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Bella Ciao o le canzoni di Salò? Non vogliamo aprire il dibattito?

Andrea Marcenaro

Conforta la certezza di sapere che i maggiori intellettuali del paese prenderebbero la parola. Ma non dite a Zan che a una femmina si può dire "ciao" solo in quanto "bella"

Cantarla dopo l’Inno di Mameli? Prima dell’Inno di Mameli? Al posto dell’Inno di Mameli? Solo il 25 aprile? Anche il 26? In accoppiata con “tu scendi dalle stelle al freddo e al gelo”? D’altronde: perché cantare Bella Ciao? Ufficialmente? Che novità sarebbe questa? E le canzoni di Salò, allora? Ah no? Non erano forse, quei giovani, onesti come i giovani partigiani? Non sono, quelle morti, da onorare come queste? E via con un dibattito pieno, ricco, al passo con i tempi. Consolante. Perché conforta sapere che i maggiori intellettuali del paese prenderebbero la parola, che il Corriere aprirebbe le sue pagine alla discussione serrata, che l’onorevole La Russa, pur nel buio costruitogli intorno dall’Anpi, potrebbe esprimere quel No che mai avrebbe lasciato esprimere ai suoi nemici. E gli azionisti, poi, e i nipoti di Revelli, e i moniti di Calamandrei, e le traversate di Italo Balbo, e la Petacci: fidanzata o hitleriana? Ripercorrere tutto questo sarebbe consolante. Infatti già conforta. Così come conforta possedere la certezza che se mai l’onorevole Alessandro Zan venisse informato di come a una femmina si possa dire “ciao” soltanto in quanto “bella” (perché: son brutti i trans?), beh, quello per lo meno vi arresterebbe tutti.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.