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Miniguida ai gruppi aperitivistici di Facebook con puro obiettivo anticrisi

Marianna Rizzini

Visto il proliferare di gruppi aperitivistici su Facebook, tutti nati per segnalare qualche insostenibile pecca nel livello qualitativo dell’happy hour di zona, il sospetto si fa certezza: il malcontento che c’è in giro rischia di creare uno stallo nel terziario attorno alle ore 20/21.

Visto il proliferare di gruppi aperitivistici su Facebook, tutti nati per segnalare qualche insostenibile pecca nel livello qualitativo dell’happy hour di zona, il sospetto si fa certezza: il malcontento che c’è in giro – non solo per la crisi economica, ma anche per i disservizi che colpiscono chi vorrebbe rimettere in moto la produttività, appunto, con un incremento delle attività di beveraggio post-lavoro – rischia di creare uno stallo nel terziario attorno alle ore 20/21. Onde facilitare la messa a punto di un rimedio anticrisi aperitivistica, abbiamo stilato una lista dei gruppi più allarmistici apparsi su FB (per giunta mentre Nicola Zingaretti annunciava il non meglio identificato progetto: “Enoteca della Provincia”. Che sia un messaggio in codice del tipo “ripartiamo dal vino?”).
1° Gruppo: “Quelli dell’aperitivo soft e poi tornano ubriachi” –Vuoi per ragioni di linea, vuoi per (finti) fioretti salutistici, pullulano soggetti da aperitivo apparentemente astemi. Cosa già fastidiosa di per sé (a cui appunto si aggiunge l’ubriachezza improvvisa e chiassosa dovuta al cedimento dei suddetti finti astemi dopo le 21 – ed erano pure a stomaco vuoto, perché tanto non dovevano bere).
2° Gruppo: “Quelli che meno ghiaccio e più alcol nei cocktail” – che dire? Va bene che fornire cibo assieme al drink impone al gestore la maggiorazione del prezzo del drink stesso (e però non oltre un certo limite sennò i clienti scappano), ma non si può risolvere il problema costringendo l’aperitivista a prendere due cocktail a prezzo di due (maggiorato, oltretutto) a causa del troppo ghiaccio che rende insoddisfacente la bevuta dell’unico cocktail inizialmente previsto.
3° Gruppo: “Quelli che meno acqua e più alcol nei cocktail” – come sopra, con l’aggravante che la truffa è meno evidente se perpetrata a mezzo acqua non ghiacciata (e dunque scambiabile con alcol, all’inizio).
4° Gruppo: “Quelli che alle 19 l’aperitivo” – mai stati a un aperitivo alle 19 (orario impossibile). Il titolo del gruppo è ironico (si spera) e tende a scongiurare l’anticipo coatto dell’happy hour causa fidanzati/fidanzate gelosi/e.
5° Gruppo: “Mojito” – basta la parola. Il numero dei barman capaci di servire mojito decente è assolutamente al di sotto della domanda di mojito decente.

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  • Marianna Rizzini
  • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.