Brindisi amaro I sospettati, rilasciati dopo ore di interrogatorio, hanno detto che è stato un incubo. Una giornata stesa sopra un precipizio, dove era già stata confezionata la parola per loro: assassino. I sospettati avevano già un nome e cognome che tutti pronunciavano con rabbia, un indirizzo, una casa da distruggere. La gente li aspettava fuori dalla questura, “perché noi a quello schifoso il processo glielo abbiamo già fatto”, i giornalisti, carichi di eccitazione, in contatto continuo con la procura, desiderosi forse di anticiparla, di mostrare al mondo il mostro prima di tutti. 23 MAG 2012
E noi inermi Il silenzio di Brindisi è come il male senza ritorno a Brescia e il boato di Ferrara Una donna che lavora vicino alla scuola di Brindisi ha detto che quel che si sente di più, in mezzo alla strada piena di rumore, di investigatori, di lacrime e di giornalisti, è il silenzio. Un silenzio orribile, straziato, che copre le sirene della polizia e racconta la disperazione impietrita per qualcosa che non si riesce nemmeno a pensare: una mano decisa schiaccia il telecomando del massacro di ragazzine, quelle che arrivano a scuola presto e cantano con le cuffie il loro futuro sul pullman del mattino. Leggi La gloria non vedo, ma forse in Emilia si può ripartire di Camillo Langone - Guarda la puntata di Qui Radio Londra Melissa, il sisma e altri inferni 22 MAG 2012
Bling bling La prima ragazza a teorizzare l’inopportunità dei gioielli veri in tempi di crisi è stata Hooly Golightly in “Colazione da Tiffany”, di Truman Capote. “Non che me ne freghi niente dei gioielli. I brillanti, sì. Ma è cafone portare brillanti prima dei quaranta, ed è anche pericoloso”. Adesso, oltre al fatto che molte signore i gioielli se li sono venduti, fa un po’ cafone anche dopo i quaranta. Non per snobismo verso il bling bling (rivalutato dopo l’onorevole uscita di scena di Nicolas Sarkozy, accompagnato da Carla Bruni vestita di stracci), ma per un nuovo senso della dismisura sfacciatamente falsa. 20 MAG 2012
La paghetta Se qualcuno, anche solo un anno fa, avesse girato un film, una sottospecie di “Il Caimano” padano con lauree acquistate in Albania, denaro in Tanzania, discoteche “Sky Lounge”, la cartellina “The Family” e la paghetta pubblica per il sushi e per le soste sui marciapiedi dei figli ultra maggiorenni del Capo, avremmo detto: che idea pigra, quanto esageri con la sciatteria dei luoghi comuni, sei accecato dall’ideologia. Leggi La paghetta di Benedetto Croce . Il senso per il solido degli angeli degli indigenti Saviano e Fazio 18 MAG 2012
Regali di mamma Una madre efficiente non smette mai di occuparsi della vita dei figli: la scelta della scuola, le attività sportive, la festa dei diciott’anni, la laurea, le diete, un bell’affitto bloccato scovato attraverso le amiche del club del libro, il divano nuovo, buoni consigli e, quando le figlie rischiano di fare troppo tardi nel renderle nonne, il congelamento degli ovuli. Proposto, caldeggiato, pagato, festeggiato. Da ottomila a diciottomila dollari, risultato non garantito, un gruzzolo che, dicono queste madri americane sessantenni perfettamente organizzate, “è come un investimento ad alto rischio". 15 MAG 2012
French Love Come gli americani guardano alla nuova coppia presidenziale di Francia Gli americani si stanno chiedendo se avere una vita privata complicata sia un requisito fondamentale per diventare presidente della Repubblica francese. Se sia necessario non essersi mai sposati, o averlo fatto molte volte, essere stati traditi, lasciati, ripresi, avere tradito e lasciato, meglio se durante una campagna elettorale. 13 MAG 2012
Le occhiaie di Monti Ci siamo abituati quasi subito alla mania dei presidenti per la giovinezza: i ritocchi di Silvio Berlusconi, le palpebre alleggerite di Nicolas Sarkozy, i capelli molto neri di François Hollande, l’imbellimento continuo di Barack Obama, i muscoli di Vladimir Putin. Deve avere a che fare con l’ottimismo: bisogna mostrarsi sempre smaglianti, o comunque avvolti da una speciale brillantezza, talvolta un po’ ridicola, che provi la superiore capacità anche fisica di reggere giornate infinite e grosse decisioni con grosse conseguenze senza borse sotto gli occhi. 10 MAG 2012
La generosa superiorità di Ségolène Ségolène Royal avrà notato il bacetto striminzito e quasi disgustato che François Hollande ha offerto, da presidente, alla sua fidanzata e nuova prèmiere dame Valérie (che indossa il cognome di un altro marito, Trierweiler). 08 MAG 2012
Le ferraresi La regina è Micòl. La più bella, la più sfuggente e tragica protagonista delle storie di Giorgio Bassani. La più erotica, anche, nonostante si lasciasse sfiorare soltanto le labbra, con aria di disgusto e pazienza insieme, come per un eccesso di buona educazione. “Mi staccai lentamente. Adesso lei era lì, il viso a venti centimetri dal mio. La fissavo senza parlare né muovermi, incredulo, già incredulo. Addossata allo stipite della porta, le spalle coperte da uno scialle di lana nero, anche lei mi fissava in silenzio. 07 MAG 2012
Il reietto L’ascesa e la discesa sociale spesso coincidono con il numero di inviti ricevuti: a feste, anteprime, aperitivi, noiosissime presentazioni. E nel periodo dell’ascesa, o semplicemente del fulgore, si dice ti prego restiamo a casa, inventa una scusa, diciamo che siamo morti, anzi no vai tu sola, va bene vengo, però stiamo dieci minuti e ce ne andiamo. Nella discesa gli inviti diminuiscono e si finge sollievo per la ritrovata libertà, fino a quando si ascoltano per caso i racconti di una cena a cui non si è stati invitati e prima ci si innervosisce, poi si cade in depressione. 01 MAG 2012