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Spingitori di rottamatori

Il metodo Renzi e lo stile della nuova concertazione spiegato nome per nome

Spingitori di cavalieri. Chi erano costoro? Chi li spingeva a farlo? Chi li pagava? Che c’era qualcuno che spingeva pure loro?”. Per capire qualcosa di più sul pirotecnico mercoledì da leoni durante il quale Matteo Renzi ha trasformato un’ordinaria conferenza stampa post Cdm in un irresistibile comizio elettorale, in un “Renzi’s Super Wednesday” come suggerito ieri da un report degli analisti della Royal Bank of Scotland, bisogna prendere la telecamera, stringere l’inquadratura e andare a spiegare quali sono gli ingranaggi che tengono attivo il motore della rottamazione e che hanno permesso a Renzi di ritrovarsi tra le mani una inaspettata grande coalizione di consensi che va da Fausto Bertinotti passa per Gennaro Migliore e arriva fino a Daniele Capezzone. Per citare un celebre sketch di Corrado Guzzanti, nei panni di “Vulvia”, chi sono gli spingitori del Rottamatore?

14 MAR 2014

Il pizzino che spiega come Renzi proverà a rottamare la concertazione

11 MAR 2014

Speciale online flash 11:58

Il pizzino che spiega come Renzi proverà a rottamare la concertazione

Guarda il commento video - Leggi Mirino sui sindacati

11 MAR 2014

Mirino sui sindacati

A voler cominciare dalla tattica, la partita che Renzi sta giocando in vista del Consiglio dei ministri di domani suona come l’ultimo capitolo del romanzo della rottamazione. Questa volta, però, il protagonista del romanzo non è il solito dinosauro del Pd ma è una creatura a due teste formata dal più grande sindacato dei lavoratori, la Cgil, e dal più grande sindacato degli imprenditori, Confindustria. E la tattica ci dice questo: domani, contestualmente alla presentazione del piano sul lavoro, Renzi premerà il pulsante reset dell’èra della concertazione; cercherà di imporre un cambio di verso in Cgil e in Confindustria; offrirà un assist a Maurizio Landini e al fronte che punta a superare l’èra di Camusso

11 MAR 2014

Speciale online flash 12:34

Concertazione chi? Il senso politico della rupture di Renzi

Doveva essere, per Renzi, il giorno del grande piano sul Lavoro, il giorno della grande risposta del governo all'emergenza disoccupazione, il giorno della presentazione finale del Jobs Act. Ma alla fine dei conti il consiglio dei ministri di mercoledì prossimo dovrebbe trasformarsi in qualcosa di diverso e dovrebbe diventare davvero il giorno in cui Renzi farà quello che nessuno governo negli ultimi vent’anni è riuscito a fare come avrebbe voluto: abbassare di un’anticchia le tasse e far trovare ai lavoratori che ricevono meno di 25 mila euro di retribuzione all’anno un piccolo contributo per veder migliorato il proprio stipendio.

10 MAR 2014

Confessioni e mezzemaniche

Dopo la musica arriva il rullo di tamburo della burocrazia infida

Lui e l’altro. Lui è un burocrate di successo convinto che la spinta che Renzi può dare alla macchina di Palazzo Chigi sarà sufficiente a far viaggiare il governo alla giusta velocità di crociera. L’altro è un burocrate diffidente, già convinto che i ragazzi della Leopolda non riusciranno a imporre una velocità diversa rispetto a quella dei tempi del governo Letta. Lui dice che Renzi va apprezzato perché Padoan non è Saccomanni, perché nei posti chiave dei ministeri sono stati spazzati via i consiglieri di stato e perché usare il “trapano” al posto del “cacciavite” è il modo migliore per sbullonare il sistema. L’altro invece non si fida dell’approccio renziano, dice che non si è mai visto un governo che a due settimane dall’insediamento non ha approvato ancora un vero provvedimento politico.

08 MAR 2014

La mappa di Cerasa

Renzi, il Pd e tutti i nemici che affilano frecce contro il governo Leopolda

Da un certo punto di vista, il “sì” concesso due giorni fa da Matteo Renzi sul dossier legge elettorale, e il pieno assenso offerto rispetto all’opportunità di utilizzare un sistema elettorale per la Camera e uno diverso per il Senato fino alla completa riforma di Palazzo Madama, ha messo il presidente del Consiglio nella condizione di chi si ritrova all’improvviso all’interno di una trincea senza avere accanto a sé il proprio giubbotto anti proiettile.

06 MAR 2014

Speciale online flash 19:37

Renzi con una manetta

05 MAR 2014

Renzi con una manetta - il commento di Claudio Cerasa

05 MAR 2014

Renzi, lo stile libero e il piano possibile per salvare l’elefante dalla palude

Quando un elefante diventato famoso per il suo sgattaiolare agile tra i negozi di cristalli si ritrova in una nuova cristalleria dove i cristalli che rischiano di frantumarsi sono quelli di sua proprietà, e non più quelli degli altri, capita quello che sta succedendo in questi giorni a Matteo Renzi: il passo si fa più prudente, la velocità di crociera si riduce, i barriti vengono offerti solo dopo lunghe e accurate riflessioni e le movenze dell’elefante, non essendo più possibile agitare a destra e a sinistra la proboscide come se nulla fosse, diventano più felpate, più controllate, a volte persino più prevedibili. Leggi anche Matteo, dov’è finito il chiodo?

05 MAR 2014
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