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Onu galeotto

L’esigenza di sfuggirsi per non ferirsi di più si applica a molte storie d’amore, quando finiscono. Meglio non vedersi per un po’, far passare la tristezza, evitare di incontrarlo abbracciato all’altra. Lucio Battisti cantava “Cerca di evitare tutti i posti che frequento e che conosci anche tu”, ma per Ségolène Royal, presidente della regione Poitou-Charentes, e François Hollande, presidente della Repubblica, è più difficile.

28 SET 2012

Novecento Addio

Accidenti, ci si mette niente a raccontare una vita, ha scritto Giampiero Mughini, e ha citato in esergo al suo ultimo libro una lettera dello scrittore e membro dell’Académie française Jean Paulhan, che nel 1968 chiedeva a una vecchia amica, Jeanne, chi fosse stato dei due per primo, alla corsa di biciclette, molti anni prima, a prendere la mano dell’altro. “Che cosa sia avvenuto in seguito, non è che lo sappia bene. Ho vissuto come tutti (temo con più goffaggine). Ed ecco che la vita è trascorsa quasi tutta. Lei ci pensa qualche volta? Non è un pensiero sgradevole. Un bacio Jean”.

27 SET 2012

Il tato

Al posto della divisa da Mary Poppins, il “manny” indossa una sobria giacca di tweed con cravatta marrone, che infila velocemente dentro la camicia quando deve cambiare il pannolino al neonato di cui si occupa. “Sono una tata”, dice con orgoglio il ragazzo iscritto all’antica Università delle bambinaie, a Bath, in Inghilterra, da dove escono le donne più qualificate al mondo per prendersi cura di figli di banchieri, avvocati, celebrità e nobili di campagna.

27 SET 2012

Mezza età

Il metabolismo che polverizza i kebab e gli hamburger è un’ingiustizia biologiche di cui gli uomini si fregiano per molti anni, permettendosi di irridere le angosce femminili. Ma, poiché tutto si paga, arriva il giorno in cui un uomo intorno ai cinquant’anni esce dalla doccia, come in “Solar” di Ian McEwan, e si guarda allo specchio, incredulo: “Quali meccanismi di autoconvincimento potevano averlo indotto a pensare che quella forma fisica fosse attraente?”. E’ un momento doloroso e rivelatorio in cui ha inizio la crisi di mezz’età.

26 SET 2012

Per Diana Vreeland

La signora che mise le ciglia finte all'America e alla vita

Diana Vreeland aveva l’energia dell’immaginazione, un’idea magnifica di rosso, il senso della disciplina e del piacere e l’infinito talento delle bugie. Scrisse nell’autobiografia che, mentre stava seduta sul prato a New York con uno dei figli e chiacchierava con il contrabbandiere di alcolici del marito, persona elegantissima, sentì un lieve ronzio, vide Charles Lindbergh sopra la sua testa che volava verso Parigi, e lo prese come un buon segno.

22 SET 2012

Massa grassa

Diffidate subito di un uomo che al primo appuntamento (o in un’intervista) vi racconta la sua percentuale di massa grassa. Paul Ryan, candidato alla vicepresidenza degli Stati Uniti con i repubblicani, quarantenne patito di fitness e in particolare di un programma che si chiama P90X e promette di far uscire tartarughe da ogni flaccida pancetta, sostiene che la sua massa grassa è al sei per cento, e il ridicolo starebbe soltanto nel fatto che si tratta di una bugia.

19 SET 2012

Uomini addio

Il nuovo mondo è qui e per gli uomini sono rimasti solo posti in piedi. Le donne li hanno detronizzati: in certi casi li abbandonano nei loro baratri di fallimento, perché un marito in casa è una bocca in più da sfamare e non è il caso, in altri li riutilizzano, adattandoli alle nuove vite, mettendoli a cantare ninne nanne. E’ la tesi di Hanna Rosin, importante giornalista dell’Atlantic, che su questa rivoluzione americana ha scritto prima un articolo di successo e adesso un libro, “La fine degli uomini (e l’ascesa delle donne)”. David Plotz, suo marito e direttore di Slate, si è prestato al dibattito e ha scritto che ricevere denaro sul loro conto corrente per un libro sulla fine degli uomini è stato davvero bello.

18 SET 2012

Libé, ma belle

Da due giorni Libération sembra tornata ai fasti del passato, quando una copertina era un tesoro, una cartolina da collezione, una carezza dello spirito. Quando rideva, leggera, di destra e sinistra, allegramente anarchica, molto snob, scatenata e feroce, libertaria e senza livore, sempre un po’ volgare, sempre molto elegante. Su un quotidiano così sofisticato trovarono quasi subito posto anche gli annunci per cuori solitari, gente che si era incrociata in metropolitana e, turbata, voleva ritrovarsi, signori della gauche che non avevano tempo di cercare l’anima gemella, richieste a volte più pornografiche che matrimoniali.

14 SET 2012

Camera café

Ognuno di noi potrà facilmente riconoscere persone e comportamenti in questo gravemente incompleto elenco di tipologie di colleghi di lavoro, e forse, se non ancora accecato dall’autostima e dal vittimismo, potrà trovare somiglianze con se stesso. Il peggior tipo di collega, secondo il Wall Street Journal, il più pericoloso per l’armonia e la produttività, è il Lamentoso: il caffè è avvelenato, la sedia è scomoda, il carico di lavoro immane, la considerazione del capo nulla, il vicino di scrivania lo boicotta, lo stipendio è inadeguato.

14 SET 2012

La rivolta delle brave ragazze a Newsweek, quando si beveva molto

Una ragazza si laurea a pieni voti in un college prestigioso, ha gli stessi sogni di un uomo, fiducia nel futuro e un po’ di paura, e arriva nella redazione di un giornale importante, Newsweek. Vestita da brava ragazza, si ritrova a spingere il carrello della posta sui tacchi alti, come in una puntata di “Mad Men”. Perché sono esattamente gli anni di Mad Men, i Sessanta. “Le donne consegnavano la posta, ritagliavano i giornali e, se erano fortunate, diventavano quelle che facevano le ricerche e le verifiche sui fatti. Tutti quelli che scrivevano erano uomini, e ognuno lo accettava perché era così che andava il mondo. Fino a che abbiamo deciso di fare quella cosa”.

13 SET 2012
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