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Familismo e autoflagellazione. Le reazioni davanti alla crisi

Dopo cinque anni di crisi economica, il disagio sociale di individui e famiglie si sta manifestando sotto diverse forme. Alcune coincidono con la protesta politica, altre – estreme – portano all’esclusione dalla società e si esprimono pure con il suicidio. Le statistiche non aiutano a fare chiarezza, e nemmeno certi schemi interpretativi un po’ dozzinali di cui si è letto in questi giorni, dopo l’ultimo caso del suicidio di tre persone a Civitanova Marche. Prendendo a pretesto questo fatto, un’analisi sull’Unità della società demoscopica Techné (“La crisi sociale genera paura e solitudine”) ha chiamato in causa il sociologo Zygmunt Bauman e il filosofo Albert Camus per spiegare come le persone si sentano ormai circondate da un vuoto incolmabile.

10 APR 2013

Inchiesta sull’inchiesta

Chi c’è dietro i giornalisti che hanno svelato la lista dei “peccatori fiscali”

La stampa l’ha definita la “Wikileaks dei paradisi fiscali”. Ma è un’espressione di comodo per descrivere l’inchiesta condotta dal network globale di giornalisti dell’International consortium of investigative journalists (Icij), con sede a Washington, che ha rivelato all’opinione pubblica i nomi di governanti, dittatori, ricchi ereditieri, dentisti, commercialisti, mercanti d’arte che custodiscono parte della loro ricchezza in 120 mila società offshore che, per loro natura, garantiscono l’anonimato (modello Cayman). Le differenze tra l’Icij e l’organizzazione di Julian Assange vanno dalla mole di dati selezionati alla preparazione delle inchieste, fino alle modalità di finanziamento del lavoro investigativo.

06 APR 2013

Banchiere d’emergenza

Così Draghi medita di “comprarsi” il debito delle imprese in crisi

Il dimissionario governo tecnico lavorerà ancora nel fine settimana per garantire alle aziende il pagamento dei crediti vantati nei confronti dello stato. A Francoforte, invece, il sostegno diretto alle piccole e medie imprese, a corto di credito bancario, potrebbe fare parte di “una serie di strumenti allo studio” della Banca centrale europea. Dopo indiscrezioni su un piano ad hoc, le preoccupazioni del presidente Mario Draghi si sono concentrate sul deterioramento dell’economia.

04 APR 2013

La migrazione dei risparmi

Tutta l’Europa è paese. Da Cipro a Mps, banche in crisi di affidabilità

Per le banche dell’Eurozona il peggio sta per arrivare. Ieri il capo economista dell’Ocse, Pier Carlo Padoan, ha detto che bisognerà “essere pronti a fare fronte” ad altre crisi bancarie nei paesi dell’euro perché “sappiamo che ce ne saranno”. Considerazione, quella di Padoan, che segue di pochi giorni le discusse esternazioni del presidente dell’Eurogruppo. L’olandese Jeroen Dijsselbloem aveva contribuito a deprimere le Borse dicendo che il piano di salvataggio di Cipro non sarebbe stato un unicum ma “un modello” per il futuro.

29 MAR 2013

Casa, croce e delizia

La ricchezza degli italiani è congelata nel mattone, che scricchiola

L’idea che l’investimento nel mattone possa restare a lungo l’architrave dell’economia nazionale è messa in discussione. Certo, oggi gli italiani sono tre volte più ricchi dei tedeschi, con un patrimonio da 164 mila euro. L’ha detto la Bundesbank la settimana scorsa precisando che da noi il 68 per cento delle famiglie ha una casa di proprietà. E’ cioè dal “mattone” che deriva oltre la metà della ricchezza accumulata. Eppure siamo un paese statico con un debito pubblico enorme, perciò la fiducia degli investitori a volte è ballerina: ieri sono stati collocati in asta tutti i 3 miliardi di Btp a 10 anni ma quelli a 5 anni non hanno fatto il pieno, deprimendo la Borsa e facendo risalire lo spread con i Bund a 348 punti.

