• Il Foglio di Oggi
  • Il Foglio Weekend
  • Il Foglio Sportivo
  • Il Foglio Review
  • Il Foglio AI
Il Foglio
  • Abbonati
  • Il Foglio AI
  • La guerra in Ucraina
  • Papa Leone XIV
  • Podcast
  • Editoriali
  • Leggi il Foglio
  • Newsletter
  • Lettere al direttore
Il Foglio
  • Politica
  • Esteri
  • Chiesa
  • Bioetica e diritti
  • Giustizia
  • Economia
  • Cultura
  • Sport
  • Salute
  • Scuola
  • Cinema
  • Scienza
Abbonati
Leggi il foglio
  • Il Foglio di Oggi
  • Il Foglio Weekend
  • Il Foglio Sportivo
  • Il Foglio Review
  • Il Foglio AI
  • Gran Milano
  • Roma Capoccia
  • EuPorn
  • Un Foglio internazionale
  • Terrazzo
  • Una Fogliata di Libri
  • Il Figlio
  • Mobilità
  • Agrifoglio
  • Rubriche
  • Conosci i foglianti
  • Lettere al direttore
  • Le vignette di Makkox
  • Gli articoli del direttore
  • Gli articoli di Giuliano Ferrara
  • Il Foglio Arte
  • Il Foglio della Moda
  • Podcast
  • Editoriali
  • Iscriviti alle newsletter
  • Stage al Foglio
Conosci i foglianti
  • 1
  • ...
  • 87
  • 88
  • 89
  • ...
  • 109

Speciale online 15:30

Etihad ha bisogno dell'Italia per superare paure e costrizioni europee

Dell’accordo tra Alitalia e Etihad sappiamo tutto e non sappiamo nulla. Oggi il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, prova a mettere un punto fermo sugli esuberi richiesti dal vettore degli Emirati arabi uniti in cambio del salvataggio dell’ex compagnia di bandiera: saranno 2.500, dice Poletti che ha visto la lettera con le richieste degli emiratini (non 2.600 o 2.800 come da indiscrezioni). Bene, un dato credibile c’è, nella totale assenza di chiarezza sulle cifre, ad esempio, sui conti di Alitalia (il bilancio 2013 e quello dell’ultimo trimestre non sono stati approvati). Leggi anche Quel missile “terra-aria” che divide i sindacati di Alitalia

03 GIU 2014

Quel missile “terra-aria” che divide i sindacati di Alitalia

Dopo oltre dieci mesi di incontri e colloqui vari, passate le elezioni europee, è arrivata la lettera con cui Etihad intende avviare trattative esclusive per acquisire una quota di Alitalia e salvarla dalla bancarotta; il cda ne discuterà venerdì prossimo. Il governo ha salutato l’intesa tra le fanfare, i sindacati invece già mugugnano e chiedono all’esecutivo di tamponare le conseguenze degli esuberi richiesti dal vettore degli Emirati arabi uniti.

03 GIU 2014

Drill baby drill

Petrolio e gas, ricchezza perduta per i soliti strepiti ambientalisti

L’urgenza di ambire all’autarchia energetica, visti i rivolgimenti geopolitici in Ucraina e in Libia, e il rinnovato attivismo di Croazia e Montenegro per lo sfruttamento di riserve di gas contese nell’Adriatico, per non parlare dell’accordo di fornitura russo-cinese, hanno motivato anche il governo Renzi, nel solco dei precedenti Monti e Letta, a sostenere la necessità di riprendere le esplorazioni di idrocarburi in Italia. Queste sono ferme ai minimi storici da un decennio, dopo un crollo dell’attività del 73 per cento registrato dal 1982.

22 MAG 2014

Speciale online 17:00

Così i sindacati incatenano la crescita

Il pil cala ancora, alcuni analisti avvertono del rischio stagnazione e di certo la flemma sindacale non contribuisce a ritrovare l'agognata crescita. Due vicende hanno del grottesco e insieme danno il senso della sclerosi del sindacato. Da Bologna a Roma. A Bologna la Cgil osteggia in solitaria il progetto del fondatore dei celebri centri commerciali del cibo (con ristoranti annessi) Eataly, l'imprenditore Oscar Farinetti. Fabbrica italiana contadina (Fico) è una Disneyland del cibo come la definì il Wall Street Journal che si estende su 80 mila metri, sorgerà al posto della ex fiera di Bologna, dovrebbe portare cinquemila posti di lavoro e attirare cinque milioni di visitatori l’anno. Leggi anche Rimedi in tempi di pil che barcolla -  I sindacati fanno la festa al lavoro - Brambilla Flosci e litigiosi. I riti paralleli (e corporativi) di Cgil e Confindustria - Lo Prete No concertazione, no party. La Cgil all'assalto del decisionista  

16 MAG 2014

Requiem per la concertazione

Flosci e litigiosi. I riti paralleli (e corporativi) di Cgil e Confindustria

Dal governo sono arrivate parole definitive sull’abbandono della concertazione come forma di mediazione tra le esigenze della politica e le istanze dei rappresentanti delle parti sociali, che accusano il colpo. Il premier Matteo Renzi e il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, un ex della Lega delle cooperative, non vogliono che si ripetano i lunghi meccanismi di discussione forieri di paralisi decisionali deleterie per la competitività economica. “La concertazione molte volte è stata usata per fare finta di avere colpa tutti e colpa nessuno, un male per il paese”; in passato è stata “utile” e non va considerata come il “diavolo”, ma quella fase è chiusa.

