• Il Foglio di Oggi
  • Il Foglio Weekend
  • Il Foglio Sportivo
  • Il Foglio Review
  • Il Foglio AI
Il Foglio
  • Abbonati
  • Il Foglio AI
  • La guerra in Ucraina
  • Papa Leone XIV
  • Podcast
  • Editoriali
  • Leggi il Foglio
  • Newsletter
  • Lettere al direttore
Il Foglio
  • Politica
  • Esteri
  • Chiesa
  • Bioetica e diritti
  • Giustizia
  • Economia
  • Cultura
  • Sport
  • Salute
  • Scuola
  • Cinema
  • Scienza
Abbonati
Leggi il foglio
  • Il Foglio di Oggi
  • Il Foglio Weekend
  • Il Foglio Sportivo
  • Il Foglio Review
  • Il Foglio AI
  • Gran Milano
  • Roma Capoccia
  • EuPorn
  • Un Foglio internazionale
  • Terrazzo
  • Una Fogliata di Libri
  • Il Figlio
  • Mobilità
  • Agrifoglio
  • Rubriche
  • Conosci i foglianti
  • Lettere al direttore
  • Le vignette di Makkox
  • Gli articoli del direttore
  • Gli articoli di Giuliano Ferrara
  • Il Foglio Arte
  • Il Foglio della Moda
  • Podcast
  • Editoriali
  • Iscriviti alle newsletter
  • Stage al Foglio
Conosci i foglianti
  • 1
  • ...
  • 90
  • 91
  • 92
  • ...
  • 109

Conflitto d’interessi, un tic

Il conflitto di interessi è un capo d’accusa mediatica marcio, dall’odore cadaverico. E continua a eccitare il giornalista collettivo pure con il neonato governo renziano dalle promesse di rottura. Tuttavia sarà per quest’aria di svecchiamento generale che pure la stampa ha preferito rinnovare la fattispecie inventando il conflitto di interessi preventivo di natura “potenziale”. E’ questa l’accusa lanciata al neoministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi.

25 FEB 2014

Si spera nella Renzinomics

Ricchi e agiati per me pari sono, quasi closing per la patrimoniale

Forse manca soltanto che a chiedere di tassare i patrimoni degli italiani sia direttamente la cancelliera tedesca Angela Merkel. L’idea riecheggia da almeno un anno nel paese pivot dell’Eurozona e soffia verso l’Italia, dove sta trovando terreno fertile per germogliare sotto una qualche forma, temono i critici. Che all’Italia, e in generale ai paesi colpevoli di non avere fatto i “compiti a casa”, serva un prelievo sui grandi patrimoni finalizzato ad abbattere il debito pubblico lo sostengono banche private tedesche, come la Kommerzbank, i think tank berlinesi, i sindacati, il Partito socialdemocratico che governa in coalizione con Merkel.

21 FEB 2014

Alitalia: operazione tracollo

In cinque anni i privatizzatori di Alitalia hanno portato l’ex compagnia di bandiera sull’orlo del fallimento, quando erano in condizione di rilanciarla. I “capitani coraggiosi” hanno infine chiesto al periclitante governo Letta di trovare un compratore. E’ paradossale che ora Alitalia sia in predicato di tornare in mani pubbliche, per giunta straniere, quelle degli emiratini di Etihad dopo l’intervento fallimentare dei soci italiani. Ma com’è possibile che l’operazione di salvataggio di Alitalia si sia trasformata in una formidabile “operazione tracollo”?

13 FEB 2014

Da Milano a Brescia, così scricchiola il “salottino buono” di Bazoli

Nel silenzio catacombale della finanza cattolica scricchiola la creatura del longevo banchiere Giovanni Bazoli, la Mittel. Mittel è la sua cassaforte finanziaria con ramificate partecipazioni: nell’editoria (Rizzoli-Corriere della Sera), nelle banche (Intesa Sanpaolo, dove Bazoli è presidente del consiglio di sorveglianza, e Ubi dove ci sono figlia e genero), nella moda (Moncler) e nella farmaceutica (Sorin). In Mittel, Bazoli ha fatto confluire personalità di spicco dell’imprenditoria bresciana negli anni Ottanta.

