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Saviano non è ancora santo, ma ricordiamoci di Spinoza

Andrea Marcenaro

Il filosofo disse: “Quanto più conosciamo persone singolari, tanto più conosciamo Dio”. Lo scrittore ha conosciuto Gratteri, Di Pietro, Scarpinato, Di Matteo, Travaglio, Lerner, Santoro e Ciancimino Junior, più molti altri che hai voglia singolari

Uscirà a breve un nuovo libro di Roberto Saviano. Ne parlo prima. Sarà un libro sulla camorra? Non sarà sulla camorra? Piglierà la camorra di carambola?  In qualche modo sulla camorra sarà, la sfiorerà. Ma un libro proprio proprio sulla camorra, direi di no. E perché mai Saviano non si decide a scrivere un libro sulla camorra? Possibile che ancora studi, la materia è sterminata; e l’uomo è scrupoloso, così come sommo l’obiettivo che ci farà conoscere dal prossimo volume: diventare infine il sacro protettore di tutte le verità e di tutte le idee. E’ San Francesco di Sales, a tutt’oggi, il patrono di giornalisti e scrittori. Lavoro brillantemente svolto, si pensi a Scanzi. Ma Saviano ha tutti i titoli per la staffetta del rinnovamento. Ci tiene molto. E’ supergiornalista nonché superscrittore. E’ incensato da vent’anni. Il popolo lo ama. La curia romana lo loda. La grande stampa lo spinge. Poi certo, santo non è ancora. Ma Spinoza disse: “Quanto più conosciamo persone singolari, tanto più conosciamo Dio”. Saviano ha conosciuto Gratteri, Di Pietro, Scarpinato, Di Matteo, Travaglio, Lerner, Santoro e Ciancimino Junior, più molti altri che hai voglia singolari. E sarà l’Altissimo a portargli il caffè.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.