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Pancia regale

E’ finita l’età dell’innocenza e ha portato via con sé anche quest’ultima illusione, che la pancia post parto di Kate Middleton avesse a che fare con la rivoluzione, con una monarchia democratica e non a dieta, un posto governato dall’amore e dai seggiolini per l’auto montati con sollecitudine da un principe ereditario in maniche di camicia. E’ passato poco più di un mese da quando, ventiquattro ore dopo avere partorito un futuro re, Kate Middleton è uscita dall’ospedale, lo stesso di Lady D., sorridente, bella e disinvolta, e con quella pancetta tonda lasciata libera di dimostrare al mondo che si stava cambiando la storia, anche da duchesse (o da principesse).

28 AGO 2013

Una volta basta

A parte gli italiani che, secondo il Guardian, non valgono granché per il sesso occasionale perché hanno sempre una gran voglia di andare anche a cena (e a volte soltanto a cena), tutto il resto del mondo, soprattutto il giovane mondo dei ragazzi e delle ragazze che si baciano in piedi contro le porte della notte, senza cenare e spesso senza fidanzarsi o nemmeno rivedersi una seconda volta, deve rassegnarsi a essere definito un fenomeno sociologico, qualcosa che provocherà negli osservatori molto panico morale, molti editoriali, inchieste, dibattiti e ricerca di un colpevole e nei fruitori (specie nelle ragazze) molta insicurezza, confusione, forse addirittura perdizione e condanna alla infelicità.

23 AGO 2013

Le francesi? Bah!

La cosa che ci riesce meglio, quando invidiamo qualcuno, è trovargli un difetto. Un’ombra, uno sbaglio, una disperazione nascosta. Qualcosa che immediatamente ridimensioni la bellezza, la bravura e la brillantezza. Basta un pettegolezzo, basta avere voglia di crederci ed ecco che ci sentiamo già consolati, in parte, per quel senso di inadeguatezza che ci aveva colto, per la frustrazione che ci prende, a volte, quando qualcosa non smette di brillare, facendoci sentire, per contrasto o per meschineria, un pezzo di ferro arrugginito.

22 AGO 2013

Workaholic

Un tempo si parlava di lavoro matto e disperatissimo, adesso ci sono i workaholic. Quelli per cui il lavoro sfrenato è una dipendenza, come il gioco d’azzardo, come la cocaina, quelli che il giorno di Ferragosto sono andati in crisi: cercando una connessione internet dalla cima di un ghiacciaio, grattandosi la faccia, implorando una mezza riunione, una diretta tivù, un’emergenza anche piccola, qualcosa che li strappasse al tempo vuoto e riposante delle vacanze o, in certi casi, al tempo pieno e faticoso della famiglia riunita. Perché non è facile distinguere il vero workaholic (depresso, ossessivo, infelice al lavoro e infelicissimo fuori dal lavoro, tossico di carriera e di doveri, pericoloso per la serenità dei figli) dal lavoratore mediamente nevrotizzato.

21 AGO 2013

Bohème addio

E’ finita la bohème. Non potremo più vivere al di sopra delle nostre possibilità, rovinarci per una donna, o per una borsa, impazzire per una notte, comprare mille camicie di tutti i colori per far commuovere una Daisy da Grande Gatsby. Arriverà un funzionario dell’Agenzia delle Entrate a dire: il cervellone ha rilevato che lei queste camicie non se le può permettere, e nemmeno questo viaggio a Parigi, per non parlare della pessima idea di quella bottiglia di champagne vicino al Pont Neuf. Il computer ha stabilito che lei è molto probabilmente un evasore fiscale.

20 AGO 2013

Metamorfosi di una monarchia

Principi si nasce, e Baby George modestamente lo nacque

Ancora una volta Kate Middleton ha fatto “la cosa impeccabile”, ha commentato Tina Brown. La cosa impeccabile è avere dato all’Inghilterra un principe. Un maschio quindi, a dispetto della modernità, del femminismo e del mondo nuovo. Anche se tutti dicevano che sarebbe stato magnifico se fosse nata una piccola principessa, da chiamare Diana, magari come terzo nome per non fare arrabbiare troppo la regina, una bambina che verso il 2070 sarebbe potuta salire al trono, dopo il padre, una bambina in cui si sarebbe cercato il sorriso di Diana, trovandovi invece magari quello più determinato dell’altra nonna, Carole Middleton, anche se sarebbe stata comunque una festa, la verità profonda, magari sgradevole, reazionaria, ma sincera, è che tutti volevano che fosse un maschio.

29 LUG 2013

Eterno ritorno

C’era una volta il diritto di dimenticarsi. Di non vedersi più. Loro due si erano amati, oppure incrociati una notte in vacanza, si erano detti cose anche sconce, a volte non le avevano fatte, c’era il vino di mezzo, c’era una partenza vicina, una ragazza più bella, un sorriso più carico di promesse, c’era il lasciarsi per sempre. Non si sapeva nulla per anni, poi un giorno si incontrava l’ex fidanzato per strada, con accanto una donna bassina e arrabbiata, e si poteva anche cambiare marciapiede.

24 LUG 2013

Travaglio reale

Con l’arrivo del royal baby, Kate dovrà uscire dal suo mutismo e stare attenta ai consigli di zia Pippa

"Il caviale è adatto per lo svezzamento?”, chiederà Pippa Middleton alla madre e alla sorella. Nella parodia che le hanno dedicato, completa di un libro intitolato: “Quando si aspetta: la guida di una persona raffinata alla gravidanza e alla maternità”, la zia del royal baby, nel tentativo di prendersi parte del merito di una discendenza reale, consiglia di accettare qualunque droga venga offerta per alleviare i dolori del parto, ma per educazione evitare di portarsele da casa. E ricorda a Kate e a tutte le altre primipare posh che le prime parole di un bambino sono di solito molto ripetitive, “mamma”, “papà”, “gucci”, “miumiu”.

23 LUG 2013

Cattive ragazze

Niente sorrisi speranzosi e timidi, niente occhi bassi, niente gentilezza e strategie da Jane Austen. Le ragazze, se vogliono farsi valere, devono essere cattive. Maleducate, anche. Sfrontate. Divertenti. Egoiste. Un po’ bulle e in nessun caso grasse. E’ l’educazione sentimentale alla rovescia delle ventenni americane, celebrata per gioco, dicono le tre giovani inventrici della “betchiness” (come bitch, ma meno volgare): un sito internet per fare un po’ di satira sulle cattive ragazze è diventato velocemente un modello da prendere sul serio, un manifesto maleducato di libertà.

21 LUG 2013

Marte&Venere

Due rette parallele un giorno decidono di andare a vivere insieme, pensano che magari riusciranno a incrociarsi, perché è vero che lei non sa leggere le cartine e lui si rifiuta di chiedere indicazioni, ma la vita insieme è un’altra cosa. Un uomo e una donna pensano che si incontreranno (e in effetti succede, sotto lo stesso tetto), ma ognuno porta in dote pensieri paralleli, e le cose che si aspetta lei non saranno quasi mai quelle che ha in mente lui. Il sociologo e scrittore francese Jean-Claude Kaufmann, specialista di coppie e di vita quotidiana, dice che fra un uomo e una donna, è sempre la donna a essere più coinvolta.

18 LUG 2013
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