09 MAG 2014

Speciale online 20:50

L'Italia al tempo delle grandi compravendite globali

Dopo anni di torpore i mega-deal, i grandi accordi tra colossi, stanno tornando. La francese Alstom contesa per le sue turbine elettriche e i suoi treni dell'alta velocità tra l'americana General electric e la tedesca Siemens. AstraZeneca corteggiata dalla rivale Pfizer nella farmaceutica, un accordo da oltre cento miliardi di dollari, cifra record. Ma in questo, comunque sia, gradito ritorno, qual è il posto dell'Italia? Leggi anche Cingolani Capitali all'arrembaggio

02 MAG 2014

Ecco che i signori del rating si fidano della ripresa europea

Il miglioramento della visione sull’economia italiana da parte degli investitori e, da ieri, di una delle principali agenzie di rating globali, Fitch, ha rafforzato l’idea che in un prossimo futuro sia possibile – a certe condizioni – la promozione del merito di credito italiano, dopo una lunga serie di declassamenti iniziata due anni fa. L’agenzia anglo-americana Fitch ha migliorato l’outlook (da negativo a stabile) per l’Italia pur mantenendo il giudizio non lusinghiero (BBB+) assegnato nel 2013, causa “incertezza politica”. I motivi sono la fine della recessione, la ricapitalizzazione in fieri delle banche – grazie all’afflusso di capitali privati, il che riduce il rischio di interventi pubblici – e la “tabella di marcia” del premier Matteo Renzi, intenzionato a mantenere il rapporto deficit/pil sotto il vincolo europeo del tre per cento.

26 APR 2014

Speciale online

Lavorare puzza

Può sorprendere l'iniziativa dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil di invitare i commessi dei negozi del centro loro iscritti a scioperare oggi, festa della liberazione, alla vigilia della canonizzazione dei beati papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II officiata da Papa Francesco alla presenza del Papa emerito Benedetto XVI. Un evento singolare di portata storica e globale che sta richiamando dagli 800 mila ai 3 milioni di pellegrini (a seconda delle fonti) e, va da sè, sarebbe occasione di fare qualche buon affare per i negozianti (e per i loro dipendenti).

25 APR 2014

Volare è potere

Quegli sgambetti stranieri per affossare Alitalia

Il travagliato salvataggio di Alitalia attraverso l’ingresso di Etihad sembra una gincana tra complicati dossier tutti italiani – esuberi, debito delle banche, manleve legali e fiscali, infrastrutture e aeroporti da potenziare – e minacce latenti in arrivo dall’estero che vanno aggirate. E’ il caso delle forti pressioni lobbistiche di Lufthansa sulla Commissione europea tese a influenzare negativamente le trattative. I tedeschi vorrebbero contenere l’eccezionale espansione dei vettori mediorientali in Europa (Qatar, Emirates ed Etihad sono cresciute del 12-16 per cento negli ultimi sette anni – Lufthansa solo del 3,5 – ed entro il 2020 il loro giro d’affari raddoppierà, dice un report Roland Berger pubblicato dal País).

25 APR 2014

Sciopero dallo sciopero

La riforma (mutilata) del lavoro avanza, Cgil boriosa ma in ritirata

La Cgil si fa forte della convergenza di idee e di intenti con l’ala minoritaria del Pd, conservatrice rispetto alla rupture sul lavoro e sulla concertazione inaugurata dal premier Matteo Renzi. Così il decreto del ministro del Lavoro Giuliano Poletti, primo tassello del Jobs Act che poi prenderà definitvamente corpo nel disegno di legge delega (ieri bersagliato dalla Cgil in audizione alla Camera), è stato annacquato. Il tutto grazie a una forte “presenza filo-sindacalista” nel gruppo del Pd (16 deputati su 21) in commissione Lavoro della Camera, presieduta dall’ex cigiellino e già ministro del Lavoro prodiano Cesare Damiano. Leggi anche Garnero Produttività questa sconosciuta. Le colpe degli imprenditori

24 APR 2014
  • 1
  • ...
  • 87
  • 88
  • 89
  • ...
  • 109
Il Foglio
  • Privacy Policy
  • Contatti
  • Pubblicità
  • FAQ - Domande e risposte
  • RSS
  • Termini di utilizzo
  • Change privacy settings
Torna All’inizio