuoco il programma, che entro febbraio verrà approvata la legge elettorale (e l’abolizione del Senato), che entro marzo sarà approvato un piano sul lavoro, che entro aprile verrà varata una riforma sul fisco e nonostante i molti “ni” e molti “no” ricevuti negli ultimi giorni da alcuni amici ai quali aveva chiesto di impegnarsi al governo (Alessandro Baricco, Andrea Guerra) la giornata di ieri non poteva andare meglio. Leggi l'editoriale I vescovi non capiscono il bamboccio

18 FEB 2014

Monti a ruota libera su Renzi & C.

Lui lo vede, lo scruta, lo segue e ovviamente non può dirlo come vorrebbe. Ma mentre è lì che osserva la Smart di Matteo entrare a tutta velocità al Quirinale per parcheggiare nel rettangolo riservato agli “incarichi” tu lo capisci che lui, Mario, pensa proprio quello. E pensa che in fondo se Matteo sta per fare quello che tra qualche ora dovrebbe fare – andare da Napolitano, farsi consegnare l’incarico, nominare un governo, trasformare la rottamazione in una costruzione – il merito non è solo del voto con cui due giorni fa la direzione ha spinto l’utilitaria di Letta verso il garage della demolizione è anche di quel lavoro lento, duro, doloroso cominciato tre anni fa.

15 FEB 2014
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