28 MAR 2013

Capitalismo terra-aria. Così scricchiola la strategia Benetton

I destini di Alitalia e dei suoi soci sono legati. Ma quelli di un azionista in particolare, la famiglia Benetton, dipendono più di altri dalla sopravvivenza della prima compagnia aerea nazionale. C’è infatti una strategia che lega l’ingresso dei Benetton in Alitalia, tramite Atlantia, risalente a quattro anni fa, e la recente operazione finanziaria per fondere Atlantia e l’immobiliare Gemina (che controlla la Aeroporti di Roma, Adr), entrambe società in mano a Sintonia, la holding dei Benetton. Il filo rosso è evidente se lo si afferra da principio, convengono analisti e osservatori consultati dal Foglio che chiedono di non essere citati.

24 MAR 2013

Senza credito

A Nicosia le banche sono più spaventate dei correntisti

Il Comitato esecutivo della Bce ha annunciato la scelta di "mantenere fino a lunedi' 25 marzo l'attuale livello di liquidita' di emergenza (Ela)" richiesta dalla banca centrale di Cipro. In una nota l'Eurotower sottolinea come dopo tale data l'assistenza di liquidita' di emergenza potrebbe essere considerata soltanto in presenza di un programma dell'Unione europea e della Fmi che assicuri la solvibilita' delle banche in difficolta'.

21 MAR 2013

La versione di Patuelli

Non prendetevela con i banchieri. Così la politica incerta frena le imprese

Con le elezioni politiche alle spalle, il sistema bancario italiano è tornato a essere oggetto di critiche trasversali. Gli istituti sono accusati di non elargire il credito che sarebbe necessario alle aziende per divincolarsi da una crisi economica che porta a centinaia di chiusure giornaliere di attività imprenditoriali. Il presidente dell’Associazione bancaria italiana, Antonio Patuelli, in un colloquio con il Foglio, respinge le critiche ma ammette che una delle principali sfide del suo mandato sarà appianare la “discrasia” tra quello che l’opinione pubblica nazionale pensa delle banche, visione non positiva, e quello che pensano i clienti che ogni giorno si presentano agli sportelli, invece in larga parte soddisfatti, secondo Patuelli che è stato nominato all’Abi il 31 gennaio dopo le dimissioni di Giuseppe Mussari.

13 MAR 2013

Banche in subbuglio

I guai di Mediobanca tra crisi d’influenza e bisogno di liquidità

E’ da oltre dieci anni che la stampa internazionale descrive Mediobanca come un’istituzione in crisi di influenza. “La piccola banca d’investimento milanese è stata per anni il padre confessore del capitalismo italiano. Il suo ministero è al capolinea?”, si chiedevano nel 1997 gli analisti dell’Economist intelligence unit, branca del settimanale inglese. Più che una sentenza, quella dei britannici era una previsione: l’interrogativo è oggi diventato una realtà con cui il management di Mediobanca deve misurarsi nel mezzo della più grave tempesta finanziaria del secolo e dell’attuale crisi istituzionale italiana.

11 MAR 2013

Così si è dissolto il progetto centrista dell’élite bancocentrica

In quei salotti dell’alta società lombarda dove si è discusso per mesi su quale potesse essere l’assetto politico più congeniale al paese, qualcosa si è rotto. Come molti altri osservatori, banchieri e manager non avevano capito che il consenso popolare verso il movimento di Beppe Grillo stava aumentando. Oggi restano dunque lo choc per l’ascesa dell’ex comico e un affascinato stupore per la performance inattesa di Silvio Berlusconi. Ma il risultato concreto è una sconfitta su tutta la linea, perché il mondo della finanza e dell’economia aveva puntato su una possibile alleanza tra Partito democratico, che ha avuto un consenso inferiore alle aspettative, e Lista civica di Mario Monti, che ha ottenuto un risultato considerato deludente, il 10 per cento. Leggi Draghi minimizza il caos italiano e prepara il taglio dei tassi di Ugo Bertone - Leggi Per l’America, l’Ue è vittima più dell’austerità che dei governi instabili di Mattia Ferraresi - Leggi Viva la rupture del voto, ma entro settembre “ricomporsi”. Intervista a Giavazzi di Marco Valerio Lo Prete

08 MAR 2013
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