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Il patto di Matteo

Renzi, lo staff e il governo dei sindaci per rottamare il governo del presidente

Pochi ministri, molte donne, molti giovani, pochi tecnici, molti nuovi volti, discreta discontinuità con il governo precedente, un ministro dell’Economia che non è un politico ma non è neanche un tecnocrate puro e un passaggio dal governo del presidente al governo del sindaco – perché di questo si tratta – che si manifesta pochi minuti dopo le diciannove e quindici, quando il segretario del Pd, dopo due ore e mezza di vivace colloquio con Giorgio Napolitano, dopo aver ottenuto la rottamazione di alcuni ministri che il Quirinale chiedeva di riconfermare (Mauro, Bonino, Bray), arriva senza voce in sala stampa accanto al suo sottosegretario alla presidenza del Consiglio (Delrio) e presenta tutto di un fiato la squadra del governo Leopolda.

22 FEB 2014

Il governo di Dorian Gray

La storia di Dorian Gray la conosciamo tutti: un ragazzo di rara bellezza che grazie a un particolare patto con il diavolo ottiene il privilegio di rimanere per sempre giovane e di far invecchiare non il suo corpo ma un magnifico dipinto che riproduce magistralmente il suo volto. Senza voler forzare con i paralleli letterari, una delle missioni impossibili di cui dovrà farsi carico il quasi presidente del Consiglio non è così diversa dalla richiesta impossibile fatta dal protagonista del romanzo di Oscar Wilde: preservare la propria purezza, la propria giovinezza, la propria freschezza, dall’inesorabile scorrere del tempo. Nel caso di Matteo Renzi, il patto con il diavolo coincide con la necessità di poter passeggiare tra i corridoi di Palazzo Chigi senza avere il terrore di ritrovarsi all’improvviso con il volto di Enrico Letta riflesso negli specchi. Brambilla Ricchi e agiati per me pari sono, quasi closing per la patrimoniale

21 FEB 2014

Dietro la profonda sintonia

Renzi, il Cav. e tutte le conseguenze dell’amore sulla nascita del governo

Si piacciono, e questo si sa. Si cercano, e questo si sa. Si sentono, e questo si sa. Quello che si sa meno e che si intuisce ma ancora non si capisce dell’abbraccio tra il Cavaliere bianco e il Cavaliere nero, del rapporto speciale, della sintonia profonda tra Renzi e Berlusconi riguarda una domanda che potremmo sintetizzare così: quali saranno le conseguenze dell’amore tra Renzi e Berlusconi sul governo Leopolda?

19 FEB 2014

Le due facce della legislatura

Il Tesoro che studia Renzi per evitare che il governo si trasformi in un Letta bis

Matteo Renzi dice che questa è la volta buona, che entro la settimana presenterà la sua squadra, che il suo governo ha un orizzonte legato all’intera legislatura, che il suo esecutivo andrà avanti al ritmo di una riforma al mese, che occorrono ancora un paio di giorni per mettere a fuoco il programma, che entro febbraio verrà approvata la legge elettorale (e l’abolizione del Senato), che entro marzo sarà approvato un piano sul lavoro, che entro aprile verrà varata una riforma sul fisco e nonostante i molti “ni” e molti “no” ricevuti negli ultimi giorni da alcuni amici ai quali aveva chiesto di impegnarsi al governo (Alessandro Baricco, Andrea Guerra) la giornata di ieri non poteva andare meglio. Leggi l'editoriale I vescovi non capiscono il bamboccio

18 FEB 2014

Monti a ruota libera su Renzi & C.

