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Il miracolo di Salvini

Andrea Marcenaro

Il decreto sicurezza e le sue porcherie commesse verso i migranti ci fanno sembrare De Magistris e Orlando addirittura figure positive

Non ci è mai piaciuto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, il suo passato da mozzaorecchi, l’aria da Masaniello invischiato nei traffici del potere più plebeo, la storia di magistrato che fa politica, salvo poi di politico che mantiene intatte le supponenze della toga. Né di più ci piaceva da tanti, toppi anni, finito un innamoramento durato tre minuti e nemmeno, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, portato prima per mano dal gesuita Bartolomeo Sorge nella Palermo dell’antimafia professionale e trascinato poi per la gola da una smania di potere che nascondeva, a nostro giudizio, un’intelligenza fortemente patologica. Eppure. Eppure questa loro rivolta a Salvini e contro le porcherie commesse verso i migranti ci restituisce entrambi come figure positive: persone per bene, con una forte morale, veri leader, sia l’uno che l’altro, nei confronti dei quali i giudizi furono troppo sbrigativi e ingenerosi. Ecco, l’ho detta. Dio quanto mi piace sentirmi, nel contempo, ipocrita e ateo.

  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.