Una scena di Fauda, serie tv di produzione israeliana (foto Netflix) 

Andrea's Version

Passo tutto al Mossad

Andrea Marcenaro

La pandemia dà impulso alla scoperta di nuovi lavori più dinamici e moderni: Franca ama insegnare l’italiano agli immigrati (via telefono, ovviamente). Poi arriva il mio turno, e passo tutto ai servizi israeliani

La pandemia dà impulso alla scoperta di nuovi lavori più dinamici e moderni. Stimola le persone produttivamente inutili. Franca e me, per esempio. Franca ama insegnare l’italiano agli immigrati. Nordafricani, in special modo: tunisini, marocchini, siriani, libici. Qualche ispanoamericano, ma meno. Scuola via telefono, ovviamente.

 

Per cui si chiacchiera. Con lui, con lei. S’instaura un dialogo. Quanti anni hai? Come ti chiami? Ahmoud? Ahmed? Ah, Ahmed. E dove abiti? Dì bene l’indirizzo. Ripetilo. Bravo. E lavori? Dove? In quale piazza? Fai di nuovo il nome della piazza. Numero 32, capito. E i tuoi? Qui con te? Rimasti in Nordafrica? Come ti trovi da noi? Qualche amico? Che si chiama come? No, non tutti, tre nomi solo. Così, a caso. Ripetili. Benissimo.

 

E che fanno? Uno lavora? Grazie a Dio! E due no? Peccato! Disoccupati si dice, in italiano. Ora ridillo tu: di-soc-cu-pa-ti. Ma andate in moschea? Esatto. No scea, però: schea. Quella col muezzin, giusto. E quante volte andate? Poche? Tante? Sempre? Sempre? Va là? Così procede la lezione. Finché, ciao lei, ciao lui, in un’ora è finita. Poi arriva il mio turno ed eccola, la produttività, passo tutto al Mossad.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.