Lui lo vede, lo scruta, lo segue e ovviamente non può dirlo come vorrebbe. Ma mentre è lì che osserva la Smart di Matteo entrare a tutta velocità al Quirinale per parcheggiare nel rettangolo riservato agli “incarichi” tu lo capisci che lui, Mario, pensa proprio quello. E pensa che in fondo se Matteo sta per fare quello che tra qualche ora dovrebbe fare – andare da Napolitano, farsi consegnare l’incarico, nominare un governo, trasformare la rottamazione in una costruzione – il merito non è solo del voto con cui due giorni fa la direzione ha spinto l’utilitaria di Letta verso il garage della demolizione è anche di quel lavoro lento, duro, doloroso cominciato tre anni fa.

15 FEB 2014

Ascesa del bamboccio di talento

Ciao Enrico. Sono le quindici e quaranta quando Matteo Renzi sale sul palchetto montato a Roma al terzo piano di largo del Nazareno, scruta con sguardo insieme severo e infiammato i compagni della direzione, avvicina veloce la bocca al microfono e dopo due mesi passati a sfanalare con gli abbaglianti della Smart nello specchietto retrovisore della Panda di Enrico Letta decide di premere la frizione, di cambiare marcia, di mettersi in scia, di azionare la freccia e di tentare finalmente il sorpasso.

14 FEB 2014

Partita finale in cristalleria

La ghigliottina di Renzi per tagliare la testa al governo e il Quid a Letta

Nella cristalleria democratica descritta ieri da Enrico Letta durante il discorso con cui il presidente del Consiglio ha offerto agli alleati il suo nuovo e forse ultimo piano di governo, la parte dell’elefante non l’ha fatta Matteo Renzi ma l’ha fatta inaspettatamente l’attuale inquilino di Palazzo Chigi. Letta, con una zampata, ha gettato il quid oltre l’ostacolo, ha spiegato con toni seri, rigidi, tosti e persino spiritosi – sono zen, io – le sue idee per continuare a dare ossigeno a questo governo e non c’è dubbio che la giornata di ieri, per quanto surreale, consegni comunque un punto al presidente del Consiglio. Merlo Cavaliere al balcone

13 FEB 2014

Il grande bellezza

Lo incontri per caso. Lo incontri a Roma. Lo incontri a Largo Argentina. Lo incontri di fronte a un vecchio palazzone a due passi da Campo de’ Fiori. Lo vedi sgusciare dentro l’androne del palazzo. Lo vedi salire al primo piano. Lo segui. Sali le scale. Arrivi di fronte a una porta a vetri. Cominci a intravedere i cuori, quelli della sua campagna elettorale, quelli famosi del “Roma Ti Amo”, e allora ti affacci sul pianerottolo, ti presenti, e chiedi alla segretaria se quel signore che sembrava Alfio Marchini era proprio Alfio Marchini. Sì.

12 FEB 2014

Staffe, tensioni, staffetta

Così Renzi convince Nap. a dire “stabilità” in fiorentino classico

A questo punto bisogna solo mettere insieme i puntini per scoprire come si concluderà il duello tra Matteo Renzi ed Enrico Letta. Tutto si gioca sul filo, sui minuti, sui dettagli, sulle psicologie dei vari protagonisti della partita, ma entro giovedì sera dovrebbe essere chiaro se Letta avrà la forza di continuare il suo viaggio alla guida del governo o se l’accerchiamento messo in campo da Renzi avrà dato i suoi frutti.

12 FEB 2014

Sindaco di Letta o di governo

Il tesoro che Renzi porta a Napolitano per indurlo a premere il tasto finish

Incontri riservati, triangolazioni con i parlamentari, accordi con gli alleati, intese con la minoranza. E un dialogo a distanza, con il presidente della Repubblica, in serata si è trasformato in un incontro ravvicinato. In un faccia a faccia: tra Renzi e Napolitano. La cronaca ci dice che, alla fine di una giornata molto vivace, il capo dello stato ha chiesto al segretario del Pd di salire al Colle per definire il percorso del segretario. Senso del colloquio: che si fa? Giochiamo al gatto e alla volpe o ci mettiamo d’accordo per studiare il modo migliore per far durare questa legislatura?

10 FEB 2014
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