Ghiaccioli bollenti Negli uffici finlandesi, nonostante il freddo, si consumano molti ghiaccioli. E le ragazze lo fanno in modo così voluttuoso da far riunire i giuristi per decidere se mangiare cibo sul luogo di lavoro in modo provocante, con sottotesto erotico, possa rientrare in una fattispecie di molestia sessuale. C’è un video, dell’associazione avvocati finlandesi, con una signora in tailleur alla scrivania, che mangia un ghiacciolo rosa pallido a forma di cetriolo, e manda mugolii di piacere e altri rumori eccessivi, sembra un’imitazione della scena dell’orgasmo in “Harry ti presento Sally”. 12 OTT 2011
“Godete!” invece di indignarvi, costa meno fatica e rende molto di più La cosa più importante, scrive Alessandra Di Pietro (giornalista e scrittrice), è onorare se stesse. E la via per onorarsi non passa necessariamente attraverso indignazione, arrabbiature, feroci incazzature, lamentazioni, anatemi, disgusti e lacrime, ma presuppone almeno un sorriso (a volte urla potenti di gioia liberata, meglio se con le finestre chiuse). E’ “Godete!”, da oggi in libreria per Add editore (lo stesso di “Indignatevi!” di Stephen Hessel, ma il titolo stavolta mette, già da solo, molto più di buonumore), e offre una promessa decisiva sul retro di copertina. 11 OTT 2011
Quei bravi ragazzi Alle feste del grande Gatsby si trovava ogni genere di imbucati. Le persone semplicemente andavano. Salivano su macchine che le trasportavano a Long Island e poi, chissà come, finivano alla porta di Gatsby, e stavano lì, fra bisbigli, champagne e stelle. Tutti con l’aria intenta e un po’ affamata, “consapevoli fino all’angoscia dello scialo di denaro lì attorno e persuasi che quel denaro sarebbe diventato loro in cambio di qualche parola pronunciata nel tono giusto”. La Rolls Royce diventava un autobus e dalle nove del mattino a notte fonda trasportava compagnie intere dalla città e ritorno. 09 OTT 2011
Ilda delle Libertà La cosa bella è che a questo punto tutti si sentono liberi di sfogarsi e dire al mondo qualunque cosa (non sempre si ha il privilegio di essere intercettati e di leggere i propri pensieri, parole, emozioni sui giornali, quindi bisogna ricorrere, a volte, alle dichiarazioni spontanee). Come nella parodia che faceva Corrado Guzzanti della Casa delle libertà: “Facciamo un po’ come cazzo ci pare”, tra palloncini, coriandoli e fischietti, adesso ci si racconta di tutto, in preda a una strana euforia e al desiderio, forse, di prepararsi al dopo Berlusconi con animo un po’ più chic. Guarda la puntata di Qui Radio Londra Boccassini indignata per le intercettazioni? Ahahah! 05 OTT 2011
La Mala Educación Oggi l’amore trionfa. La duchessa d’Alba (i cui cinquantun titoli nobiliari, così come i possedimenti spagnoli, occuperebbero l’intero spazio di questa colonnina) sposa in terze nozze, nella cappella di famiglia, a Siviglia, il suo innamorato: non nobile, non ricco, e soprattutto di ventiquattro anni più giovane di lei. Un impiegato belloccio, con l’aria da filosofo francese alla moda, che da qualche anno la rende molto felice (“un uomo di gran calibro”, ha detto lei), e ha provocato i sospetti e le ire dei sei figli della duchessa Cayetana. 05 OTT 2011
Assoluzione E’ finita. Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono stati assolti. La sentenza ha restituito loro tutta quella vita rubata e ridotta a insopportabile talk show. Si spera che quella di ieri sia stata l’ultima puntata e che le telecamere, fameliche delle loro facce, si spegneranno presto, dichiareranno concluso lo spettacolo. Entrambi si sono adeguati, con il lungo appello emozionale, con il braccialetto regalato da Raffaele alla Corte, con le lacrime non trattenute. Leggi Amanda e l’(in)giustizia italiana 03 OTT 2011
Love & Capital La vita privata ai tempi di Marx e Engels Ha la copertina rossa. Come la rivoluzione e come l’amore. Per entrare nella vita privata di Karl Marx (senza intercettazioni il risultato non è sufficientemente morboso, senza le interviste alla governante di vent’anni i particolari sono solo immaginabili) con l’intenzione chiara di raccontare qualcosa di scandaloso, o magari soltanto di umanizzare il mito (come disse Françoise Giroud, autrice di una biografia della moglie di Marx). 02 OTT 2011
Pubblico & Privato Il lunedì mattina senza Francesco Alberoni, sembra impossibile. Da venticinque anni stava lì, in prima pagina sul Corriere della Sera, con una fotografia sfocata e senza tempo, a raccontare la dimensione soffice dei rapporti umani, e adesso ha salutato tutti, piano e gentile, perché il suo contratto è scaduto (dicono che sia in atto un trasloco sul Giornale, e che il lunedì resterà quindi consacrato alle liti col capufficio, all’ingratitudine dei beneficati e agli uomini che si eccitano molto prima delle donne). 27 SET 2011
Come fa a far tutto? "Credo nella parità dei sessi? Non lo so", dice Kate (la mamma stressatissima di “Ma come fa a fare tutto”, e non riuscendo a fare tutto, cioè andare al cinema a vedere Sarah Jessica Parker che finge di avere i capelli in disordine, si può sfogliare il romanzo di Allison Pearson, pubblicato da Mondadori). Era una bella idea, quella della parità. “Possono offrirci ottimi posti di lavoro e tutta l’aspettativa possibile in caso di maternità, ma finché gli uomini non saranno programmati per notare che è finita la cartigienica, qualsiasi progetto è destinato a fallire”. 24 SET 2011
Boy’s club La reazione giusta dovrebbe essere: indignazione. Non questa meschina Schadenfreude. Ma scoprire che tutto il mondo è uno spogliatoio di calcetto, e la Casa Bianca lo è anche di più, ha lati interessanti. Barack Obama era, ancora prima del presidente perfetto, l’uomo perfetto. Un uomo che, se si trovasse, come in “Carnage” di Roman Polanski, in mezzo a una discussione fra genitori apparentemente civili, non direbbe mai di avere un modello di virilità alla John Wayne, non mortificherebbe la moglie sfottendone gli slanci umanitari. 22 SET 2011