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Gad, quando torni dalle vacanze?

Andrea Marcenaro

È normale, voi dite, va sempre così, quel velo di malinconia che cala quasi in uno col velo che fa ombra al sole, i pomeriggi presto finiti, la spiaggia svuotata. Dovrei arrendermi allo spleen?

Ma è normale, voi dite, va sempre così, quel velo di malinconia che cala quasi in uno col velo che fa ombra al sole, i pomeriggi presto finiti, la spiaggia svuotata, così tristemente altra da un litorale vuoto, e in fondo in fondo la fine di niente, perché così può sembrare, eppure di mille cose: di una persona rara che non rompe i maroni e rivedrai chissà quando; o della compagnia che pur sempre ti regala sentir parlare tutti i giorni per due mesi di Cerbero; o della scoperta dei tornadi nostrani finalmente conquistati come all’America, o del subitaneo precipitare dal cielo dei meloni, ma meglio, delle angurie di ghiaccio. E’ normale, voi dite però, è la noia del mondo che ripropone se stessa, si chiamano stagioni e sembrano talora, perfino, quelle famose mezze già scomparse per antropica colpa. Ed è vero, ammetto io, è vero, vero, è tutto vero. Dovrei quindi rassegnarmi a un lungo spleen. Certo, come il vostro, ma prima dite: a chi di voi manca, come manca a me, un Gad che neppure so quando finirà le vacanze, o sulla barca di chissà quale minchioniazzo stia fingendo di ragionare?

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.