03 FEB 2014

Non vi stimolo più

Ieri, nell’ultimo meeting presieduto da Ben Bernanke, la Federal Reserve ha deciso all’unanimità di continuare a ridurre gli stimoli di ulteriori 10 miliardi al mese. Da febbraio acquisterà asset pubblici per 65 miliardi. Il “tapering” prosegue dunque a un ritmo blando. Tuttavia il mandato di Janet Yellen, che sostituirà Bernanke da venerdì, dicono gli esperti, consisterà nel prevedere e disinnescare le bolle finanziarie in formazione dopo quattro anni di iniezioni plurimiliardarie di liquidità e sei anni di tassi a zero che hanno spinto gli investitori ad assumersi rischi difficilmente calcolabili.

30 GEN 2014

Il caso Sorgenia, pupilla offuscata del sistema De Benedetti

N ella cassaforte della famiglia De Benedetti si lavora pancia a terra per tamponare la prima importante crisi industriale da quando il fondatore, Carlo De Bendetti, ha lasciato l’incarico di presidenza al figlio Rodolfo un anno e mezzo fa. La compagnia energetica Sorgenia, di cui la conglomerata debenedettiana Compagnie Industriali Riunite (Cir) è l’azionista di maggioranza, è in crisi di liquidità e nel corso degli ultimi quattro anni ha accumulato debiti complessivi per 2,2 miliardi di euro, tra debiti da rimborsare e crediti verso venti banche, tra cui le principali sette del paese, le più esposte

29 GEN 2014

Esultanza immotivata

Le magie contabili di Letta per dire che il debito cala

Il presidente del Consiglio non è nuovo a precoci esultanze quando un dato economico all’apparenza positivo può fare gioco alla sua periclitante premiership. A dicembre Enrico Letta aveva enfatizzato con un cinguettio su Twitter il presunto calo della pressione fiscale sulle famiglie evidenziato da dati – incompleti – elaborati dalla Cgia di Mestre. E con identica superficialità di giudizio che ha accolto soddisfatto i dati Eurostat sul debito pubblico – in apparenza calante – comunicati mercoledì sera.

24 GEN 2014

Renzi, la borghesia milanese, Bazoli e il “piuttosto che…”

La borghesia finanziaria meneghina ha capito che Matteo Renzi non si può snobbare, anzi, è una risorsa. Certo, le riserve sul renzismo restano – l’irruenza verbale e gestuale da ridimensionare, le battute da bullo spaccatutto, i deficit di fair play, la vaghezza del progetto economico, una squadra alla dirigenza di partito che proiettata al governo non saprebbe da quale parte girarsi – ma uomini della finanza lombarda di vario grado, incarico e soprattutto età, ora riconoscono al trentanovenne segretario del Partito democratico il “coraggio” d’essersi seduto a trattare con l’impresentabile ma imprescindibile Silvio Berlusconi.

23 GEN 2014

Un Fondo monetario (molto) patrimoniale

22 GEN 2014

Ecco perché è l’energia “sporca” a fare muovere il mondo

Per quanto gli euroburocrati si ostinino a imporre alle industrie dei paesi membri criteri sempre più rigidi sulle emissioni inquinanti e al contempo vogliano incrementare l’energia prodotta con le ipersussidiate rinnovabili, il mondo andrà avanti con l’energia “sporca” del carbone e delle fonti fossili (almeno) per i prossimi vent’anni.

18 GEN 2014
  • 1
  • ...
  • 90
  • 91
  • 92
  • ...
  • 109
Il Foglio
  • Privacy Policy
  • Contatti
  • Pubblicità
  • FAQ - Domande e risposte
  • RSS
  • Termini di utilizzo
  • Change privacy settings
Torna All’inizio